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Nuovo Evento FdR Toscana: Conflitti SPETTACOLARI!

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FiordiRisorse questa volta vi porta su un vero e proprio ring di pugilato!

No, non temete, nessuno si farà male (almeno esteriormente), di certo qualche colpo – anche basso – arriverà dagli ospiti della serata, ma i colpi veri sono quelli che riceveremo parlando di “conflitti”.

Ebbene si. Conflitti familiari, confilitti personali, conflitti AZIENDALI!

E’ nei momenti di difficoltà, spesso economica come quello che stiamo attraversando, che vengono alla luce i “mezzi toni”, le parole non dette, le vere criticità organizzative, che tu sia da solo o in un team, o in un nucleo circoscritto. Bene, come affrontarli, come farli venire allo scoperto, come – a volte è necessario – evitarli?

Abbiamo messo insieme un panel davvero incredibile di personaggi che lavorano a stretto contatto con i conflitti e che racconteranno le loro esperienze personali e professionali.

Paolo Vergnani – spettacolare (nel vero senso del termine) fondatore di Spell Teatrodimpresa insieme a Nicola Grande e formatore di altissimo livello. Ha collaborato con FdR in tante occasioni (dal MUSTer al weekend “tecniche di seduzione”, all’intro dell’evento in IKEA a Bologna), scrittore, curatore di blog, rubriche e videodimpresa. Un vero e proprio esperto di conflitti, li modera, li analizza, li CREA!

Andrea Buti – Si definisce un “avvocato pentito”. Una bella contaminazione fra il Gruppo Marchigiano e quello Toscano di FdR. E’ il project manager di questo evento e difatto un vero e proprio mediatore. Ci racconterà cosa succede quando si richiede l’intervento di un mediatore per risolvere cause e dinamiche imbrigliate e cme, spesso, sarebbe meglio risolversele da soli!

Leonardo Prizzi – Generale di Divisione, ha partecipato a missioni a Mogadiscio, a Baghdad per conto dell’ONU e della NATO. Ha partecipato a gruppi di lavoro multinzionali organizzati dalla Croce Rossa  in qualità di esperto di protezione dei beni culturali in operazione e del diritto internazionale umanitario. E’ Diirettore del Dipartimento “Studio dei Conflitti” ed Insegnante Titolare di Strategia Globale presso la Scuola di Guerra dell’Esercito.

L’Associazione La Rondine è una ONLUS fantastica! Fa studiare in Italia ragazzi provenienti da Paesi in conflitto fra di loro e li aiuta a “ricondizionare” l’indotta cultura del nemico. Questi ragazzi lavorano, vivono e studiano insieme. Rondine cerca di costruire dei veri e propri ambasciatori di pace, che diventino attraverso l’esperienza e la cultura, i veri leader di domani

Area Mista curerà i Match di Improvvisazione Teatrale che si alterneranno sul Ring fra un intervento e un altro. Il pubblico solleciterà con alcune parole emerse durante gli interventi gli attori che improvviseranno ” a tema”!

Insomma, un evento SPETTACOLARE!!

Tempi stretti e come sempre, posti pochi!!! Per iscriversi: http://fdrsulring.eventbrite.com/#

 

Osvaldo DanziIdeazione e Sviluppo progetto FdR

Giorgio Pelegrini e Stefano innocentiRegional Manager FdR Toscana

Andrea ButiProject Manager “Evento Conflitti”

9 Commenti

  1. Parteciperò con vivo interesse sia per la presenza di Paolo Vergani che per assistere ai match di improvvisazione teatrale … sul ring!
    In due precedenti circostanze ho promosso eventi di improvvisazione teatrale; consiglio vivamente la partecipazione a chi non ne ha ancora vissuto questa esperienza.

  2. Un evento davvero molto ben pianificato: due riunioni di belle capocce e il coinvolgimento di tante persone.
    Grazie ad Adriano che ha trovato la location giusta, Antonino che ci ha messo in contatto con il Fratello Generale, a Paolo Vergnani sempre molto disponibile con il nostro Gruppo, a chi ci AIUTERA’ A TROVARE LE SEDIE PER FARCI SEDERE TUTTI (se avete un’azienda di arredamento fatevi avanti che vi facciamo pubblicità!), ai Regional Stefano e Giorgio che hanno tirato avanti tutta l’organizzazione.

    Dimentico di sicuro qualcuno.

    Ci tengo molto a ringraziare anche Andrea Buti, bella capoccia Marchigiana che è da più di un anno che ci suggerisce questo tema e per la pazienza dimostrata. Bisognava aspettare il momento giusto e l’idea straordinaria per poter realizzare un evento che fosse davvero in stile FdR! E questa volta c’è anche una bella contaminazione ra due gruppi regionali.

  3. La realizzazione di quest’evento è una bella soddisfazione; già Osvaldo ha sottolineato la forza della collaborazione tra tante persone di questo gruppo, che ci permette di arrivare anche qui.

    Ed il tema è, come sempre, di rilievo e trattato in modo da far pensare e riflettere, senza troppi clichet da convegno… tradizionale.

    Vi aspettiamo ma affrettatevi a prenotare: le prenotazioni su eventbrite stanno già divorando i biglietti!

  4. Un altro bell’evento a Firenze, sono contenta della modalità scelta per confrontarsi su questo tema. Bel lavoro 🙂
    e da improvvisattrice sono curiosa anche di vedere i match!

  5. Sapevo che si stava organizzando questo evento e lo aspettavo con grande interesse: il tema è molto centrato e davvero complimenti per il programma. Ma destino vuole che non riesca a partecipare per impegni professionali. Cercherò di gestire il conflitto interno e spero in una prossima occasione. Buon match!

  6. ATTENZIONE ATTENZIONE: APERTURA LISTA D’ATTESA!

    Nonostante un’ulteriore aggiunta di biglietti, ne restano solo 4 (sì: solo 4!): sono letteralmente “volati” quasi 90 prenotazioni in meno di due giorni!
    I più veloci, riserveranno i pochi biglietti rimanenti.
    Chi arriverà un po’ più tardi è invitato a chiedere di essere inserito il lista d’attesa, affinché gli “inflessibili” amministratore ed organizzatori dell’evento possano attribuire in ordine i biglietti di chi eventualmente rinunciasse nelle ore rimanenti!

  7. Sembra che non si possa stare senza litigare, magari senza confrontarsi, sì.
    Il conflitto ci appartiene, purtroppo in ogni ambito e troppo spesso, sempre, non pensiamo, non valutiamo che una fase riflessiva potrebbe evitarlo, anzi ancor meglio agevolare una buona mediazione e uno sviluppo efficace delle relazioni.
    Di conflitti ahimé “si vive” ancor oggi, in cui tutto ma proprio tutto si è contratto.
    Affrontiamo un incontro già con i guantoni infilati, prima ancora di cominciare a parlare!
    Sarà il caso allora di imparare nuove declinazioni del tema. Il vocabolario del “cambiamento”, a cui in tanti si aspira, non sarebbe un’opera completa!

  8. Ho avuto il piacere di partecipare all’ evento di ieri, volevo ringraziere tutti gli organizzatori e tutti i protagonisti che insieme hanno dato vita a pensieri e parole di cui purtroppo si parla troppo poco. Grazie!

  9. La guerra non ci piace. L’Italia aborre la guerra. Le missioni le fa “di pace”.
    Quelli che conosco si dicono pacifisti ma tanti tra loro concordano: ” Si vis pacem para bellum.”
    Ovunque. Comunque. Nella politica, nelle relazioni internazionali, davanti la porta del bagno di casa, dentro i condomini, nel business, nella coppia, con i figli, ogni giorno nascono conflitti come funghi all’umido e ingrassano beati, latenti o evidenti, dall’uno e dall’altro lato degli steccati che discriminano le diversità, sull’una o l’altra sponda di un interesse contrapposto.
    Troviamo difficile estirparli. Non sappiamo, estirparli.
    Riteniamo francamente impossibile evitarli sul nascere e una volta nati suscitano l’appetito di “aver ragione”, di avere soddisfazione del “nemico”.
    Quanta poca consapevolezza ci viene data, con l’educazione scolastica, con la formazione universitaria, dell’esistenza di strumenti che possono aiutare nella loro risoluzione.
    Chi di noi ne è venuto a capo ha dovuto farlo da solo, con l’esperienza, con l’ostinazione di dire: dev’esserci altro modo che distruggerlo, questo nemico, con le parole, con i fatti, intentando cause legali.
    A Firenze ho ascoltato Andrea Buti che dalla sua esperienza decennale da avvocato ha tratto la voglia di diventare (anche) altro: un mediatore, uno che cerca di mettere d’accordo le persone senza che necessariamente debba esserci chi vince e chi perde.
    E’ dovuto partire dai fondamentali, spiegarci che le emozioni, pesano. Che le credenze c’entrano pure, eccome! Che lo strumento processuale quando metti al centro delle ragioni del conflitto la comprensione vera delle persone che lo fanno, il conflitto, non basta più. Ci vuole una competenza altra, conoscenza di aspetti umanistici più e prima che giuridici. Ci vuole la passione di credere che sia possibile, e soprattutto che sia meglio, sempre, per tutti, resistere alla tentazione semplificatrice della prova di forza che è sempre violenta, che è sempre guerra, sia essa verbale, militare, emotiva, giuridica o finanziaria e cercare soluzioni alternative sebbene complesse.
    Paolo Vergnani, che di questo credo ha fatto professione nel ruolo di negoziatore nei campi più svariati, e di docente nelle tematiche di risoluzione del conflitto per enti e aziende,
    ha incantato la platea con il suo intervento tutto sussurrato sull’estetica del conflitto, che puntella incredibilmente nostalgia per la guerra, a volte, nell’animo chi l’ha vissuta.
    Ci hai fatto riflettere Paolo, molti di noi sono rimasti basiti. Invito tutti a leggere Manuale di sopravvivenza al conflitto che Paolo ha scritto un pò di anni fa, edito da Amnesty, illuminante sul tema, come il citato Hillman. L’esperienza di Rondine, (http://www.rondine.org/it/) Onlus che fa incontrare ragazzi provenienti da paesi nemici per sviluppare una cultura del dialogo e dello scambio pacifico nel futuro di questi paesi ha colorato di speranza la serata attraverso le loro voci cosi normali, e ridere con i protagonisti di improvvisazione teatrale ha sdrammatizzato il tema piuttosto impegnativo. Una serata a tutto tondo di riflessione, intensa e sfaccettata. Da portare in tour.

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