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La burocrazia che non c’è – UK, seconda parte

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Possedendo il mercato borsistico piu’ importante del continente, in Inghilterra si trova avvantaggiato soprattutto chi possiede competenze economiche, e l’economia del Paese si e’ rivolta soprattutto verso i servizi e gli interscambi economico/commerciali.

Da notare che le banche sono aperte pure il sabato, e sono talmente importanti qui che non esistono le feste religiose (se non quelle principali di Natale, Pasqua) ma esistono le “Bank Holiday”, giorni specifici individuati ogni anno in cui tutte le banche restano chiuse e sono considerati festivi.

Di contro I lavori “manuali” sono sempre piu’ lasciati ai livelli sociali medio/bassi o agli stranieri, che siano europei o mondiali per via del Commonwealth britannico: parafrasando una iperbole di un collega (inglese) qui tutti vorrebbero essere banchieri ma poi non sanno piu’ nemmeno avvitare una lampadina.

Ovviamente questo e’ sempre stato un Paese di immigrazione, aumentata negli ultimi anni a causa della crisi con l’arrivo di manodopera (anche “intellettuale”, e mi metto tra questi) a prezzi minori rispetto alla corrispondente manodopera inglese, ma a differenza del nostro Paese qui e’ piu’ semplice integrarsi sia per via della lingua universalmente conosciuta sia per la ridottissima burocrazia che rende piu’ semplice capire cosa fare da parte di chiunque.

Un esempio per tutti, dopo pochi giorni e semplicemente utilizzando l’indirizzo temporaneo dell’hotel dove soggiornavo e la mia carta di identita’ (ora pure il passaporto) ho potuto aprire un conto in una banca in soli 15 minuti con al massimo la lettura di 4 fogli di condizioni (scritti a carattere normale) e senza trovarmi a sostenere chissa’ quali spese di gestione.

Tramite il bancomat e’ possibile prelevare da qualsiasi sportello bancario senza alcun costo aggiuntivo, e con il conto bancario aperto si puo’ fare tutto: e’ capitato che per dimostrare la veridicita’ del mio indirizzo abbia dovuto mostrare quello presente nell’estratto conto.

Qualsiasi attivita’ accetta pagamenti in contanti o con le carte, e forse per il fatto di non avere i vari costi di uso dei servizi bancari, o averli molto ridotti, ha reso il sistema di pagamento con carta quello preferito dagli inglesi: mentre da noi si discute sulla tracciabilità.

Gli uffici pubblici sono molto disponibili ed efficienti, seppure meno di quelli privati, ma il confronto con i nostri uffici pubblici e’ avvilente: la burocrazia nettamente piu’ snella e semplice, molte informazioni o documenti si possono ottenere in pochissimi giorni direttamente a casa oppure scaricandoli dalla rete, annullando le molte perdite di tempo che invece si hanno da noi a causa di una eccessiva regolamentazione che atterrisce pure i dipendenti statali piu’ volenterosi.

La semplicita’ burocratica in ogni settore rende piu’ agevole la vita alla gente comune, e suppongo anche alle aziende che si ritrovano ad avere adempimenti minori e relativamente piu’ chiari, con risparmio di tempo e denaro.

Dappertutto ogni cosa viene spiegato nella maniera piu’ semplice e chiara possibile, con cartelli o con altre indicazioni, e la rete internet ad alta velocita’ permette di accedere ad ulteriori informazioni in tempo reale ovunque ci si trovi: treni, aerei, autobus, negozi, servizi pubblici e privati sono tutti raggiungibili con un qualsiasi strumento tecnologico in qualsiasi punto delle citta’, e la connessione e’ pressoche’ presente ovunque e spessissimo gratuita.

La stessa chiarezza la si trova nella cartellonistica informativa, anche stradale, probabilmente perche’ hanno compreso per primi come gli errori e gli incidenti, di qualsiasi genere, si riducono solo se c’e’ la loro chiara comprensione: a noi fa ridere trovare cartelli che invitano a fare attenzione all’acqua bollente dai rubinetti, qui nei locali pubblici invece e’ quasi la prassi.

Da ingegnere, abituato troppo spesso alla scarsa qualita’ di molte lavorazioni nel nostro Paese negli ultimi anni, ho apprezzato quanta importanza si dia alle cose precise e ben fatte ed alla sicurezza: mi e’ capitato di vedere lavori stradali alla fine dei quali non si sarebbe capito che era stato fatto un intervento, e gli operatori sono i primi a preoccuparsi della propria sicurezza.

La stessa precisione (seppure con qualche sbavatura) si ritrova nel servizio ferroviario: essendoci in servizio varie compagnie private, le coincidenze sono fondamentali e gli orari devono essere calcolati al minuto in quanto su uno stesso binario a pochissimi minuti di distanza potrebbero arrivare due treni di due compagnie diverse per diverse direzioni, motivo per cui la precisione degli orari e’ fondamentale e piu’ che i tabelloni cartacei come da noi contano i tabelloni elettronici aggiornati in tempo reale.

Da ridere se fosse successo un blackout nazionale come da noi nel 2003.

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