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A #NobìlitaFestival c’è Paolo Benanti

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Il 17 settembre inauguriamo Nobìlita Festival – il Festival della Cultura del Lavoro a Ivrea. Il filo conduttore dei due giorni – 17 e 18 settembre (scarica qui il programma) è “Quello che abbiamo perso”, riferito ai valori, alle Persone a un certo modo di guardare le Persone in azienda.

Una tappa molto “umanistica” che trova a Ivrea, terra di Olivetti, il luogo migliore per esprimersi. E’ proprio qui infatti che sono nati tutti quei concetti – dal welfare alla fabbrica sociale – che poi ritroveremo nello storytelling della Silicon Valley e che re-importeremo nuovamente (e molte volte malamente) nella nostra cultura del lavoro.

Non sarà una tappa celebrativa o auto referenziale, lo abbiamo promesso prima di tutto ai cittadini di Ivrea. Sarà piuttosto un modo per mettere i puntini sulle “i” e ridare vita alle nostre radici, raccontare e spiegare cosa e come un uomo abbia potuto immaginare una rivoluzione industriale di questa portata e perchè nessuno ha saputo ancora oggi raccogliere quella eredità.

Terra di uomini, ma terra anche di computer, naturalmente.

La storia e le storie che gravitano intorno a Ivrea, alla competizione con IBM, fino a toccare i confini di una vera e propria storia di spionaggio, sono davvero tante.

E il 17 settembre, l’intervento di apertura del Festival lo abbiamo affidato a Paolo Benanti, francescano, docente alla Pontificia Università Gregoriana ma soprattutto uno dei massimi esperti al mondo di etica delle tecnologie.

Partiremo proprio da qui dunque, da un luogo di tecnologia, per un primo pensiero che ci aiuti a mettere in ordine il nostro concetto di tecnologia e l’impatto che questa ha sulle nostre vite. Fino a che punto possiamo spingerci in nome dell’innovazione.

Ecco il video di presentazione del JobX di Paolo Benanti.

Tutte le informazioni sul sito di Nobìlita Festival

Presso la Pontificia Università Gregoriana ha conseguito nel 2008 la licenza e nel 2012 il dottorato in teologia morale. La dissertazione di dottorato dal titolo “The Cyborg. Corpo e corporeità nell’epoca del postumano” ha vinto il Premio Belarmino – Vedovato.

Dal 2008 è docente presso la Pontificia Università Gregoriana, l’Istituto Teologico di Assisi e il Pontificio Collegio Leoniano ad Anagni. Oltre ai corsi istituzionali di morale sessuale e bioetica si occupa di neuroetica, etica delle tecnologie, intelligenza artificiale e postumano. Ha fatto parte della Task Force Intelligenza Artificiale per coadiuvare l’Agenzia per l’Italia digitale. E’ membro corrispondente della Pontificia accademia per la vita con particolare mandato per il mondo delle intelligenze artificiali. A fine 2018 è stato selezionato dal Ministero dello sviluppo economico come membro del gruppo di trenta esperti che a livello nazionale hanno il compito di elaborare la strategia nazionale sull’intelligenza artificiale e la strategia nazionale in materia di tecnologie basate su registri condivisi e blockchain.

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