Gli stage NON devono essere pagati.
E’ capitato a tutti di imbattersi in offerte di stage “singolari”, caratterizzate dalla ricerca di “tirocinanti esperti” piuttosto che basati su attività che hanno ben poco di formativo, a fronte di un indubbio carico “operativo”.
Più che eccezioni, sembrano quasi essere diventati la regola, e non è raro che anche in articoli “di stampa specializzata” si parli di “contratto di stage” e di “paga”.
Cosa che è sbagliata e scorretta in tutti i modi che riuscite ad immaginare: uno stage NON deve essere pagato proprio perchè non è un lavoro.E se vogliamo che proporre dei tirocini formativi continui ad avere senso, forse è necessaria una riflessione.
Ho cercato di dare il mio piccolo, provocatorio contributo nel nuovo post del mio blog, “Psicologo del Lavoro”.
Voi cosa ne pensate?
Il link si nota male, trovate il post completo qui: http://stefanoinnocenti.wordpress.com/2013/12/17/gli-stage-non-devono-essere-pagati/
E’ vero quello che scrivi quando parli di corretto uso delle parole, forse è tutto lì. L’ipocrisia nel mondo del lavoro è forse la più grande pecca. Quando lavoriamo chiediamo in primo luogo dignità per quello che siamo professionalmente e se il rapporto è franco siamo anche disposti a collaborare senza rimborsi o retribuzioni perché ne cogliamo altro valore (forse tutti lo abbiamo fatto per un po’ di tempo e a mio avviso ci sta se la relazione è onesta e di crescita).
Basterebbe usare i termini giusti per aspettarsi le persone giuste e non far sentire sbagliati quelli che non vorrebbero sentirsi tali.