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Alessio Fiaschi: un business a vele spiegate

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FdR – Alessio Fiaschi è il direttore commerciale e marketing di Grand Soleil. Parliamo con lui della sua azienda e del suo punto di vista sulla selezione del personale.

AF – Grand Soleil è un cantiere che costruisce barche a vela; precisamente sono International Business Development del gruppo Internazionale e direttore commerciale di Grand Soleil. Parliamo di un gruppo che fattura 200 milioni di euro e costruisce circa 1000 yacht all’anno. Non si parla di superyacht di lusso, dunque, ma di yacht che vanno da 200.000€ a un milione. Target di riferimento: professionisti e imprenditori. Mercati di riferimento: 50% Italia, 50% Estero.

FdR – Come sei approdato ad un ruolo di rilievo per un Gruppo così importante?

AF – Lavoravo alla Swan, la società più prestigiosa di yacht di lusso della famiglia Ferragamo e un head hunter mi ha cercato. Diciamo che in linea di massima i cambiamenti importanti li fai in parte con un buon networking, in parte con gli head hunter. Io coltivo il mio gruppo di head hunter che seguono i miei movimenti.

FdR – Come trovi l’approccio dell’head hunting?

AF – In realtà ben pochi sono i consulenti che stanno veramente dalla parte del candidato. In molti casi ci sono ricerche “standard” per le quali la selezione è fatta con un metodo tipo “ciclostile”. Qualche volta mi sono chiesto “che ci faccio io qui?”

FdR – Invece in azienda come reclutate il personale?

AF – Nella mia azienda al momento non c’è una linea chiara. Siamo in attesa di verificare questo momento di transizione. Normalmente, per le figure di top management si ricorre agli head hunters. Per i profili invece di middle, come quelli che gestisco direttamente io, devo dire che la nautica è un settore molto piccolo per il quale si lavora quasi esclusivamente di networking. Sono richieste competenze particolari per cui la selezione la fai focalizzandoti su candidati che abbiano dei portafogli consolidati.

FdR – Come reagisce il settore del lusso ad un momento come quello attuale?

AF – La crisi ci ha sorpresi. Pensavamo che l’onda non coinvolgesse il settore del lusso e pertanto c’è uno stallo e una schizofrenia generale. I beni del lusso, in genere risentono più tardi della crisi, la fascia alta in genere non ne risente. Invece stavolta ha coinvolto tutti. Pertanto, abbiamo agito sulla produzione: riduzione degli optional, prodotti più semplici, meno sconti, leasing e generalmente più cautela.

FdR – Come mai hai deciso di aderire a FdR?

AF – Sono sempre incuriosito da ciò che succede negli altri settori. Sono laureato dall’89 e non ho mai lavorato a Firenze. Forse non sono stato bravo io a creare un network sufficientemente attivo in questa parte d’Italia, ma sembra che tutto si muova a Milano o all’estero.

FdR – Non ci sono opportunità, o cosa?

AF – Bella domanda. Mappando il territorio, in realtà non è poi così depresso. Un manager come me dovrebbe essere appetibile per un’azienda locale: per le distanze che ricopro, potrei facilmente fidelizzarmi a un’azienda locale. In realtà nel nostro territorio ci sono le opportunità ma non c’è “trasmissione di informazioni”, le associazioni di categoria poi, sono poco proattive. Inoltre c’è quasi un “complesso d’inferiorità” che fa si che le aziende di questo territorio non si scoprano mai. Trovo che FiordiRisorse sia uno strumento di opportunità relazionale che mancava proprio.

FdR – Per concludere, hai una lettura che è stata per te illuminante e che proporresti agli imprenditori toscani?

AF – “Il caso RyanAir” è un libro interessantissimo, scritto in maniera giornalistica, dove si racconta il metodo di business di Michael o’ Leary, che tutte le aziende italiane dovrebbero prendere come esempio di business strategico e capacità di innovazione. Un altro autore che consiglio è Luciano Ziarelli, uno dei padri italiani del coaching emozionali, con un paio di libri: “Smile Manager” e “incerti del mestiere”.

1 Commento

  1. Ti ricordi di me? Io conservo un ottimo ricordo di te, anche se, di fatto, abbiamo avuto poche possibilità di frequentarci. Mi ha fatto molto piacere, attraverso internet, saperti vincente. Complimenti. Io conservo il n° 3351364798. A presto (chissà?)
    Stefano

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