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Abbiamo trasformato il licenziamento in opportunità.

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Come ormai di consueto, appena finito l’evento di turno dove FDR è protagonista, mi ritrovo davanti al mio portatile a buttare giù – a caldo – alcune considerazioni e raccontare quel che è stato, a chi non ha potuto partecipare. Stavolta i due co –  protagonisti, sono stati nientemeno che  Federmanager Bologna e SA change, azienda tra i first player nazionali, che si occupa di outplacement e ricollocazione professionale.

Dopo il “saluto” di Consolini, Presidente del sindacato dei manager, il convegno è entrato nel vivo con l’intervento clou (non me ne vogliano gli altri relatori) di Franco Faoro, senior partner di Sa change, che ha illustrato il “loro” modo di fare outp, puntando alla qualità e non immolando la politica di pricing sull’altare della patria… Anche chi, come il sottoscritto, conosce abbastanza bene lo strumento, ha potuto apprendere punti di vista e metodologie nuove e sicuramente di primissimo piano: prova ne sia il fatto anche che, tra le fila del pubblico erano presenti diversi esperti di outp di società competitors della Sa change…

L’avvocato Naldi è poi entrato nel merito della procedura di licenziamento del dirigente citando articoli di legge e giurisprudenza della Suprema Corte, per concludere – in sintesi – che probabilmente la peggiore transazione è meglio delle insidie e delle lungaggini di una incerta causa civile…
E’ stata poi la volta di Andrea Molza, head hunter di fama ma anche membro autorevole di federmanager, che ci ha fatto un quadro del mercato, per citare le sue parole “ancora stagnante”, e ha incoraggiato gli ex dirigenti (ora a spasso) ad un po’ di coraggio: perché non provare a mettersi in proprio e tentare a fare qualcosa nella consulenza, o nel campo del temporary management?

Mooolto più facile a dirsi che a farsi, mi permetto di aggiungere io (che parlo con cognizione di causa perché ci son passato molto di recente…)
Il “grande” Osvaldo Danzi (e concedetemelo di fargli almeno un complimento!!) ha parlato dell’importanza strategica del network e dei business social network, di cui Fior di risorse è esempio di successo, ha spiegato che oggi il modo di ricollocarsi è cambiato, che le società prima di assumere Tizio, Caio o Sempronio, vanno a vedere il suo profilo sui social networks, leggono cosa ne dicono i suoi amici;  e si fanno un’idea chiara di chi hanno di fronte…
Ultimo intervento, quello di Finzi, hr di Maccaferri, che ha esordito con una slide dove era ritratto uno scorpione sull’atto di attaccare e sopra campeggiava il brocardo latino che tradotto suona più o meno così: “ma in fondo (o per ultimo) arriva sempre il veleno (il pericolo)?”

Devo riconoscere che l’inizio intelligente e provocatorio mi è proprio piaciuto, l’intervento è andato avanti sul leit motif della correttezza nella trattativa di licenziamento del manager…. Magari tutti i direttori del personale fossero così onesti (intellettualmente) e lineari!!!
Dopo due ore abbondanti e tirate, (con l’unico fastidio rappresentato dai mille black berry e dai loro indomiti utilizzatori…) spazio alle domande!!! Tre sole, a dir la verità (compresa la mia – immancabile!) Ma la platea è giustificata, è tardi e le ragioni dello stomaco hanno la meglio su quelle dell’intelletto! Tutti allora, a gustare l’ottimo aperitivo/cena organizzato dal Savoia Regency, strette di mano, rito dello scambio dei biglietti da visita, e …. Tutti a casa, a fare il countdown al prossimo evento FDR!

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