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C’erano un gommista, un macellaio e un manager…

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971800_501346156613852_689289321_nIl 19 agosto è una data un pò sfigata per bucare una gomma. Tuttavia, abbastanza riposato e rilassato e senza grossi impegni per l’immediato futuro a parte un giro di sfogliatella e cappuccino al mio bar preferito, prendo la cosa con gran filosofia, monto il ruotino e mi dirigo alla ricerca di un gommista.

Con una certa sorpresa, mi imbatto in un capannone enorme in piena zona industriale, molto curato all’interno, pulito, suddiviso in corsie per ogni macchina e con un magazzino in alto organizzato secondo i migliori standards della Lean (grazie al MUSTer di FdR, ho imparato qualcosa anch’io!). Magari lui non lo sa che è Lean, ma tant’è!

Nell’attesa che qualcuno mi accolga, scorgo all’entrata una sorta di “sala d’aspetto del dentista”. Tutto molto pulito, curato, con un arredamento che ricorda “Arnold’s”, il locale dove Ricky Cunningham e Fonzie si incontravano nel telefilm Happy Days. Tavolino rotondo con sgabelli, un jukebox d’epoca, una macchinetta della Coca Cola anni 50 perfettamente funzionante con quarto di dollaro (da chiedere alla cassa) e corredata da bottiglie originali in vetro, uno scaffale con riviste, un flipper, qualche moto Guzzi dei bei tempi che furono, un divanetto sapientemente pacchiano a forma d’auto e un canale televisivo americano. Ciliegina sulla torta: wi-fi libero e gratuito.

Questo genio si è inventato lo starbuck’s delle gomme!” ho pensato, mentre altri particolari iniziavano ad assumere la certezza della non casualità del posto. Ogni pezzo ricercato, ogni complemento messo nel posto giusto. E quando chiediamo a Roberto se è un pazzo o un genio (mentre la sorella, alla cassa, in sottofondo, toscanamente mormora: “’gliè un pazzo!”) lui ci spiega con quel brillore negli occhi che a noi di FdR piace riconoscere e raccontare, che è un appassionato del mito americano degli anni d’oro e che ha voluto dare un’anima alla sua attività. “E venite a vedere i bagni! Perché anche se sei dal gommista, voglio che le persone trovino tutto pulito e si sentano a loro agio”.

area wi-fi

Posso assicurarvi che i bagni di Mannucci Gomme sono esteticamente belli quanto quelli di un ristorante di alto livello. Con tanto di fiori.

[cambio di scena – ma poi ci torniamo]

Dario Cecchini è certamente più conosciuto di Roberto Mannucci. Il suo grido di battaglia è “Ciccia!” e “Il Cecchini” è l’ormai famoso macellaio di Panzano in Chianti, autore di tante battaglie per la bistecca, noto come autore di poesie, accompagnatore di Goran Bregovic nei festival estivi, decantatore della Divina Commedia nel suo negozio dove oltre a una bella diffusione di musica dotta, il cliente viene accolto come un ospite: essendoci lunghe code di attesa, Dario predispone per i suoi clienti fettine di pane con l’olio, assaggi di porchetta e di brasato, lardo fuso da spalmare, e un buon bicchiere di vino. Mai andare a trovare Dario di fretta. Qui si perde almeno mezz’ora prima di essere serviti; qui si gusta l’ambiente, si assiste a veri e propri incontri, si ascoltano i suggerimenti e gli aneddotti di Dario, ci si fanno le foto dietro al bancone insieme a lui! La Macelleria Cecchini è un vero e proprio luogo di incontro in cui convogliano turisti, “pisseri” fiorentini, famiglie curiose, personaggi noti e che vorrebbero esserlo, e comunissimi avventori.

Cecchini

Negli anni, oltre ad essersi creato una reputazione da vero “artista”, Dario è anche organizzatore di tante giornate di beneficienza in cui spesso e volentieri coinvolge i suoi “competitors” da tutta Italia, riempiendo la stradina di Panzano di banchetti di macellai e di specialità di altissima qualità. Unendo il buon cuore alla “qualità delle cose”. Nel tempo, Dario il CreAttivo (non sta mai fermo!) ha aperto un ristorante di fronte alla macelleria dove propone piatti di carne poco comune, a testimonianza di tutto quello che non si conosce e spesso si scarta, al piano sopra la macelleria si è inventato l’Officina della Bistecca, dove, sorseggiando il vino che ti sei portato da casa, Dario dà il fuoco al suo griglione e ti insegna a cuocere la bistecca nel modo giusto, e nel terrazzo estivo il colpo di genio è il Mac Dario, hamburger tritati al coltello per menu low-cost ad altissimo valore qualitativo, accompagnati da tantissime verdure e dalle salsine create da lui.

Rileggendo il pezzo, mi rendo conto che sembra quasi un “consigli per gli acquisti”. Mi sono lasciato trasportare ma era importante trasmettervi questa passione CON passione!

Roberto

Perché il vero tema di questo post è PASSIONE e CAMBIAMENTO. Non è vero che dai lavori più umili o anche solo da quelli più elementari non si possa “personalizzare” e creare qualcosa di diverso e passionale che riesca a trasmettere anima, cuore e professionalità.

Che i lavori si possono fare in due modi: malissimo e benissimo. A fronte di un “gommista” e di “un macellaio” come il Mannucci e il Cecchini, avrete sicuramente incontrato arruffatissimi gommisticambiagomme e tristissimi macellaistracciafettine. Diventare un “gommista innovativo” o “la star dei macellai” è tutt’altra storia.

Ma soprattutto: tutte le volte che pensiamo che il nostro lavoro, la nostra mansione, le nostre responsabilità, il nostro business non possa essere sufficientemente appassionato, creativo, ricordiamoci che il nostro lavoro SIAMO NOI. Il nostro lavoro è come noi lo interpretiamo, lo reinventiamo, lo testimoniamo. Adesso, non abbiamo più scuse.

Seguono commenti e storie di vita: (le vostre)

p.s.: la gomma (vedesi scontrino allegato), mi è costata 10 euro. (un decimo di certi caffè serviti a Piazza San Marco, da rinomatissimi gestori di bar. Io, nel frattempo, ho prenotato il cambio gomme invernali. Non credo che il gestore di quel bar venderà un secondo caffè agli stessi clienti!)

Scontrino

3 Commenti

    1. grande Osvy!!! Tra l’altro dalla foto di te e la gomma mi sento di dire che hai perso un paio d’etti, o sbaglio?
      Mestieri umili? Ricorda che quando il giovane Pirelli jr entrava alla Capannina del Forte, il Marchese Caraccio delle Schiera lo apostrofava dicendo: “Tho guavda, è avvivato il figliuolo del… Gommista!”
      Francesco Bertellini Perugia

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