AliBabà per le piccole e medie imprese italiane?
Che sia una sorta di “effetto Alì Babà” a tirare fuori dal pantano le nostre piccole e medie imprese? Con la locomotiva tedesca che continua a viaggiare sul binario delle esportazioni a scapito del rilancio dei consumi interni, in Europa la ripresa economica è timida. In Cina, invece, è già boom, con il PIL che ha ripreso a crescere sopra il 10%. Per le PMI è allora più che mai obbligatorio percorrere le vie commerciali che portano all’Impero di Mezzo. Come la rinnovata Via della Seta, la millenaria strada del dialogo tra Occidente e Oriente, che sboccherà il prossimo Primo Maggio nelle piazze dell’Expo di Shanghai. Ma non meno importanti sono le vie virtuali di Internet. Di queste la più battuta è Alibaba.com, il leader mondiale del commercio internazionale online con circa 6 milioni di acquirenti e fornitori coinvolti. Come Alì Babà pronunciando il famoso “Sesamo apriti” venne in possesso di tanti sacchi d’oro, così Alibaba con la sua chiave d’accesso apre le porte dei mercati cinesi alle PMI che soffrono per il blocco dei mercati occidentali provocato dalla Grande Recessione. Tuttavia, per trarre benefici dall’effetto Alì Babà i nostri imprenditori hanno bisogno di infrastrutture per la connettività a banda larga. Insomma, devono poter correre sulle autostrade di Internet per raggiungere velocemente clienti e fornitori. In Italia il tasso di adozione della banda larga è ancora lontano dal 90% dei paesi scandinavi e resta inferiore anche al più temibile concorrente tedesco. E il divario sarà destinato ad aumentare senza uno sviluppo adeguato delle reti di seconda e terza generazione che consentono, rispettivamente, collegamenti sopra ai 20 e ai 40 megabit per secondo.
Agli ostacoli che s’incontrano lungo i percorsi virtuali che portano ai mercati cinesi, si aggiungono le barriere erette dalla politica del governo cinese per controllare i flussi di informazione che transitano nella rete. (La censura a Google è il caso più noto). Barriere difficili da superare per le PMI che volessero intrecciare relazioni commerciali con imprese cinesi in mano allo stato. L’effetto “Alì Babà” lo si potrà cogliere nella Cina della rete, quella delle città costiere altamente imprenditoriali, come Shanghai e Hong Kong, che hanno sviluppato tecniche sofisticate per partecipare a flussi commerciali senza frontiere.
