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Cent'anni di solitudine (manageriale) se non scriverete per FiordiRisorse nel 2014

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Qualche giorno fa, mentre guidavo, ho ascoltato per caso alla radio un’intervista vecchissima di Minoli a Gabriel Garcia Marquez e due sono le cose, dirompenti, che mi hanno colpito.

 La prima. “Non potrei mai scrivere un libro partendo da un’idea. Parto sempre da un’immagine o da un sentimento”. Questa frase me la ricordo a memoria.

 La seconda. Marquez indossava sempre una tuta da meccanico, ogni giorno, mentre scriveva: per lui scrivere era un lavoro e come ogni lavoro era fatto di riti, di gesti, di divise.

I due pensieri si mescolano, senza contraddirsi. Lavorare, scrivere, persone che lavorano scrivendo.

Oggi tutti scrivono, pubblicano, raccontano e di certo non è mai esistito un tempo così libero di esprimere se stesso: vediamone il buono.

Anche questo spazio è una zona franca come milioni di altre nella rete e l’unico pedaggio che qui chiediamo è di pagare il conto alla nostra indolenza, quella che ci porta spesso a metterci in coda – o peggio ancora nel mucchio – piuttosto che a metterci in prima fila.

Abbiamo deciso che dal 2014 sarà il sito di FiordiRisorse lo spazio da dedicare alle discussioni principali della nostra community sui temi a noi più cari – senza di certo abbandonare Linkedin, da cui partiranno gli spunti di tanti argomenti e riflessioni che poi verranno però indirizzati alla pagina www.fiordirisorse.eu.

Lo abbiamo deciso per concentrarci meglio visto che in molti già disperdono e la rete ha una memoria lunga ma a maglie larghe: volevamo non disperderci qua e là e facilitare chi ci segue.

Qui potrete scrivere senza paura di trovare il posto nella fila giusta perché qui non c’è una fila giusta, ci siamo noi e per fortuna siamo tutti diversi e sparpagliati.

Sono tante le ragioni per cui si decide di scrivere, ognuno ha la sua: FiordiRisorse scrive per muovere, creando a volte un disordine piacevole, di quelli che ci spingono a rimettere certi valori al loro posto.

Anche per questo anno ormai in arrivo continueremo a raccontarvi cosa ci accade intorno mentre lavoriamo e cosa ci accade dentro mentre osserviamo il mondo che ci lavora intorno.

Quindi, per prima cosa, i-scrivetevi subito al sito di FiordiRisorse se non l’avete ancora fatto (perché altrimenti non potrete accedere e collaborare: cercate la sezione Community e inserite tutti i vostri dati) e poi caricate articoli, commentate quelli già on line a firma della redazione FdR o di “penne” autorevoli che abbiamo contattato per voi, tirate fuori un’anima dal vostro mondo del lavoro e non abbiate paura di presentarla nella sua forma più smagliante: le parole non sempre hanno bisogno dell’abito buono, spesso veste meglio quello di tutti i giorni purché ve lo sentiate bene addosso. Se poi vi serve perfezionare un pensiero e proprio non ve la sentite di scriverlo da soli, fatecelo sapere e lo svilupperemo noi per voi.

Per tenere il più possibile vivo il nostro sito ci serviranno gli sguardi da tanti osservatori (con la o aperta), che poi sono le “immagini” di cui parlava Marquez.

Vi chiediamo di tentare con noi un esperimento: recuperare un’identità di pensiero che non sia l’inerzia a cui ci stanno abituando e che ci pare così comoda.

Le sezioni principali che abbiamo definito per il sito tratteranno ogni settimana argomenti dedicati alla formazione e alle persone, alla creatività, al marketing e alla comunicazione, ai social network.

Non vi chiediamo di scrivere come Marquez e nemmeno di indossare la tuta da meccanico. Vi chiediamo solo di dedicare un tempo alla partecipazione.

Buon Anno, passatelo con noi.

Stefania Zolotti
Direttore Responsabile "Senza Filtro - Notizie dentro il Lavoro" Giornalista, autrice, esperta di comunicazione aziendale

3 Commenti

  1. Rispondo all’appello, le parole di Stefania mi hanno colpito. E’ in effetti così: ascoltiamo trasmissioni alla radio, leggiamo una frase, su un libro, su un post; vediamo il vicino comportarsi stranamente. Quanti stimoli, quante emozioni possiamo cogliere ogni giorno. Forse anche troppi. Ma ho colto nelle parole di questo post un’incitazione che mi piace: troppo spesso mi sento solo “spettatore”, uno spettatore attivo ed attento, ma sempre spettatore. Scrivere comporta un certo sforzo e, soprattutto, bisogna avere qualcosa da trasmettere. Temo l’eccesso che la rete propone, ne temo la superficialità e l’invadenza. Ma a volte questo è un alibi per la mia pigrizia (o timidezza?) Credo che la cosa importante sia scegliere con cura; scegliere le parole da scrivere, i pensieri, le immagini e le emozioni da condividere, condi-vedere e condi-sentire. Già essere in questo gruppo, e postare in questo sito E’ una scelta. Siamo ancora in periodo di buoni propositi, per cui auguro a me stesso e a tutti noi, di osare di più e di lasciare il segno, in questi post ed in altri “posti”.

  2. Sfida stimolante, Stefania, quella che proponi insieme alla “piattaforma” di FdR.
    Da domani inizio una nuova avventura – in tutti i sensi – professionale (attività di vendita diretta BtC). Sperando di non annoiare la community, quando avrò un quadro abbastanza nitido dell’esperienza vissuta, proverò a condividerla in questo spazio.

  3. Beniamino parla di timidezza e di pigrizia, quanto è vero e soprattutto quanto si confondono questi aspetti facendosi da alibi l’un l’altra. Mi piace molto come chiude, con la voglia di lasciare un segno di questi tempi in cui sembriamo vivere allo stato gassoso dove tutto spesso svanisce. Non sempre ma spesso.

    Andrea affonda sul nuovo, si sente il brivido euforico del passaggio.

    Sono convinta che la forza di questa sfida “editoriale” potrebbe essere proprio quella di non avere una linea dall’alto, imposta, riduttiva.

    Ci servono anche contributi diversi dalla scrittura, se siete abili nel disegno (vignette, fumetti, caricature, …) o conoscete artisti validi che abbiano voglia di farsi vivi sulla rete, noi siamo qua.
    Segnalate!

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