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Mercoledi 6 FiordiRisorse apre un ufficio di Scollocamento temporaneo. Con Simone Perotti, naturalmente!

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Quando sarà tardi, già domani mattina, molti cittadini, come alcuni malcapitati passeggeri della nave Concordia, non riusciranno più a farcela. Cosa ha consentito il salvataggio della gran parte degli uomini e delle donne su quella nave, se non essersi ammutinati, essersi dati idealmente da soli i sette fischi più uno, cioè l’ordine del “si salvi chi può” che non arrivava dal comando? Se avessero atteso ancora, confidando nel comandante, sarebbero morti. È per la loro indisciplina che hanno portato a casa la pelle.

Inizia così il nuovo libro di Simone Perotti, un personaggio che di certo non ha fra le sue caratteristiche peculiari le sfumature. Ce ne siamo accorti quando l’abbiamo avuto ospite ad Ancona in CRN Yachts a parlarci del suo libro “adesso basta”

Parliamo ancora di downshifting, dunque,  Ma questa volta passiamo dalla teoria alla pratica.

Lo scollocamento da lavoro eccessivo, stile di vita insensato e stressante del “fatturato a tutti i costi”, si pone dunque come un cammino di emancipazione, un percorso di cambiamento, che ha al centro la Persona.

Ci confronteremo con Simone sui nostri attuali standard di vita professionale e personale; ascolteremo dalla viva voce di un ex dirigente d’azienda che ha fatto downshifting, moderato (se fosse mai possibile farlo!) da un attuale dirigente d’azienda (il nostro Virgilio Becucci, anch’egli autore di un libro “contro” il management) se e come sia possibile vivere senza l’azienda.

Siete pronti alla sfida? Affrettatevi ad iscrivervi, come sempre i posti sono escluvi!!!

Per prenotarsi: http://scollocamentofdr.eventbrite.com

 

9 Commenti

  1. Pronti alla sfida! Ascoltare Simone Perotti è come farsi una doccia fredda ma poter usare anche un buonissimo balsamo. Almeno ad Ancona è stato così. Senza troppi giri di parole, senza affettata diplomazia, concreto, dritto al punto, semplice, qualche volta caustico. Se ci guiderà quindi a “scollocarci” almeno un po’, forse saremo un po’ più persone e un po’ meno ruoli… ed è questa anche un po’ la ricetta di FiordiRisorse, o no?

  2. Ho letto una delle prime edizioni di Adesso Basta, direi a fine 2009.
    Gran entusiasmo iniziale e un sacco di buoni propositi sul tema downshifting ma poi la quotidianità mi ha portato a lavorare quanto e più di allora.
    Avevo proprio bisogno di un ripasso quindi colgo al volo questa nuova opportunità targata FdR per non scordare che “Nei paesi ricchi il consumo consiste in persone che spendono soldi che non hanno, per comprare beni che non vogliono, per impressionare persone che non ci amano” Joahim Spangenberg

  3. Questo evento coglie il mio totale interesse, perchè potere ascoltare una persona che ha fatto una scelta di questo tipo ha la mia totale ammirazione! Uscire dal coro e scegliere la semplicità oggi sembra molto difficile, ma rimette al centro la persona ed è quella secondo me una scelta davvero coraggiosa, confrontandosi così davvero con i propri limiti e possibilità.

  4. " Chi ha una visione deve proporla. Ma soprattutto deve viverla" asserisce un paragrafo di Ufficio di Scollocamento.
    Ascoltare la "versione di Simone" risulta spesso quantomeno urticante, diciamolo pure: Perotti è un uomo fastidioso. Dà fastidio alle orecchie, agita il respiro, fa venire l’ansia, allontana il sonno: le sue parole sanno dare tutta la dolorosa presenza a se stessi di quando si viene svegliati con un sonoro pizzicotto da un indolente torpore: chi non s’innervosisce? Ma se poi ci si accorge che si è stati svegliati per evitare che ci caschi una trave in testa o di colare a picco con la nave fallata, sorge un sospetto di gratitudine verso il molesto chicchirichì, il pizzicotto.. la sberla, insieme con la vaga impressione che possa averci salvato la vita. Fiordirisorse ci offre l’esperienza alquanto rara di ascoltare un uomo che ha voluto vivere la propria folle folle folle idea di Scollocarsi dal sistema, facendone una fede prima, un servizio pubblico dopo: l’Ufficio di Scollocamento, appunto! Prego Signori, mettetevi in fila!

  5. Essere attratti da questa FILOSOFIA DI VITA, ma non poterci essere per IMPEGNI LAVORATIVI … che beffa!

    Pare sintomatico!

  6. Uno dei mali più comuni delle persone che mi vivono intorno è quello di dare tutto per scontato, in tutte le dimensioni della vita, dalle più comuni norme del cosiddetto “buon senso” fino alle regole della democrazia e del mercato. Viviamo in un paese e in un tempo straordinariamente liberi (almeno rispetto al resto del mondo e della storia), ma non sappiamo più esercitare il diritto di scelta. Sembra che tutto sia inevitabile, necessario, immodificabile, quasi si fosse raggiunto il punto più alto, la società perfetta. I comportamenti più paradossali (come fare ore di fila in autostrada per un’ora di mare, comprare insalata già lavata a prezzo venti volte più alto, attraversare la città per chiudersi in un ufficio davanti a un telefono e ad un computer uguali a quelli di casa) sono giustificati quasi non esistessero alternative e, soprattutto, non esistessero conseguenze (per noi, per gli altri, per il pianeta). Simone, per quasi due ore di fila, non ha fatto che mettere in discussione tutto questo, con un uso sapiente del paradosso e della provocazione (nel suo caso vissuti di persona) ma mantenendosi sempre su un registro brillantissimo, e ha dato tanti piccoli colpetti alle nostre certezze, scuotendoci da quella sonnolenza rassegnata e fatalista che ci fa illudere di trovare un senso in tante cose che a ben vedere non l’hanno.
    Insomma, un grosso grazie a Fairbook, che ci ha ospitato, e a Fior di Risorse, che frequento da poco ma che mi ha già regalato diversi incontri eccezionali e una quantità formidabile di stimoli.

  7. Ho partecipato con piacere all’iniziativa di ieri di FdR a Bologna per la presentazione del libro di Simone Perotti “Ufficio di scollocamento – Una proposta per ricominciare a vivere”, e vorrei ringraziare gli organizzatori di Fdr che anche questa volta ci hanno saputo comunicare la conoscenza di una cultura nuova e diversa, per riflettere e confrontarsi meglio, oltre che personalmente avermi fatto conoscere un’ottima libreria a bologna come Fairbook.
    Non mi posso permettere di giudicare un autore come Pierotti, non sono nessuno rispetto lui che è persino su Wikipedia, ma ho conosciuto diverse persone che all’apice della carriera o dopo un percorso impegnativo di lavoro ed esperienza stressante, hanno deciso di mollare tutto e reivestire la loro cospicua liquidazione comprandosi un bel cabinato (in quanto appassionati di vela) e si sono messi a girare posti di mare vacanzieri, poi cogliendo l’evidente opportunità, hanno iniziato ha rivendere questa loro passione facendo gli skipper occasionali, mettendo inserzioni su Yacht&Sail, Vela magazine, ecc. e dopo ancora visto che il tempo libero era molto di più di chi conduce una vita “comune”, ci hanno anche scritto un libro.
    Personalmemte considerò queste persone dei fortunati spiantati un pò fuori di testa che per giustificare la loro “follia” e “diversità” dalle persone comuni, sparano panzanate sul destino del mondo e delle abitudine comuni alla pluralità degli esseri impegnati a vivere come va il mondo.
    Personalmente apprezzo molto di più chi cerca di raggiungere il proprio equilibrio nel mondo quotidiano che lo circonda, nel lavoro che gli appartiene, nella famiglia che si è creato, con gli hobbies che riesce a coltivare, cercando di trovare un giusto compromesso nelle scelte che deve affrontare quotidianamente con il riconoscimento della propria dignità ed autostima. Il tutto con moglie, marito, figli (e loro educazione), datore di lavoro, colleghi, ecc. ecc.
    Il libro presentato non l’ho letto in dettaglio, vi ho dato solo un’occhiata veloce mentre assistevo ieri alla presentazione, ed ho constatato subito una serie di commenti, giudizi e riferimenti di cui neanche uno coincideva con la mia percezione della realtà, anzi mi sorprendevo come una persona così erudita e colta come l’autore potesse scrivere tali cazzate prive di provato fondamento, ma frutto solo di congetture faziose e soggettive.
    Devo cmq. ammettere che andare per mare con la propria barca, potendo permettersi di non avere altre preoccupazioni incombenti immediate, è una cosa meravigliosa per chi come me ama intimamente il mare. Però costa e parecchio e quindi ti devi inventare qualcosa per mantenere i costi di manutenzione; se sei bravo a scrivere e con inventiva senz’altro aiuta.

  8. Devo ammettere la drammaticità dell’incontro con Simone Perotti… mi sono seduto ad ascoltarlo con la convinzione di “vivere bene”, discretamente soddisfatto della mia conduzione di vita, ma – diversamente – mi sono allontanato con una valigia piena di perplessità: è proprio così Simone è stato capace di mettere in discussione gran parte delle mie azioni quotidiane, del mio vivere, sgretolandone l’essenza e il significato l’una dopo l’altra. Si tratta sicuramente di una filosofia di vita che TUTTI noi dovremo iniziare a valutare e fare nostra, ovviamente declinandola in relazione ai nostri reali desideri ed obiettivi. Complimenti Simone per l’illuminazione e la grandissima semplicità comunicativa, grazie a Fior di Risorse che da poco conosco ma che da subito mi ha dato la possibilità di affacciarmi ad un ambiente molto “sano” (inteso come “che fa bene”)al cuore e alla mente e grazie infine all’ospitalità di Rossella e della sua Fairbook.

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