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Tutti i libri dell’Aperitivo fra le Righe di FdR

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Quest’anno il nostro #Aperilibro (nel caso qualcuno volesse recuperare qualche tweet volato durante le serate del 12 e 13 dicembre) ha quantomeno risollevato il mercato editoriale nazionale.

Più di 180 libri in due sere – il 12 a (o in…) Ancona, Padova, Firenze, Milano, il 13 a Bologna – sono stati presentati, raccontati, letti e scambiati fra le #PersoneMaiuscole (ne caso vi fosse sfuggita anche la straordinaria campagna social che sui nostri canali racconta chi c’è “dietro” FdR) di FiordiRisorse.

Due serate davvero “calde”, in cui abbiamo scoperto quanto sia bello presentarci non con un biglietto da visita, ma con un libro. Chi ha portato il libro della sua vita, chi “qualcosa di bello da leggere” o anche solo qualcosa che meglio ci rappresentasse.

Sta di fatto che in queste due serate, quasi duecento persone sono riuscite a parlare di sé in maniera quantomeno differente, divertente, coinvolgente per gli altri. Abbiamo conosciuto nomi nuovi, “capocce” insospettabili, bel libri da leggere e qualche passione nascosta dietro a persone conosciute anche solo un attimo prima.

Le location hanno aiutato a far circolare un po’ di buonumore: dalla Corte reale di Firenze a Filotea Pasta Experience Store di Ancona, fino al Caffè Diemme di Padova, il BYS di Milano e all’ Aroma di Bologna, gli aperitivi scioglilingua non sono mancati. E le Righe sembravano non finire mai.

p.s.: In molti ci hanno chiesto di condividere i libri e magari anche il motivo per cui abbiamo scelto di portare quel libro con noi. Chiedo a tutti coloro che hanno partecipato, di commentare questo articolo di seguito inserendo il proprio libro e la propria motivazione.

Intanto, per chi c’era e per chi non c’era, a questo link trovate tutte le foto delle serate. Se avete scattato foto belle anche solo con i vostri cellulari, mandatecele che le inseriamo nell’album,

Buone feste se non ci leggiamo prima!

Noi di FiordiRisorse
https://news.fiordirisorse.eu/chi-siamo/

46 Commenti

  1. Ho regalato “Cuore di Tenebra” di J.Conrad.
    Scritto nel 1902 ha ispirato FFCoppola per il suo Apocalipse Now.
    Il perdurare nel tempo dell’inquietudine che serpeggia nel racconto come un fiume sotterraneo basterebbe a giustificare “perché questo libro”. Forse è in grado di dialogare con quanto agita molto noi ancora oggi!ad esempio

  2. Ad esempio, oggi per me significa di quell’ignoto che attende tutti coloro che per scelta, incoscienza, necessità, o avventura imboccano la strada del cambiamento

    1. Ho partecipato…a mani vuote! Ciononostante, son tornato a casa con Dance, dance, dance di Murakami, gentile omaggio di Ilaria Angelicchio che qui ringrazio pubblicamente. Una serata come sempre interessante, intensa e ricca di spunti di riflessione oltre che di Persone Maiuscole. Buon Natale a tutti ed alla prossima serata Fior di Risorse, Milan Chapter ☺

  3. Ho regalato “L’estate che ammazzarono Efisia Caddozzu”. E’ un libro dove, come ho raccontato anche alla persona che lo ha ricevuto, incredibilmente la protagonista Efisia muore. Ma c’è molto più di questo, ed è tutto da scoprire: la storia si svolge interamente a Pistoia, la mia città, in alcune afose giornate di luglio contrassegnate dalla festa patronale… e da trame insospettabili per la sonnacchiosa provincia. A cercare di dipanare il mistero della morte di Efisia, nessun investigatore o commissario, ma un improbabile giornalista.

    Non vi svelo nulla, anzi solo una cosa: questo è il romanzo di esordio di mia suocera! (non sto scherzando)

  4. Ciao a tutti. Io sono Roberto ed ero presente ieri sera all’evento di Bologna.
    Sono in FiordiRisorse da 5 anni ed è incredibile come sia facile trovare persone con cui scambiare esperienze ed emozioni, bnon solo lavorative, ma sicuramente Emozioni di Persone, o, meglio, belleCapocce.
    Ieri ho voluto regalare ‘LA LUNGA ROTTA’. di Bernard Moitessier
    Più che un libro, per me è una specie di bibbia, o libro del fato, chiamatelo come volete.
    Racconta del diario di bordo di Bernard durante la prima edizione della GOLDEN GLOBE, ripresa oggigiorno come Vendée Globe, regata in solitario intorno al mondo senza aiuto e senza scalo.
    per ogni velista che si rispetti, Bernard Moitessier è una specie di superuomo, quasi venerato ed è sicuramente considerato uno dei più grandi navigatori del XX secolo.
    I suoi libri ti fanno viaggiare con lui, sentire le sue emozioni, respirare il profumo del Mare in tutte le sue sfaccettature.
    Il colloquio protettivo che lui ha per la sua barca intanto che, all’orizzonte, comincia a scorgere Capo Horn, piano piano si trasforma nelle parole protettive e materne di Joshua, la sua barca, verso di lui. Un brano bellissimo che, a me trasmette la bellezza della vita come un adattarsi al suo scorrere, un adattarsi attivo sicuramente, ma sempre fluendo in lei, senza resisterle.
    Emozioni che provo, spesso, quando gironzolo per l’adriatico con Mako’, la mia piccolo barca, il mio piccolo rifugio.
    Un libro che ti prende e non ti molla più. mai più.

    Buon Natale a tutti, sperando di incontrarvi presto in FdR l’anno prossimo.

  5. Ero presente a Padova la prima sera e a Bologna la seconda.
    A Padova ho regalato un libro per me inaspettato ma che mi ha incuriosito per il titolo: “Il teorema del babà” di Franco di Mare, giornalista che non amo particolarmente, ma sfogliando mentre ero in libreria, ho letto due pagine che mettevano in contrapposizione una relazione coniugale con un buon babà. Mi ha divertito e incuriosito.
    L’ho regalato a Gigliola Colonnese che terrona come me so che avrebbe apprezzato, mentre da Chiara Ferro ho ricevuto “L’arte della Gioia” di Goliarda Sapienza (che voglio ipotizzare sia uno pseudonimo!)
    Avendo portato con me un libro in più (questa volta davvero un libro che mi ha cambiato la vita), ho regalato “Hanno tutti ragione” di Paolo Sorrentino a Federico Armani. Un incipit clamoroso che va letto immaginando che colui che parla sia Toni Servillo.

    A Bologna ho portato con me un “libro extra”: Il magico potere di sbattersene il c***o che ho immediatamente regalato a Eura Trivisonno che so essere persona ironica, ma anche un ingegnere. Apprezzerà questo “manuale di organizzazione”. Il libro che invece ho presentato è stato : “Momenti di trascurabile felicità” di Francesco Piccolo. Un libro che gioca sulle banalità dei momenti più quotidiani che capitano costantemente ad ognuno di noi senza che se ne faccia caso. Ma scoprire che tutti si fanno le stesse domande o si pongono interrogativi su temi talmente banali, è semplicemente esilarante. L’ho regalato a Claudio Zanelli, mentre da Simona Malta ho ricevuto “La Peste” di Albert Camus.

  6. Il sorriso, l’energia positiva e la sensazione di benessere sono le emozioni che meglio rappresentano per me la serata trascorsa in amicizia da Filotea Pasta Ancona. La lettura dei nostri libri ci ha coinvolto in maniera semplice e naturale aiutandoci a scambiare gli auguri natalizi con molta partecipazione.
    Il libro che ho regalato è stato “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi.
    Un libro che ho fatto mio fin dalle prime pagine per l’amara constatazione della questione meridionale, ahimè ancora oggi attuale, ma anche per l’incanto dei luoghi incontaminati descritti e l’amore vero, crudo delle persone più semplici verso l’autore (il confinato). Questo alla fine lo si può apprezzare ancor di più nella volontà di Carlo Levi di essere seppellito nella sua “Gagliano”, terra indimenticabile.
    Grazie a tutti per la bella serata e a Fior di Risorse per l’organizzazione mai scontata degli eventi.

  7. L’incontro di ieri a Bologna è stato per me il battesimo in FiordiRisorse e ringrazio tutti per la piacevole, informale e accogliente serata.
    Ho brevemente raccontato e poi regalato a Sabrina Toscani, appena conosciuta, il libro di Giuseppe Catozzella “Non dirmi che hai paura”. La storia di Samia, realmente esistita, bimba cresciuta in una Modadiscio pregna di guerra e poi di fondamentalismo islamico, che le porta via il padre ed al contempo il suo miglior amico, che la tradisce nel modo più crudele. Samia è “nata per volare” ovvero per correre, leggera, più veloce di tutti. Persegue il suo sogno tra le mille difficoltà e arriva alle Olimpiadi di Pechino 2008 dove, pur arrivando ultima, viene incoraggiata, applaudita e diventa simbolo per la speranza di libertà di molte donne islamiche. Quando torna in Somalia però la situazione politica peggiora e la ragazzina parte per il Viaggio verso l’Europa con in mente le Olimpiadi di Londra ma terminerà il suo sogno nelle profonde acque al largo di Lampedusa.
    In questo libro ci sono elementi che hanno per me, personalmente e per vari motivi, un profondo significato: l’Africa e le sue genti, il loro sorriso e la loro determinazione nonostante tutto, lo sport e la forza di prepararsi per un obiettivo, guardando sempre avanti con ottimismo, la perdita del padre e molte altre cose che mi hanno toccato l’anima. Ne consiglio davvero la lettura, ma siate preparati ad imparare a capire che cos’è il “Viaggio” di cui noi in Italia siamo abituati a vedere solo l’esito finale.

    Ho ricevuto da una nuova simpatica conoscenza, Alessandra A. il libro “Tutto sotto il cielo” di Matilde Asensi, che da oggi è lì, in lista di attesa fra i libri ancora da leggere, aspettando che arrivi una lunga vacanza 🙂
    Grazie a tutti voi e a rivederci presto!

  8. Ho partecipato all’aperitivo tra le righe di Bologna. Ho regalato a Osvaldo Danzi “La Peste” di Camus. Per me un libro “fondamentale” di quelli da portarsi nella famosa isola deserta. Un libro che racconta come un evento sconvolgente, la peste, lentamente irrompe nella vita di una città e dei suoi abitanti. È per me un romanzo che parla di amore e libertà. Ne ho letto un passaggio indimenticabile, il momento in cui la città finalmente si apre al mondo dopo la quarantena e le persone che erano state divise per lungo tempo possono incontrarsi. Quel passaggio descrive magistralmente la trepidazione e al contempo la paura di ritrovarsi per scoprire che ogni cosa è cambiata. Consiglio vivamente di leggere questo libro una volta nella vita.
    Ho ricevuto dall’ormai il mio alter ego, Sara Murtas, un libro di Antony de Mello, “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo”.
    Ringrazio FdR per l’organizzazione, l’accoglienza, i partecipanti all’aperitivo per la voglia di raccontarsi e stare insieme.
    Buone feste a tutti e un arrivederci a presto.

  9. Ero al piacevole incontro di ieri a Bologna, informale e intrigante come al solito, dove ho re-incontrato care conoscenze come Claudio Zanelli, Sabrina Toscani, Elena Laffi e altri, e fatto nuove simpatiche conoscenze: Francesco e Fabio con cui siamo già collegati su Lkdn e Roberto “il velista” di cui condivido la passione ancor più “in aria”.
    Direi che .. è l’emozione.. ciò che ha distinto l’accogliente serata dalle precedenti.
    Il motivo è dovuto alla richiesta, di Osvaldo, che è passata da“un libro importante” al “libro della tua vita” ..mettendo in moto antichi ricordi legati alla mia crescita personale e modelli di vita professionale.
    Ho portato e donato ad una sconosciuta il libro “fondamentale”che per me è stato “Il rapporto guru maestro” di P.Yogananda, un modello di vita condensato in un sintetico libriccino di 25 pg … che mi ha insegnato ad apprendere, e a condividere la conoscenza e le esperienze, per una vita che meriti di esser vissuta. Per chi insegna, credo sia il faro che orienta la missione di aiutare, se stessi e gli altri, a crescere.
    Auguro a chi l’ha ricevuto di riceverne il meritato beneficio e di ri-donarlo se crede.
    Da Stefania Bacchi ho ricevuto il libro “La donna della luce”, in qualche modo collegato al mio, che è pronto per esser gustato durante il riposo natalizio, come il secondo, “l’ultima riga delle favole” ricevuto da altra Stefania di cui ho dimenticato il cognome (sob), ricordatemelo, grazie.
    Grazie a tutti e a FdR sperando di rivederci presto! Auguri di un 2017 ancora più fitto di incontri..

  10. Sono stato lunedì a Padova per il mio primo FdR.
    Era un’occasione troppo ghiotta per farmela scappare e, anche se sono dovuto fuggire prima del tempo(1), non sono stato deluso. Una serata più che “fra le righe” totalmente “fuori dalle righe”.

    Ho portato Musashi, un “romanzo biografico” di Eiji Yoshikawa sul famoso samurai giapponese. Non è un libro che cambia la vita, ma è il percorso di un uomo con una grande ambizione. Un’ambizione che diventerà un viaggio dentro sé stesso. Ogni scontro contro gli uomini o eventi naturali cambia il protagonista, la sua prospettiva, la sua visione di sé e della via della spada, al punto in cui (io credo) la spada diventa del tutto inutile, perché lui è la spada.
    Per me questa metafora è stata importante perché guardo a tutti come delle spade. Come ti sei affilato? Per quale signore spendi il tuo filo? Quale causa ti fa sguainare?

    Ho promesso a chi l’ho regalato che non è una lettura pesante (nonostante il “volume”), sono stato ben zito in vece sul fatto che è una lettura che poi ha peso 😉

    Arrivederci a tutti!

  11. Ho partecipato al (mio primo) FdR di Firenze e ho portato con me Soffocare di Chuck Palahniuk e ne ho letto questo pezzo: http://www.kaosmos.it/castagne.txt perché racconta, nel modo acido ma molto nitido dell’autore, un’esperienza formativa molto trasversale.
    In cambio ho ricevuto Pinocchio.
    “Consonanza” non è la parola esatta, ma è la prima che viene in mente.

  12. Anche per me, l’aperilibro a Prato della Valle (Padova) è stato un clamoroso esempio di come si riesca a trascorrere una bella serata tra sconosciuti regalando pure qualcosa di sé. Ho portato con me “L’arte della Gioia” di Goliarda Sapienza; un romanzo che ho bevuto in due giorni e due notti sullo scoglio di Pag, in fuga…Goliarda mi ha davvero permesso di cambiare strada, di staccarmi ( per sempre poi) dai pregiudizi, come un battesimo pagano atteso dalla nascita. Una consacrazione. Libro intenso, rivoluzionario, audace e imprevedibile.
    Ecco perché l’ho regalato a Osvaldodanzi.
    Ho ricevuto un libro da Ruggero Furlanetto “Musashi”- tomo impressionante, ma lui forse non sa che non mi spaventano, anzi mi invogliano e che la cultura giapponese mi sta interessando da un po’ – Grazie, ti saprò dire ..e grazie a Fiordirisorse!

  13. Lunedì sera, all’incontro di Padova, ho portato con me “Solo bagaglio a mano” di Romagnoli: un libro che non mi ha cambiato la vita, ma che in un preciso momento ha illuminato gli angoli un po’ bui della strada che stavo percorrendo. Alcune informazioni sono talmente ovvie e palesi da diventare invisibili: che non si può essere allo stesso momento in due luoghi diversi, che è faticoso vivere la propria vita e anche quella “che poteva essere ma non è stata”, che nel bagaglio a mano non ci metti tutto quello che vuoi ma principalmente quello che ti serve (e che spesso son cose molto diverse….).
    Purtroppo non ricordo il nome della ragazza cui l’ho regalato, mi auguro possa essere anche per lei una lettura buona.
    Poi, mi sono portata a casa “Il piccolo principe”: confesso spudoratamente di non averlo mai letto, esattamente come Alessandro che me lo ha donato. Credo sia proprio arrivato il momento di iniziare, vado a preparare il caffè…..

  14. Ho partecipato all’#AperiLibro milanese con una poesia tratta dalla raccolta “Ti amo, ma posso spiegarti” di Guido Catalano. La poesia si intitola “Teniamoci stretti che c’è vento forte” (la trovate qui: https://www.youtube.com/watch?v=xsgWu8RQbRA) e l’ho scelta perché mi piace pensare che nelle difficoltà, sia a livello personale che professionale, la soluzione sia sempre fare squadra. In più, adoro Catalano per la sua ironia e credo la poesia sia un genere ultimamente un po’ bistrattato. Ho ricevuto da Ilaria Alleruzzo una bellissima edizione di “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Calvino con in copertina “Il magazzino delle idee” di Melotti. Decisamente un ottimo bottino! 😀

  15. Leggere un libro è un piacere! Ma condividere “il libro”, un passo del libro che ha lasciato un segno nelle nostre vite, che ha influenzato una scelta, che ha determinato una svolta importante oppure ha provocato un impatto significativo in una fase del nostro percorso, è un privilegio indiscutibile!
    E’ questo il motivo dell'”Aperitivo fra le righe” con il quale FiordiRisorse ha voluto festeggiare il Natale quest’anno.
    Ed è stato ancor più emozionante cogliere, durante le conversazioni post-letture, la sensibilità e l’entusiasmo di chi ha partecipato.
    Il libro che ho letto e donato? “Le avventure di Robinson Crusoe” di Daniel Defoe, un’iniezione di perseveranza, determinazione e “tigna”, come diciamo noi Marchigiani!
    Il libro che ho ricevuto? “Volevo solo pedalare” di Alex Zanardi, la declinazione in chiave moderna della “tigna” di cui sopra!
    Grande Serata! Grandi Serate!

  16. Ho partecipato al (mio primo) FdR di Milano. Ho regalato “Se ti abbraccio non aver paura”. Vedi qui: https://goo.gl/T4qnpr – Un libro che racconta una storia vera. Autentici i protagonisti, Franco e il figlio autistico Andrea, e autentico il racconto del viaggio avventuroso tra gli Stati Uniti e il Sud America. La storia d’amore di un padre che ama senza riserve suo figlio. – Un libro che fa riflettere: ognuno di noi può cambiare difronte agli eventi importanti!

  17. Ho partecipato con grande curiosità ed entusiasmo al mio primo aperilibro di FiordiRisorse in quel di Milano. La serata ha soddisfatto appieno le mie aspettative. La lettura appassionata dei libri da parte dei partecipanti ci ha condotto in un viaggio “tra le righe” davvero emozionante. Io ho dato il mio piccolo contributo con il libro di Bruno Munari (Da cosa nasce cosa). Uno, per lo spirito sperimentale con cui ho approcciato la serata. Due, per raccontare la visione di Munari sulla creatività. La creatività non nasce dal “caos” e dal gesto libero di un artista, come si potrebbe pensare, ma è il risultato di un processo di analisi, di un metodo. Il libro che ho ricevuto? L’intelligenza è un disturbo mentale di Paolo Bianchi. Grazie a tutti per la serata!

  18. Il vero contenuto dell’aperitivo sono state le emozioni. Ascoltando le letture ho scoperto con piacere quanto il tema del cambiamento ci accomuni e stia permeando le nostre vite. Abbiamo visto il cambiamento sotto diversi aspetti, alcuni molto positivi – quando attraverso il cambiamento riusciamo a vedere prospettive nuove ad ancora più appaganti rispetto a quanto abbiamo lasciato – alcuni meno positivi – quando il cambiamento non è frutto di una scelta.
    Ed ho anche scoperto che alcuni non si realizzeranno mai: ero convinta di poter fare la cantante ma dopo la mia performance di lunedì sera ho dovuto abbandonare questa ambizione – chi era presente sa perché 🙂
    Ma il messaggio più bello che ho portato con me è che ci sono cose che non cambiano, ma che anzi costituiscono un porto sicuro in cui ritrovare senso ed energia: sono i nostri valori. E ieri sera abbiamo letto e vissuto il valore dell’amicizia.
    P.S. Domenico ha scritto il primo commento dicendo di aver donato “Cuore di tenebra” ,omettendo a chi. Pensando di essere l’ultima vi svelo il mistero … l’ho ricevuto io!

  19. “Vita” di Melania Mazzucco: l’ho presentato e regalato a chi avesse perso qualcosa di molto importante nella sua vita con la voglia di ricominciare da zero..

    E’ la storia del viaggio verso New York di due italiani agli inizi del Novecento in occasione della grande migrazione: hanno iniziato una nuova “vita” in un posto sconosciuto e hanno trovato perché volevano trovare.
    Mi è piaciuta l’idea di regalarlo a chi si candidava per volerlo: non era una copia, ma lo stesso libro che avevo letto!
    Veramente prezioso l’incontro con persone “maiuscole” e vere..Grazie!

  20. All’Aperitivo fra le Righe di Ancona ho regalato “Io non ho paura” di Niccolò Ammaniti. Uno dei miei libri preferiti perché racconta in maniera coinvolgente e passionale un metodo per superare la paura. Il metodo è quello che trova un bambino, che supera grandi paure forte di un istinto che vince su tutto: il senso dell’amicizia e l’importanza di un legame affettivo non scontato. Mi pare una bella ricetta per superare anche le nostre paure.
    Una bella serata che ha miscelato con cura ed eleganza momenti ludici e scherzosi ad altri più profondi e intensi. Bello!

  21. Sono il Tizio nella foto, con la giacca rossa su sfondo giallo come la copertina del libro: forse il vestiario è da rivedere, ma per il resto, persone, contenuti ed atmosfera erano abbinati alla grande.
    Il mio testo forse per qualcuno è una sorta di punizione (Watzlawick, Pragmatica della comunicazione umana), a me ha cambiato la vita. Dopo averlo letto, l’ho riletto e letto ancora, imparando ogni volta qualcosa di nuovo. Per fortuna l’ho donato ad Antonio, una new entry che si è mostrato incuriosito (spero non mi maledica…).
    Ho ricevuto la Guida galattica per autostoppisti che volevo leggere da un bel po’: il caso ha un ruolo tutt’altro che secondario nelle nostre esistenze, come direbbe Taleb.
    Una bellissima serata, assolutamente da ripetere (anche perché vini è cibi erano al top…).

  22. Ciao a tutti.
    Sono Alessandra presente a Firenze ad una prima volta con FiorDiRisorse.
    Ho regalato La Scoperta del Giardino della Mente di Jill Bolte Taylor e ricevuto Il meglio che possa capitare a una brioche di Pablo Tusset.
    Il primo è il libro di un pezzetto della mia vita, mi ha fatto riflettere su quanto sia importante riprendersi la responsabilità dei propri pensieri e soprattutto delle proprie emozioni; il secondo, anche se non l’ho ancora iniziato, è già a pieno titolo il libro di un altro pezzetto della mia vita, perché come scritto sul suo involucro, “alla fine di una storia, c’è sempre un’altra storia.
    Grazie ad Alessandro Rosi per il suo dono e a tutta FiorDiRisorse per la bellissima occasione.
    A presto.

  23. Ciao a tutti, ho partecipato ad Aperitivo tra le righe a Padova, con grande piacere ed interesse. Ho regalato a Luca il libro “Chi ha spostato il mio formaggio, Cambiare se stessi in un mondo che cambia” di Spencer Johnson. Il libro di per se è molto semplice, non ha cambiato la mia vita ma rappresenta un nuovo modo di pensare spostando la responsabilità della propria felicità da condizioni esterne come ambiente, “destino”, società a sè stessi. Il messaggio è semplice, noi non possiamo controllare ciò che ci accadrà ma possiamo controllare le nostre reazioni ed azioni. La vita è fatta di cambiamenti, di transizioni, di episodi inaspettati e molto spesso l’unica cosa che possiamo fare è quella di adattarci nel più breve tempo possibile alle nuove condizioni lasciando per strada resistenze, paradigmi sulla vita e vecchie certezze per raggiungere ciò che per noi conta davvero dando profondo valore alle nostre esistenze e a quelle degli altri. C’è in particolar modo una domanda che mi colpisce molto in questo libro “Cosa fareste se non aveste paura?”. Lascio a Voi la risposta.
    Ho ricevuto da Pietro “I cento cavalieri” di Valerio Massimo Manfredi, che comincerò questa sera stessa.
    Saluti a tutti e… ci vediamo al prossimo aperitivo tra le righe, magari in quel di Treviso.
    Flora

  24. Io ho portato “A viso coperto” di Gazzaniga.
    Parla di un gruppo di Ultras e delle loro vite, contrapposte alle vicende dei poliziotti che si trovano di fronte ogni domenica allo stadio.
    È un romanzo molto “reale” e l’autore riesce a farti entrare nella testa dei personaggi, per poter capire le loro storie e le motivazioni che li spingono alla lotta.
    Ne approfitto per ringraziare tutti della splendida serata e spero di risentire presto le tante persone che che ho conosciuto, anche per ricevere qualche nuovo spunto di lettura.

  25. Tutte le volte ci casco, mi aspetto grandi cose, e poi le trovo ancora più grandi. Beh con FdR è così, tutto è sempre imprevedibile, ma se quella cosa deve succedere, stai sicuro che succede (cit Murphy). Ho portato un libro di Manuel Vazquez Montalban e cioè “Gli Uccelli di Bangkok. Letto e riletto più volte (e la persona a cui l’ho regalato se ne accorgerà), mi ha sempre fatto volare la mente verso scenari così diversi dal mio, ma che sentivo cosi vicini. Ho ricevuto da Nausica (che mi dicono faccia la skipper) il libro La ribelle di Valeria Montaldi. Solo per il fatto di avere tra le mani il libro ricevuto da una donna, scritto da una donna che parla di una donna, mi fa tremare e quindi lo affronterò con molta cautela. Ricordiamoci comunque che “Un Libro Non Ha Bisogno Del Cavetto Per La Ricarica”. Auguri a tutti

  26. È stato il mio primo incontro con “Fior di Risorse”. Ho trascorso una bellissima serata, incontrato persone di spessore e conosciuto una realtà davvero interessante.
    Io ho donato “Harry Potter e il principe mezzosangue”, il libro in cui Harry comprende che non è predestinato ad incarnare una profezia come tutti credono (e come lui stesso credeva), ma è libero di scegliere la propria strada, che
    può essere, o meno, quella di seguire la profezia.
    Invece ho ricevuto “Qualcuno con cui correre”.

  27. Anche per me, come per molti, è stato un Aperitivo tra le righe ricco di emozioni. Tanti libri “ascoltati”, tanti sorrisi, tante emozioni condivise, tanta voglia di mettersi in gioco…. Ho ricevuto da Giuseppe Roberti (del gruppo Veneto, in visita a Milano) il libro di Munari, “Da cosa nasce cosa”, che già nel titolo dice molto e che trovo particolarmente azzeccato in una serata di contaminazioni, in una community di Persone Maiuscole che fanno accadere le cose. Io ho portato “Spingendo la notte più in là” di Mario Calabresi, che ho donato a Ilaria Alleruzzo. Calabresi è un amico di FiordiRisorse, lo abbiamo visto agli eventi, siamo stati ospiti nella redazione de La Stampa con il Muster. Ma non l’ho scelto per questo. E’ un libro che porto nel cuore, che ho letto e riletto, che racconta “storie”, dure, forti, vere, che ti fa vivere percorsi e vite che ti appartengono. Che ti parla di Amore e Perdono, e soprattutto della voglia di andare avanti, oltre, nonostante tutto.

  28. Ho partecipato all’evento bolognese, e sono stata sorpresa di come, da una cosa così semplice come parlare di un libro, esca da tutti la voglia di raccontarsi e di raccontare. Sono davvero felice di aver partecipato, e sempre torno a casa dagli appuntamenti Fdr con qualcosa in piu’ nel cuore, e qualcosa in piu’ su cui riflettere.
    Ho scelto di portare il “Bar Sport” di Stefano Benni, conosciutissimo libro comico, per ricordarci che la leggerezza e la capacità di ridere e di riderci addosso sono un salvavita. Sorridere e ridere sono una scelta, anche a dispetto delle difficoltà o delle pesantezze quotidiane. Questo è mio augurio di Natale e per l’anno nuovo.
    Ho ricevuto, in un totale contrappasso, un interessante libro sulle neuroscienze “Manuale per acquisire un livello di conoscenza superiore, la scienza della felicità” , da studiare piuttosto che leggere.
    Era giusto così!

  29. Ciao a tutti, ho partecipato a Bologna al mio primo evento Fior di Risorse e ringrazio tutti per la calorosa accoglienza.
    Ho ricevuto in dono “Puoi guarire la tua vita”di Louise L.Hay da Stefania, che affronta il concetto del pensiero positivo e ho regalato a Piero “L’ultima riga delle favole” di Massimo Gramellini.
    Il protagonista è una persona che, come tante, crede poco in se stesso, convinto di non possedere gli strumenti per cambiare la propria vita. Il libro racconta un percorso di crescita, un viaggio simbolico che, attraverso le difficoltà, porta il protagonista Tomas a capire che siamo noi stessi, spesso, a chiuderci in una scatola di cristallo, le cui pareti sono le nostre Paure….. ma basta volerle oltrepassare perché queste si sbriciolino….
    Grazie ancora a tutti i partecipanti e a Fior di Risorse per la bella serata.

  30. Ho portato con me all’Aperitivo tra le righe di Ancona il libro “Non so niente di te”…un titolo che ben si adattava all’occasione essendo alla mia prima presenza a FDR! Titolo a parte, ho scelto di condividere questo romanzo perchè gli sono molto legata. Mi è stato regalato dalla mia migliore amica, scelto al “buio”, per il mio compleanno, più di tre anni fa. Racconta di un ragazzo laureato alla Bocconi con un percorso professionale ben delineato di fronte a se che, ad un certo punto del suo ” percorso”, si rende conto che quella strada, “spianata” dai genitori, non è la sua. Una storia che ho sentito molto vicina a me che, in quel momento, stavo dando una svolta profonda alla mia vita professionale. Un libro che ha toccato profondamente le mie corde e che, la mia amica, poi, ha trovato noiosissimo!

  31. Se c’è da portare un libro da regalare al buio, non c’è dubbio che a ispirarmi sia Jorge Luis Borges. Non solo perché da cieco ha rivoluzionato le parole “sogno”, “immaginazione”, “io”, “l’altro”, “specchio” ma semplicemente perché Borges è stato capace – attraverso la poesia e la letteratura – di farmi vedere cose e persone aldilà di ciò che sembravano.
    FdR mi ha insegnato a fare un po’ la stessa cosa.
    Ho regalato la sua raccolta di “Poesie” a Roberta Roscini, conosciuta quella sera.

    “We are family” di Fabio Bartolomei invece me lo ha messo in mano Cristiano Carriero, volutamente. Con tutta la stima che nutro per lui e per la ricerca a cui si dedica ogni giorno nel leggere i testi e le firme migliori, credo che durante le feste di Natale sarà un piacere trovare la mia strada tra queste righe avute in dono.

  32. Ad Aperitivo tra le righe di Padova ho regalato “i cento cavalieri” di Valerio Massimo Manfredi ad una persona che ho conosciuto quella sera stessa. Ho ricevuto a mia volta un bel libro che leggerò di certo per conoscere meglio il mio omonimo che me ne ha fatto dono. Aperitivo tra le righe è di certo una delle più simpatiche ed interessanti iniziative a cui ho partecipato, per i contenuti, gli incontri e gli scambi non solo di libri.

  33. Ho portato “Endurance” di Alfred Lansing – La staordinaria avventura di Shackleton al Polo Sud come libro della vita…

    E’ frutto di un resoconto approfondito e dettagliato di come 27 uomini nel 1914 siano stati in grado di sopravvivere 25 mesi in Antartide a seguito della distruzione della propria nave!
    E inutile che mi dilunghi sulla vicenda che, anche se non si conosce, ha dell’incredibile! La capacità unica dell’essere umano di organizzarsi in “branchi” o comunità di individui capaci di auto gestirsi e di “innovare” quotidianamente in barba a tutte le cosiddette tecnologie …ed a riprova vi basti sapere che un nipote di un componente dell’equipaggio, ex ufficiale dei Navy Seal inglesi, è tornato in Antardine per compiere l’impresa iniziale che l’equipaggio di Shackleton non era riuscito a portare a termine e, nel gennaio del 2016, con tutti gli ultimi ritrovati delle scienza e della tecnologia, è deceduto…

    Loro non solo sono sopravvissuti per 25 mesi ma si sono salvati da soli “scappando dall’Antardine” senza alcun aiuto mettendo in pratica un impresa che nemmeno gli eroi mitologici sarebbere stati in grado solo di pensare.
    Sembra il romanzo più bello che sia mai stato scritto e, invece, è “solo” una storia vera!

  34. Ho partecipato alla serata ad Ancona e ringrazio tutti perché sono stata molto bene. Come sempre.
    Ho scelto di regalare una guida del Perù perché da siciliana trapiantata nelle Marche ho sempre la valigia pronta. Il Perù è stato un viaggio particolarmente significativo perchè il primo con chi mi ha convinto a trasferirmi ad Ancona che è anche la stessa persona che mi ha fatto conoscere FDR. Il viaggio nel viaggio. Ho ricevuto in dono un romanzo di Anna Marchesini “È arrivato l’arrotino” che leggerò durante queste ferie natalizie. Per info su Sicilia e Perù sono a disposizione. Grazie ancora e alla prossima!

  35. Viva Tutto, scambio di email fra Lorenzo Cherubini ed il filosofo Franco Bolelli.
    Ho scelto questo libro perché ho voluto portare all’aperitivo il coraggio della curiosità, il fascino della scoperta, la semplicità che spesso perdiamo nel guardare ciò che ci circonda e la forza che ha la sorpresa di muoverci attraverso direzioni insolite.

  36. Ho portato “Vivere momento per momento”, di Jon Kabat-Zinn e ho ricevuto il “Il richiamo della foresta” di Jack London.
    Si chiude per me proprio l’anno in cui ho capito che un libro PUO’ cambiarti la vita (come dice Zorba il greco mi ha aiutato ad affrontare “l’intera catastrofe”).
    Il libro dice come analizzare per intero (ma davvero) la tua vita e la leggerezza con cui lo fa mi ha convinto a portarlo anche in un evento di auguri.
    Affronta lo stress per quello che è un qualsiasi sbalzo di “umore” anche positivo. Non ti dice come affrontare i tuoi problemi ma come analizzare te stesso facendoti prendere consapevolezza; il sottotitolo è “Come usare la saggezza del corpo e della mente per sconfiggere lo stress, il dolore, l’ansia e la malattia”.
    È l’unico testo di 4 che mi è stato consigliato in un percorso personale che è durato 1 anno misto di letture selezionate e aiuto di professionisti.
    Cambiarti la vita? SI, ci sono 2 modi, a me ha cambiato il quotidiano.
    Buon anno

  37. Ho portato con me un libro di Alessandro Zanardi all’incontro di Ancona.
    Nello specifico quello aggiornato alle ultime imprese olimpiche di quest’anno.
    Sono amante della F1, avevo “scoperto” Zanardi nei suoi pochi GP fatti lì e poi l’avevo seguito nell’entusiasmante esperienza in America, dove si è laureato campione 2 volte, e della disastrosa ultima stagione in F1 fino a tornare alle corse americane, quando ebbe il triste incidente.
    Mi aveva colpito la personalità sempre positiva nonostante tutto, e seppure gli riconosco una “testardaggine” fuori dal comune e irraggiungibile volevo fare mie alcuni dei suoi modi di fare ed affrontare le situazioni.
    Ho anche avuto modo di incontrarlo di persona in un momento della mia vita molto negativo, ed è stata una cosa che conservo ancora con piacere nella memoria.
    Volevo quindi condividere con tutti lo spirito positivo ed incrollabile di uno….che ha fatto di un handicap una sua carta vincente.

    Vorrei ringraziare chi mi ha donato il libro “Compagno di sbronze” di Charles Bokowski, purtroppo non ricordo il suo nome…

  38. A Bologna un intenso scambio di titoli, ho contribuito con ‘Puoi guarire la tua vita’ di Louise Hay. Era da anni nella mia biblioteca (a casa dei miei) e solo quest’estate è arrivato il momento di leggerlo. A dispetto della copertina (dai colori improbabili) il manuale da molti strumenti per lavorare su se stessi e sui propri pensieri. L’ho dato a una persona che non conoscevo, quindi non sono in grado di riportarne il nome purtroppo.
    Ho ricevuto ‘Non dirmi che hai paura’ di Giuseppe Catozzella, che mi ha commosso alla sola lettura del primo brano. Lo affronterò presto, fazzoletti alla mano …

  39. Dovevo esserci ad (in) Ancona.
    Invece ho dovuto accontentarmi di seguire i tweet, le dirette facebook, poi le foto su flickr e questi commenti.
    Un malefico virus mi ha steso giusto giusto per questo aperilibro.
    Mannaggia. Mi rifarò, promesso. Innanzitutto perché il libro che avevo già acquistato era per una persona maiuscola del gruppo marchigiano di FdR, prima o poi glielo consegnerò, poi perché spero che il prossimo anno se ne rifaccia un’altro di aperilibro.

    Mi piace l’idea di regalare libri raccontando il perché lo si regala, la motivazione che ha fatto sì di scegliere quello o quell’altro, se è stato scelto pensando a cosa ha provocato in noi, o pensare se c’è attinenza con una specifica persona, o magari entrambe le due. Nei vostri commenti ho trovato tanti spunti e titoli utili. Grazie.

    Come ho scritto poco sopra, ancora non è consegnato è dentro il mio zaino, ma i prossimi giorni arriverà a destinazione, per ora ve lo racconto qui, così chi vuole, se lo regala per le feste imminenti. La mia scelta è caduta su un piccolo libro che ha cambiato il modo di pensare il mio lavoro (faccio il fotografo – ndr) anzi mi ha dato l’input per iniziarlo, visto che l’ho letto oramai oltre 25 fa, ed è rimasto attualissimo, tanto che la casa editrice lo ripropone ancora oggi nello stesso formato ma con una copertina diversa.

    “La camera chiara” di Roland Barthes, è un libro, scritto nel 1980 (17ª ristampa) che oggi con la fotografia digitale e la sovraesposizione che abbiamo con le immagini è quanto di più attuale ci possa essere per chi si occupa di immagine, che lo faccia per professione o per diletto, credo che ognuno di noi dovrebbe leggerlo. Sono 130 paginette miliari per chi vuole capire il senso delle immagini. Le domande/riflessioni che ci dovremmo porre sono: Quale rapporto c’è tra realtà e immagine, cosa/come si vuole comunicare, cosa vogliamo rappresentare? Per rispondere a queste domande l’autore fa un’analisi approfondita, chiara, in sole 130 pagine.

    A mio avviso oggi paradossalmente ogni individuo del nostro caro mondo occidentale è “operator” e “spectator” e spesso “spectrum”, e che in molti (ma non tutti) si fermano allo “studium” e quasi nessuno cerca o approfondisce il “punctum”. Cosa significano questi termini? Lo scoprirete solo leggendo.

    Arrivederci, alla prossima.
    Sì non mi sono sbagliato, a forza di leggere i tweet, i post su facebook, i vostri commenti qui e vedere le foto su flickr, mi sono convinto di esserci stato anche io all’aperilibro IN Ancona. Il cibo era scarso. Mannaggia.

  40. Ho partecipato per la prima volta FdR ad Ancona (mi hanno detto che si trattava di libri e mi è piaciuta l’idea). Ho portato “La mia famiglia e altri animali” di G. Durrell, un libro che parla di scoperta, esplorazione, vita all’aperto in quel tempo infinito e fondamentale che è l’infanzia, dove tutto è gioco, ma vissuto con la massima serietà. Il libro è insieme romanzo, biografia, resoconto scientifico di un mondo animale con una propria umanità, e racconto ironico del circo(lo) familiare del protagonista. Dentro ci sono molte cose di cui mi interesso, come l’incontro tra persone di lingue e culture diverse, il confronto tra giovani e adulti, il viaggio. L’ho portato perché, pur non parlandone, secondo me è un libro pieno di felicità, che per le feste di Natale non è mai troppa.
    Ho ricevuto da Loreta un romanzo di Paulo Coelho che non avevo mai letto, ed è stato un graditissimo regalo. Non l’ho ancora aperto, ma l’attesa aumenta il piacere di quando lo leggerò. Una piacevole serata, grazie dell’invito!

  41. Quando ho letto l’invito a partecipare ad un aperitivo “fra le righe” mi sono entusiasmata subito: raccontare se stessi attraverso un libro capace di rappresentare il proprio modo di sentire, di essere e le proprie emozioni invece di apparecchiare la tavola con tanto di “skill” e “job title” mi è parso originale e infinitamente più… caldo di tanti inviti.
    Sarà perché lavoro da tempo in editoria che scodinzolo entusiasta e avida di sapere ogni volta che si parla di libri.
    Sono piccoli scrigni contenenti scampoli di vita così intensi da riuscire ad emozionarci o confonderci ogni volta che riprendiamo la lettura.
    Ho portato con me un piccolo libro di Gino Strada intitolato “Pappagalli verdi”, un diario che narra di guerra ma anche di speranza, la speranza di chi lotta contro un nemico spesso sconosciuto e incompreso, un nemico composto di persone come noi: ingegneri, chimici, operai, militari e politici che si alzano al mattino e accompagnano a scuola i figli preoccupandosi del loro benessere e della loro incolumità ma poi si recano sul posto di lavoro e studiano, testano, producono, vendono e usano questi piccoli ordigni simili a giocattoli a forma di pappagalli verdi che esplodono ferendo e storpiando i figli degli… altri…
    Ho scelto questo libro di Emergency perché ho sentito allora durante la lettura e lo sento ancor più oggi, il bisogno di ricordare e ricordarci che il nostro lavoro quotidiano DEVE essere un servizio per “gli altri” ancor di più se si crede nel proprio lavoro come un bene dedicato a noi stessi e agli altri (human to human).
    Ho ricevuto in cambio un bellissimo libro di JOHN PETER SLOAN che, pensando alle difficoltà di chi apprende l’inglese, propone un approccio allo studio della lingua straniera pensato in modo originale e dedicato nell’intento di “facilitare la vita”…
    Buone feste a tutti 🙂

  42. Io ero presente a Milano.
    Ho regalato il libro: “La trama lucente” di Annamaria Testa, questo libro cerca di spiegare cos’è la creatività come nasce e da dove. Ne emerge che è difficile definire la creatività senza altre parole chiave come: conoscenza, fatica, determinazione e competenza. Un ottimo libro per schiarire le idee insomma…

    Ho ricevuto l’Alchimista di Paulo Coelho lo leggerò quanto prima e vi farò sapere com’è! 😀
    Buone feste a tutti!

  43. Ho partecipato alla serata fiorentina ed ho donato “La natura nascosta” di Erri De Luca.
    La scelta è stata ispirata alle tre parole che ne consigliavano l’acquisto “a scatola chiusa”, proposto da Feltrinelli V. Panzani. Spero che chi l’ha adottato lo apprezzi. Buon 2017.

  44. Ciao,
    ho partecipato alla serata ad Ancona, con un’idea un po’ confusa su cosa regalare: non tanto sul libro, quanto sul modo. Ne avevo due copie a cui erano associati ricordi importanti.

    Il primo l’avevo scoperto ai tempi dell’università e m’aveva dato una logica schematica, adattabile, intelligente.
    Il secondo era un approfondimento del primo, con note e commenti.

    La soluzione? Correre in libreria a comprarne un terzo da regalare alla community di #FdR.
    😛

    Ho regalato “L’arte della Guerra” di Sun Tsu alla persona che m’è sembrata la più quieta tra tutti i presenti, come se fosse il bilanciamento taoista di un nero e bianco che si debbano alternare sovrapponendosi.

    Abbiamo mangiato bene, bevuto meglio.

    In cambio, ho vinto “Il Magico Potere di Sbattersene il Ca**o”.
    Cosa che m’è sembrata la degna conclusione karmica di un 2016 da ricordare!

    Cheers!

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