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Cercavamo una nuova sala riunioni

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L’idea era quella di fare un incontro diverso, tra le persone che hanno manifestato la loro disponibilità a contribuire a Fior di Risorse. Lo spunto ce l’ha dato Paola Rizzitelli e la sua passione per il trekking. Sabato mattina siamo partiti da Pian de Butali per raggiungere il crinale al confine tra Emilia e Toscana, con l’obiettivo di arrivare al lago Scaffaiolo.

Appena partiti abbiamo capito che il tempo non era quello che ci si poteva aspettare da un sabato di metà giugno, e sapevamo che sul crinale ci avrebbe accolto un forte vento.

A metà strada abbiamo fatto il punto e abbiamo preso la decisione di cambiare il programma: eravamo dentro una nuvola, con raffiche di vento freddo e umido che ci rendevano ancora più impegnativa la scalata; chi si attardava o avanzava più veloce, dopo un paio di passi non vedeva più gli altri; il rumore del vento era così forte che per parlare ad un collega dovevi andargli vicino ed alzare la voce.

Poi siamo ridiscesi, per il bosco, più riparati, il panorama montano di nuovo visibile, i suoni della natura più tenui ed amichevoli.

Al rifugio Tassoni abbiamo dato il meglio di noi stessi, come potete ben immaginare, tra gramigna, affettati, tigelle e nutella (mancavano i “zizel morbid e sec”, e questa la traduco solo a chi si unirà al prossimo giro).

Poi di nuovo una risalita, nel bosco, per il ritorno alle auto.

Di tante cose, racchiuse in queste ore di cammino, mi sento di estrarne una: quando siamo partiti ci conoscevamo, chi più, chi meno,  ed avevamo già condiviso incontri ed esperienze; ora siamo molto, molto più vicini a capire cosa significa essere un gruppo.

Il gruppo, alla meta del lago Scaffaiolo, ci vuole arrivare e ci arriverà; se sarà un gruppo più numeroso il risultato sarà ancora più bello ed emozionante ed avrà ancora più valore.

Allla prossima.

6 Commenti

  1. Notiziario FdR

    Il 17 giugno 2011 un manipolo di ardimentosi guidato da Africa e Beniamino, prodi Regional Manager della nobile Emilia Romagna, hanno affrontato l’impervio cammino che separa Pian de Butali dal Lago Scaffaiolo. L’impresa si è dimostrata subito durissima: le avverse condizioni meteo, la salita irta e ripidissima, la temperatura rigida oltre misura hanno subito inflitto gravi perdite al morale e alla forma fisica delle truppe FdR ed ai loro comandanti. Giunti allo stremo delle forze i nostri hanno tenuto il primo Cloud Meeting di FdR decidendo di rientrare alla base, portando seco i feriti più gravi e i moribondi …
    Non tediamo il lettore con i numerosi atti eroici che hanno caratterizzato il ritorno, basti dire che l’Odissea è sembrata a tutti una passeggiata fuori porta, mi basta porre l’attenzione su come la truppa, una volta recuperata una posizione più difendibile, abbia dato l’assalto al Capanno Tassoni che, pur essendo difeso da un numero molto più alto di altri avventori, ha presto capitolato di fronte all’entusiasmo e al vigore dei Nostri, in breve trionfanti e vittoriosi!
    Dopo aver celebrato i fasti della Vittoria con i riti canonici i nostri hanno consumato un frugale spuntino, seduti all’aperto sui sassi, come si addice agli eroi.
    L’intervento di mezzi militari aeronavali ha poi raccolto i militi FdR e li ha riaccompagnati nei loro quartieri.
    Onore e merito ai due comandanti Africa e Beniamino ed alla guida locale, Paola, che ben si è comportata anche nei momenti più duri.
    🙂

  2. Ci conto che ci arriveremo, putroppo quello è un crinale “a sorpresa” nel senso che non è facile soprattutto in periodi come giugno o settembre capire con largo ancipo se sarà immerso in una nuvola oppre no. Ma vele la pena perseguire l’obiettivo.

    Ci tengo ad aggiungere che proprio la difficoltà del crinale ha fatto emergere ancora di più la compattezza del gruppo. La foto testimonia un momento di condivisione importante, non eravamo li in posa per una foto, ma ci eravamo avvicinati per sentirci e decidere insieme se proseguire o meno dopo già 45 minuti di vento fortissimo, temperatura scesa in picchiata e dopo avere incrociato alcune persone che battevano la ritirata (“rientriamo no cè troppo vento,non si vede il panorama).

    Posto che non c’erano pericoli ma solo del disagio e l’incertezza del meteo dopo pranzo, dovevamo decidere se proseguire per un altra oretta sino alla meta ( comunqie rientrare con condizioni che al 90% sarebbero state identiche se non peggiori) o cambiare percorso, scendere sino al Rifigio di Capanno Tassoni, rifocillarci per poi risalire a recuperare le auto.

    Ci siamo confrontati, qualcuno avrebbe anche proseguito, ma era necessario scegliere la cosa piu intelligente per tutti, e così è stato fatto in modo democratico metre avevamo i volti bagbati dall’umidità.

    I nostri 9 km e 500 metri di dislivello li abbiamo comunque percorsi.

    Quello che mi ha lasciato impressionata in modo positivo è stato vedere un gruppo, vederlo compatto,e persino divertito nonostante tutto. Di li il resto del giro è stata una “passeggiata” , il paesaggio è riapparso e si è lasciato ammirare per il suo splendore, ci siamo ritrovati in una dimensione completamente diversa dal quotidiano dove c’eravamo solo noi con la nostra storia di quella giornata.

    Il resto, il pranzo insieme, le tigelle, la nutella la presentazione di Fior di Risorse al proprietario del rifugio, le foto è stato tutto molto naturale e spontaneo per il team.

  3. Sono convinto che il gruppo arriverà al lago…..e li avrà godimento al rifugio.
    E’ stata una bella esperienza, un tantino imprevisto il meteo, ma comunque stimolante e aggregante che non ha negato spunti ed opportunità per sviluppi …….futuri. vero?
    Grazie….quando si ripete.

    ps: a questo “bafuogno” (qsta la traduco solo a chi si unirà al prox giro) quasi quasi preferisco il vento del crinale ;-))

  4. Il lago Scaffaiolo è stata la mia prima missione in FdR, prima di allora solo qualche scambio di mail; la sfida di raggiungere il lago, il confronto con nuove persone, l’evasione dalla città e l’energia della natura hanno da subito accesso i miei entusiasmi; poi, le impervie salite, le condizioni climatiche avverse, la decisione di cambiare meta e l’abbondante bivacco hanno contribuito a creare lo spirito del Team. Al ritorno, anche io, mi sentivo parte di esso.
    Sono sicuro che presto, il Team raggiungerà il lago!

  5. Un’esperienza bella, intensa ed emozionante!

    Un gruppo di persone di FdR che si conoscono poco, che decidono di condividere un’esperienza come questa, che al rientro si conoscono meglio, si sono avvicinati, e sono diventati quasi amici.

    Molto ricco per me prima di tutto dal punto di vista umano, ma poi anche davvero utile dal punti di vista professionale.
    Avere l’oppotunità di condividere per costruire un primo rapporto di fiducia con professionisti e manager non capita tutti i giorni, anzi non capita mai.

    Domenica è successo…

    Grazie FdR
    Max

  6. @Giorgio: la verità è che non guidavo molto… sarebbe più giusto dire che ero l’ultima, e che Beniamino mi è stato accanto in ogni momento.

    Grazie Beniamino, grazie Paola, e a tutto il gruppo, sono tornata a casa che non sentivo la stanchezza, mi solevava la gioia di aver passato una stuoenda giornata fra amici! siete fantastici!

    ma ora che siamo fra amici e nessuno ci ascolta, ma voi… in verità… fate trekking tutti i weekend, vero?

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