E’ morto un medico libero
A Gino hanno proposto di tutto: dai premi Nobel per la pace ai Ministeri; dalle commissioni ai commissariati, ed ha sempre rifiutato. Convinto che la sua fosse una missione senza bisogno di medaglie e il suo posto non fosse dietro le scrivanie.
Di Gino hanno detto tutto perchè era una Persona che non si faceva comprare e non era sensibile ai compromessi e alle mezze misure, incapace di diplomazia, ruvido come.pochi e per questo, vero.
L’ho incontrato una volta sola a Firenze, la città di Teresa, ed è stata subito una questione di fiducia. Avevo “aperto” da poco FiordiRisorse e mi piaceva l’idea di supportare un’organizzazione che tutelasse le Persone.
Gino mi ha dato i brividi.
Da quel momento ho sposato EMERGENCY ONG Onlus e ammirato tutte le Persone con cui ho avuto il piacere di lavorare: Cecilia Strada, Simonetta Gola con cui abbiamo ideato una lezione del MUSTer proprio nella sede di Emergency, Matteo dell’Aira il primo infermiere rapito in Afghanistan che è stato fra gli ospiti del primo evento di FiordiRisorse nelle Marche, Alessandro Bertani, ospite al primo Nobìlita e poi i ragazzi di Bologna, Firenze, Ancona con cui negli ultimi 12 anni abbiamo incrociato le strade e i banchetti agli eventi di FdR.
E poi, l’indimenticabile team building fra le strade di Bologna e Firenze con i manager della nostra Community, convocati “sulla fiducia” e mai si sarebbero aspettati di essere messi alla prova con una giornata di “raccolta fondi”. Dovevate vedere le loro facce quando hanno capito!
A fine giornata, la soddisfazione però è stata incredibile!
Questo è l’intervista che ho scelto per ricordare Gino, una delle ultime, in cui c’è tutta la sua capacità di essere prima di tutto un medico.
E poi un medico libero.