Bussola del Lavoro: molto più di un CareerDay
Dirò qualcosa di molto personale.
1 – La maggior parte dei Career Day è solo un’occasione per le aziende per fare “employer branding” (promuovere il marchio, rilasciare brochure, raccogliere pile di curriculum senza un particolare senso).
2 – La maggior parte delle aziende non ha nessuna voglia di andare ai Career Day. E così accade che gli organizzatori di questi eventi infernali che pubblicizzano “contatti con aziende del territorio” attirino come api sul miele migliaia di neodiplomati, neolaureati e purtroppo da qualche anno anche qualche professionista che non riuscendo a farsi rispondere alle decine di cv inviate nelle aziende, tenta un “aggancio strategico”. Peccato che in fondo a quelle fine interminabili ci siano stagisti arruolati allo scopo, selezionatori di primo pelo e raramente, ma molto raramente qualcuno che possa dare risposte concerete a questi candidati.
3 – La maggior parte dei candidati non ha la più pallida idea di chi siano le aziende che troveranno nei Career Day. Non si informano, sanno che ci sono “alcune aziende che cercano” e un posto vale l’altro. Peccato che quell’azienda di moda fiorentina sia in cassa integrazione da anni (chi l’avrebbe detto, è un marchio così famoso…), alcune abbiano le “assunzioni bloccate”, altre siano in “solidarietà”.
Le file sono lunghissime, come le aspettative e i sogni di quei ragazzi o di quegli uomini che da troppi anni non riescono a ritrovare il proprio lavoro. O uno diverso.
Abbiamo provato a dare un punto di vista differente a questo genere di eventi. Abbiamo pensato che, al di là del fatto che in un’azienda ci possa essere una o più posizioni aperte in questo momento, nelle aziende ci sono comunque professionalità importanti legate alle Risorse Umane. Ci sono persone che ogni giorno selezionano persone con passione, leggono cv, persone che hanno studiato per fare questo mestiere e che conoscono strumenti e processi per selezionare i candidati.
E allora ci siamo chiesti perché non coinvolgere questi professionisti a darci una mano ad orientare giovani e meno giovani nella ricerca di un nuovo lavoro? Perché non chiedere alle aziende non solo di raccogliere CV di cui probabilmente non avranno mai bisogno, ma di dare invece a TUTTI un suggerimento, un aiuto, un supporto nella rielaborazione del curriculum nell’ottica in cui lo legge un’azienda?
Per questo motivo alla Bussola del Lavoro al Centro Nova il 22 e 23 marzo troverete, oltre alle agenzie per il lavoro che saranno molto più attive sul lato colloqui / banca dati / opportunità concrete, anche alcune fra le tantissime aziende a cui abbiamo chiesto di mettere a disposizione dei candidati le loro competenze.
Fra le tante hanno risposto al nostro appello:
Hera – presente il 22/3 dalle 16.00 alle 18.00
Gea Technofrigo – presente il 22/3 dalle 16.00 alle 18.00
GSG Schengel – presente il 23/3 dalle 10.00 alle 11.30
Aavid Thermalloy – presente il 23/3 dalle 11.30 alle 13.00
Marchesini Group – presente il 23/3 dalle 14.00 alle 16.00
Camst – presente il 23/3 dalle 16.00 alle 18.00
Inoltre, il 22/3 alle ore 18.00 con Silvia Zanella (head of Digital di Adecco) e Anna Martini (Recruiter di Lavorint) apriremo un dibattito al pubblico sul ruolo dei recruiter e su come questi scelgono e selezionano le Persone. Per prenotarsi al dibattito: https://fdrsocialrecruiter.eventbrite.it
Condivido in pieno, Osvaldo. Hai disegnato una situazione reale, come sempre, e senza ipocrisie.
E’ indispensabile coinvolgere veri professionisti in quel momento.. ad orientare chi si presenta, nella ricerca di un nuovo lavoro o, aggiungo, allo sviluppo in meglio di quello attuale e/o delle esperienze acquisite.
Raccogliere CV, dovrebbe già essere la prima selezione di chi ha dato un’impressione interessante, per curare quella candidatura di cui solo..probabilmente si è in ricerca. Da ultimo, TUTTI (comprese le Associazioni di categoria) danno un suggerimento, aiuti e supporti ad elaborare i curriculum .. Ma, solo chi ha le idee chiare, per un business preciso, sa indirizzare il Cv e lo sviluppo di carriera della risorsa, nell’ottica di un’azienda specifica.
Io almeno seguo questo metodo, nella mia e/o per i miei clienti in fase di riorganizzazione.
Grazie mille Pier Giuseppe. Proviamo a fare del nostro meglio per raccontare le cose come stanno. Senza ipocrisie.