Abbiamo bisogno di Pace
“FiordiRisorse Live”, il tour poco rock ma molto “relazionale”, ieri sera è approdato all’Arsenale della Pace di Torino.
Ci siamo trovati di fronte ad una struttura davvero inimmaginabile, non solo dal punto di vista architettonico, ma per ciò che rappresenta in un momento storico come questo.
Sono più di 200 i volontari che ogni giorno si dedicano a raccogliere abiti, alimenti e quanto serve (in questo momento focalizzati prevalentemente verso la guerra), a catalogare, informatizzare, valorizzare. Per non parlare dell’accoglienza a chi bussa alla porta alla ricerca di un tetto.
Impressionante vedere l’organizzazione e le strumentazioni dei circa 15 ambulatori medici in cui anche qui, medici e sanitari prestano gratuitamente la loro opera.
Daniele Ballarin ci ha accompagnati in questa visita guidata mentre in una grande stanza si svolgeva un corso di formazione serale per i nuovi volontari (erano davvero tanti). Mentre ci raccontava le attività che si svolgono al SERMIG (così si chiama la struttura) mi ha fatto riflettere su un pensiero che avevo avuto proprio quel mattino vedendo una catasta di vestiti sporchi e abbandonati dietro uno di quei cassonetti predisposti per la raccolta.
“A casa vostra mangiate minestrone tutte le sere? E allora perchè dovremmo servire minestrone nella nostra mensa? I nostri ospiti è giusto che si sentano come se fossero a casa ed è giusto che abbiano un’alimentazione varia. Quando doniamo una camicia, deve essere nuova o almeno in buone condizioni, non un rifiuto che non si può più indossare. Voi indossereste un rifiuto?”
Grazie a Salvatore Lo Tufo che ci ha fatto scoprire questo posto dell’anima e al gruppo di BelleCapocce Piemontesi che ci ha raggiunto per incontrarci e conoscerci e iniziare a riprogrammare le prossime attività di FdR.