Uncategorized

Il valore dell'amicizia, anche in un social network.

25 commenti3997 visite

il motivo, anzi i motivi, per cui desidero pubblicare questo articolo, sono almeno due, ma forse anche tre ora che ci penso. Il primo è per allontanare l’idea che chi è in FdR troverà lavoro grazie a FdR. Non siamo una società di ricerca e selezione, ma una piattaforma dove incontrare persone importanti per il nostro business, ma anche solo buoni motivi di confronto e di dialogo sincero. Il secondo è per confermare, per almeno la terza volta in due mesi, che chi sa muoversi, correttamente e trasparentemente, è un bravo professionista e sa gestire le relazioni, un network come FdR rappresenta una grande opportunità per la propria ricollocazione, per la propria crescita, per la propria professionalità in generale. Francesco ci ha tenuto a farlo sapere, altri hanno preferito fare cassa e stop.

Ma non dimentichiamo il lead primario di FdR che sono le relazioni. In questo anno ho conosciuto persone straordinarie, professionisti col cuore da uomini e umanità di ogni genere. Nella crisi molti si sono stretti intorno a FdR e abbiamo scoperto solidi professionisti ma anche realtà aziendali che non ci piacciono, che hanno fatto della propria immagine negli anni passati un cavallo di battaglia, ma che alla luce della crisi, anche i nomi di grande rilevanza si sono comportati come i peggiori ronzini.

Pubblico l’articolo perchè in molti si riconosceranno nelle parole e nei sentimenti di Francesco, così come in molti hanno partecipato al dibattito aperto da un nostro socio che ha preferito mantenere il riserbo sul nome (e anche lui oggi felicemente inserito in una grande azienda). La forza di questa Community è stata da sempre il confronto ed il dialogo aperto. Pubblicare una lettera sui sentimenti, disarmante per quanto lucida è il minimo che possiamo fare, oltre al grande onore di sentirsi chiamare “amico”. Osvaldo Danzi

——————————————–

Il 2009 è un anno che molti di noi si ricorderanno, e forse non in senso positivo. La crisi ha fatto perdere migliaia di posti di lavoro, e la scure ha colpito trasversalmente, senza risparmiare: impiegati, operai o manager. Io, Francesco Bertellini, sono uno dei “caduti” in questa guerra senza un nemico, combattuta senza accorgersene e piombata dal cielo un bel giorno…
Il 24 marzo ho perso il  mio impiego di Regional Sales Manager in Manpower.
Non è questo il luogo, né l’argomento per analizzare se sia stato giusto o meno “tagliare” il sottoscritto e tanti suoi colleghi; fatto sta che alle 19,30 di quel piovoso martedì mi sono ritrovato senza lavoro, senza auto (era un mio benefit) sotto ad un temporale, letteralmente “abbandonato” dai miei carnefici a chilometri da casa.
Lo sconforto, la delusione, la disperazione – visto che come diceva il grande Principe De Curtis: “tengo famiglia cumpà”, sono stati grandi, dei veri e propri macigni tesi a distruggere il mio amor proprio il mio innato ottimismo e a minare il mio futuro.
Non mi sono arreso. Non l’ho fatto mai, e si che ne ho passate delle belle negli ultimi venti anni (tanto che ci ho scritto pure un libro, ma non cito il titolo perché non mi sembra appropriato). Ho ricominciato ad inviare curricula  a girovagare lungo lo stivale a sostenere improbabili colloqui – truffa, a rendermi conto quanto è difficile magari per un neo laureato, ancora con i denti da latte, riuscire a navigare nel mare magnum delle “presunte” offerte di lavoro…
Se è vero che gli amici li riconosci nel momento del bisogno, allora io ho potuto aprire gli occhi e valutare per quel che è il mio “amico” della porta accanto, quello che incontro tutti i giorni quando vado a lavorare, quello che la domenica facciamo a gara per scovare il ristorantino più trendy dove andare con moglie e prole, quello che come esce un nuovo orologio o un nuovo modello di macchina fotografica, corriamo ad aggiudicarcelo per primi, per poi pavoneggiarci come due dodicenni. Bene, mi sono accorto che questo qui non è amico mio. Mia moglie l’ha informato di quel che mi era capitato, e lui mi ha fatto una telefonata d’obbligo, senza sapere cosa dire, e poi…. Poi più niente per quattro mesi! Alla faccia dell’amicizia!
Ma la Manpower una eredità me l’ha lasciata: mi ha fatto conoscere una persona che si è rivelata da subito un amico vero, con la A maiuscola,  uno di quelli che non importa da quanto lo conosci, se da un mese o da dieci anni, poiché senti di poter condividere con lui, dalle chiacchiere leggere alle emozioni più profonde…Si, avete capito bene, sto parlando di Osvaldo, Osvaldo Danzi.
Già prima della mia debacle mi aveva coinvolto nel suo progetto, in “Fior di Risorse”, questa sorta di contenitore di uomini, idee e progetti che è sempre meno virtuale e sempre più reale, visto che gli incontri si fanno serrati ed interessanti: un perfetto mix di rediviva goliardia ma anche di amore ed interesse per il campo dell’ H.R. a 360°!
Galeotta fu una di queste cene umbre, in quel di Città di Castello, dove ebbi la possibilità di conoscere un amico di Silvia, Luca, un head Hunter del nord, della Milano da bere, come si diceva una volta. Parlando davanti ad un bicchiere di Grechetto e ad una torta al testo gli ho raccontato la mia storia, e lui da professionista si è limitato ad ascoltare e a prendere nota mentalmente, ma son sicuro che già covava un’ideina…
Qualche tempo dopo, all’evento in Ikea a Bologna, l’ho rivisto, e mi ha subito chiesto se avevo concluso con qualche azienda, ma la mia laconica risposta è stata: no, tanti colloqui, tante speranze ma nessuna certezza.

Mi ha chiesto di dedicargli dieci minuti a fine serata, ci siamo appartati e mi ha parlato di un suo cliente un’agenzia per il lavoro che stava cercando un area manager per il centro Italia….
Poi anche io ho fatto la mia parte, mi sono guadagnato con le unghie (in senso metaforico visto che me le mangio) la fiducia del direttore generale della società e infine del presidente, in uno dei più bei colloqui da me sostenuti – in quel di Milano – lo scorso 22 luglio, in una città che stava chiudendo per ferie, sotto un sole a 36 gradi, mi portavo a casa la promessa di assunzione a far data dal 1° ottobre!!
Io ce l’ho fatta, e devo molto se non tutto a Fior di Risorse che mi ha permesso di incontrare la persona giusta al momento giusto, ma che mi ha dato anche speranza in un momento di sconforto e di disperazione, vissuto non so,lo da me ma da tutta la mia famiglia, con mia figlia Marta di sette anni, che la sera prima di dormire, diceva una preghierina in più per il suo papà, perché ritrovasse il lavoro…
In conclusione un ringraziamento particolare va anche al mio amico del cuore: Max, (se non era per lui e per la sua compagnia, forse all’evento Ikea a Bologna nemmeno ci andavo..): tutte le volte che sono andato a Roma (sua città) a far colloqui, ha mollato tutto e mi ha dedicato intere giornate, facendomi da autista, da motivatore e consolandomi quando mi accorgevo che era l’ennesima sola.
Addirittura un giorno di giugno, ha preso la sua auto, è venuto a Perugia e mi ha accompagnato a  Padova a fare l’ennesimo colloquio, poi se ne è tornato a Roma dopo avermi salutato con un abbraccio ed un sorriso, come poche persone al mondo sanno fare: i veri uomini.

P.s. sono sicuro che Osvaldo si aspettava un “articolo” dal taglio più giornalistico e meno melodrammatico… Ma – lui lo sa –  io sono fatto così, e sono certo che con un mezzo sorriso a denti stretti alla toscana, deciderà di pubblicare queste mie righe.

Perugia 30.7.’09

25 Commenti

  1. Il valore dell’amicizia….questa nobile decaduta. Molto spesso, anzi troppo si parla, ci si vanta di amicizie…finchè le cose vanno bene, poi nel vero momento del bisogno dell’amicia ecco che la lista incomincia ad assotigliarsi.

    L’amicizia si costruisce giorno dopo giorno, frequentando e conoscendo le persone, è un sintomo un dono che si ha oppure no, deve crescerti dal profondo, devi essere predisposto, oggi è difficile trovarlo nelle persone, ed io persona sensibile e che crede in ciò soffre. Nella vita come nel lavoro ci sono vari gradi di amicizia.

    Scusate il commento forse “scontato” ma ritenevo giusto esprimere il mio “piccolo” pensiero.

    Complimenti Francesco per la tua testimonianza, in bocca al lupo, ed un grazie al prezioso lavoro di questa Comunity.

    Marco

  2. Lo spirito di Fior di Risorse che abbiamo sempre portato avanti parla tanto di “facilitazione”: tra i miei contatti c’è chi ha questa esigenza, tra altri miei contatti c’è chi può colmarla, tra altri ancora c’è chi può portarla avanti.
    Per questo è sempre più importante sfruttare le occasioni di incontro: per capire chi abbiamo davanti, ma anche per incuriosirci su quello che sa fare, al di là dei roboanti titoli del cv di linkedin. Magari sa fare qualcosa che a un altro amico può servire.
    Francesco lo ha scritto, ma ce ne sono molti altri che potrebbero portare questa testimonianza dentro le pagine del gruppo.

  3. Complimenti, veramente una bellissima testimonianza! Sono queste le soddisfazioni piu’ importanti di quando si lavora nelle risorse umane e si può aiutare, nella trasparenza e nel rispetto delle regole, qualcuno che ha bisogno e che se lo merita.
    Allora in bocca al lupo! Paola

  4. Francesco ha scritto qualcosa di unico ed di molto profondo. Riuscire ad unire professionalita’, divertimento ( obiettivi questi centrati senza ombra di dubbio), e vera amicizia, credo sia veramente qualcosa di unico.
    Il 2009 e’ senza dubbio, uno degli anni piu’ difficili per molti di noi: in questi mesi ho conosciuto molte persone “in finestra”, ma ho anche avuto modo di vedere che FdR per molti di loro e’ diventata un’occasione per incontrare persone, per scambiarsi opinioni si temi non facili (di quel genere che si fa fatica a condividere con il vicino di casa, con la passione per gli orologi o simili…), per trovare solidarieta’, ma anche carica e voglia di reagire: e scusate se e’ poco, ma in situazione difficili, prima di tutto occorre fare i conti con se’ stessi, e certamente una vera amicizia e’ l’additivo giusto per superare le proprie difficolta’.
    Ma non e’ solo questo: in questi mesi ho visto persone scambiarsi biglietti da visita, organizzare incontri, suggerire nuove vie ( ottima l’iniziativa di inserire le opportunita’ di lavoro, segnalate da HH tra loro concorrenti, sul Blog di FdR).
    Certamente Francesco ha sottolineato l’importanza in un social network, dell’ingrediente Amicizia ( la A maiuscola, non e’ un errore, o refuso, come si usa dire ora..), in grado di dare forza e continuita’ al gruppo.
    Anche se forse risulta inutile, e’ giusto sottolineare che tutto questo nasce anche da e per come Osvaldo ha voluto il gruppo, dalle persone che ha introdotto e da come lo ha gestito fino ad ora: Thanks Osvaldo!
    In bocca al lupo a tutti i Francesco del gruppo!.. e per quanto sono le mie possibilita’, sempre disponibile ad offrire la mia amicizia.
    G

  5. Devo dire che quando una persona scrive con il cuore, si vede, si sente e ti resta dentro.
    Io credo molto in questo gruppo di FDR e ci ho creduto fin dall’inizio, sia per l’idea innovativa, sia per la voglia di fare qualcosa per un area che magari non è così al centro dell’attenzione ( si mi passate l’espressione..). La testimonianza di Francesco è molto bella e intensa, da prendere sicuramente ad esempio, per non perdersi, per non demoralizzarsi e per capire che oltre al posto giusto al momento giusto, serve anche la persona giusta…e spesso questa persona è quella che ci ha più capiti nei momenti di difficoltà, che magari non è l’amico che conosci da anni, ma una persona splendida conosciuta da una settimana, perchè ti ascolta, ti capisce,e ti resta vicino…anche solo con il pensiero..

  6. Quello che ha riferito Francesco ed i successivi testimonianza sono prova evidente che FdR ha raggiunto il suo scopo e la sua mission anche se fosse stata il solo a “provare” una esperienza del genere.
    Ma sappiamo che cosi non è…..e che chi vi fa parte (la maggioranza spero) crede nell’amicizia o, per lo meno, nella semplicità e cortesia.
    Chi è in difficoltà va sempre e comunque aiutato in ogni modo anche semplicemente ascoltandolo…

  7. Il valore dell’amicizia nei tempi di crisi – Francesco, grazie per la tua testimonianza e Osvaldo, grazie per quest’iniziativa FdR.
    Tanto è vero che la crisi fa soffrire tante persone, però il lato buono è che noi cominciamo a ripensare sui valori umani di una volta: Rispetto e Gratitudine verso il prossimo, ma anche verso le piccole cose piacevole che incontriamo nella nostra vita quotidiana.
    Quando non esisteva ancora il mondo tecnicamente cosi sviluppato e l’industrializzazione era meno avanzata, questi valori plasmavano il nostro comportamento. Più gli anni passavano. pensavamo di avere un lavoro, soldi ci fa ricco e autonomo, non c’è più bisogno degli amici.
    Ma, non è cosi. La nostra ricchezza non dipende dai soldi (certo, sono necessari, ma non reggono la felicità). Ci sono gli esseri umani, gli amici, le persone che ci stanno affianco quando la situazione personale è un po’ meno favorevole che ci fanno sentire ricchi, felice.
    Con il Social Network ci ri-creiamo una piattaforma per ri-vivere i valori di una volta.

  8. Sono commossa dall’articolo di Francesco. E’ raro che una persona trovi la forza per trasmettere le difficoltà che si incontrano in caso di licenziamento. E’ raro anche che, chi perde il lavoro, voglia poi stare in mezzo agli altri e condividere le proprie difficoltà e sensazioni, quando il mondo lo tratta come un “appestato”.
    Francesco, con la sua semplicità e le sue parole, oltre a portarci una bellissima testimonianza, rafforza il nostro orgoglio di appartenere a Fior di risorse. Ogni incontro o dibattito a cui ho partecipato è stato un momento formativo in cui tutti si sono confrontati, hanno condiviso e imparato.
    Anche il tema “crisi” è stato affrontato più volte e in modi diversi: queste occasioni ci hanno sensibilizzato e hanno fatto si non mettere nel dimenticatoio queste esperienze.
    Nessuno è immune al virus crisi ma Fior di Risorse ci insegna che a stare insieme e nel modo giusto si possono creare solo delle occasioni posivite di scambio e arricchimento e magari anche di aiuto.

  9. Un articolo da “libro cuore”, che fa bene al cuore (per l’appunto) ma anche alla mente.
    Un articolo che fa riflettere come i valori umani, della persona in re inpsa, non sono ancora decaduti checchè se ne dica.

    Non voglio aggiungere altro, snaturerei il contenuto, solo un grande in bocca al lupo a Francesco.

  10. Bella lettera (la preferisco all’articolo)!
    Grazie per averci resi partecipi.
    E complimenti per il coraggio di scrivere di emozioni e sentimenti, e del coraggio di andare avanti, veramente a me ha fatto tanto bene. Ed è bello vedere che tanti la pensano come me.
    Ancora in bocca al lupo Francesco!!!

  11. Ho letto con attenzione la lettera/articolo di Francesco, già qualche giorno fa e poi, come dire, ho lasciato che le emozioni si depositassero, prima di scrivere un mio commento.

    Beh, è sicuramente bello il lieto fine e viene naturale un grande in bocca al lupo a Francesco. Bellissimo, faticoso, appassionante, denso di sentimenti e di razionalità è il come Francesco è arrivato al lieto fine.

    Cito i sentimenti non a caso: dicevo che ho lasciato che le emozioni si depositassero, ma i sentimenti restano e sono importanti, anche quando si parla di “asciutta, fredda, razionale” professionalità.
    La sfera professionale è comunque e sempre una sfera dell’umanità e l’umanità è fatta di sentimenti, razionalità, passioni, frustrazioni, sconfitte, riscosse… preghierine di una bimba!

    Forza Francesco, forza Osvaldo, forza FdR, forza ai tanti di FdR che oggi soffrono, sono in difficoltà ma che vogliono riscattarsi; che sappiano che, nel groviglio dei problemi, in fondo al tunnel del sentirsi abbandonati c’è la luce della speranza, data dalla propria umanità, dalla propria professionalità, dai propri sentimenti, dalla propria razionalità e dalla solidarietà di un gruppo, come FdR.

    Ciao a tutti,
    Giorgio

  12. Una testimonianza toccante e una storia descritta in modo talmente reale da tarscinarti dentro all’agoscia dei momenti vissuti.

    Una ” bella persona” che merita un epilogo positivo …. anzi brillante !!!

    Un momento di riflessione in più per cercare di prepepararsi alle insidie, vere o prodotte ad arte, che stanno aleggiando anche intorno a figure professionali skillate.

  13. Una testimonianza davvero preziosa e coraggiosa.
    Nel bel libro di Mario Calabresi, “La fortuna non esiste” c’è il lavoratore di una multinazionale americana dell’auto che – dopo essere stato licenziato – a 35 anni si mette a studiare da cuoco, il sogno della sua vita. E ad un certo punto, questo futuro cuoco di nome Michael Melton dice: “La differenza tra un disastro e un’avventura è solo la tua attitudine”.
    La tua attitudine e un pizzico di FdR ti hanno fatto conquistare una nuova bella avventura.
    In bocca al lupo!
    Massimiliano

  14. Solo chi ha vissuto queste esperienze può capire Francesco. Citando Full Metal Jacket di Kubrick: ” …io ci sono stato nella merda con gli altri grugni…”, sì io ho provato quello che provava Francesco, ed ho potuto constatare quanto il nostro mondo sia “patinato” ed, in molti casi, pieno di “fuffa”, luoghi comuni e lacchè. Fortunatamente esistono anche tanti uomi/donne veri, solidi che, grazie a Dio, oltre ad un corpo hanno anche un’anima.
    Quello che dovremmo portarci a casa da questo “regalo” che Francesco ci ha donato scrivendo la sua lettera, è che solo uomini/donne equilibrati e veri possono essere dei buoni managers, e che bisogna comunque preferire l’essere all’apparire, tanto il tempo è galantuomo ed i veri “grugni” li trovi sul campo. IN BOCCA AL LUPO FRANCESCO!!!!

  15. Ciao Francesco,
    sono veramente contento del lieto fine anche perchè ricordo bene la serata di Città di Castello e il tuo primo contatto con il tuo prossimo futuro.
    è vero che FdR non è un’agenzia di collocamento, è però altrettanto sicuramente una comunità dove le persone (o le società) possono mettrere in mostra il proprio potenziale per migliorare il proprio modo di fare business.
    In bocca al lupo Francesco ci vediamo al prossimo evento FdR, dove come tuo solito ci allieterai la serata con la consueta dose di buon umore, già notevole quando la situazione non era delle migliori.
    Marco

  16. Leggere queste parole mi hanno aperto il cuore, spesso ci creiamo troppe isole e neanche felici su cui stare.
    In questi mesi ho incontrato parecchie persone che hanno subito una situazione analoga a Francesco e ho notato che la consapevolezza di essere delle persone capaci e la voglia di dimostrarlo con tutta l’energia positiva (la rabbia cos’è?) e l’entusiasmo possibile sia l’unica differenza che fa la differenza. Mi ricorda una frase che mi accompagna da anni, divenuta praticamente un tantra per me 🙂 che vorrei condividere con voi : “non salgo per arrivare in vetta, ma arrivo in vetta dopo essere salito”.
    Una mia candidata HR Mng a Milano, quarantenne spostata con un figlio viene lasciata a casa e trova dpo qc mese lavoro, ma a Merano…inizialmente freddo e tristezza (parlano pure tedesco!) oggi a tre mesi data, vacanze in Sicilia e a settembre si trasferisce con tutta la famiglia perchè ha trovato una giusta dimensione e di vita diversa, chi l’avrebbe detto? Che sia di buon auspicio per tutti noi… e buon ferragosto!!
    saluti a tutti lor

  17. Non è molto che sono iscritto a FdR ed il tempo mi è avaro. Un sincero complimento al gruppo.
    Mi è piaciuto molto l’articolo e condivido il pathos che si vive in quei momenti in giochi tutto te stesso. Bisognerebbe farlo tutti i giorni, come insegna sicuramente qualche “maestro”, ma tra il dire ed il fare…
    Vorrei lasciare un piccolo contributo, ho appena letto “la forntuna non esiste” di Mario Calabresi. Mi è piaciuto molto, lo consiglio.
    Un sincero augurio a Francesco. Non mollare e quando sarai tornato su, perché ci tornerai su, aiuta una persona, non serve fare grandi cose a moltitudini, ma quella persona aiutala fino in fondo.
    😉
    Saluti, PN.

  18. bravo Francesco!
    dopo quest’esperienza sei sicuramente più forte di prima e più preparato a navigare in acque agitate.
    Ed in fondo – lo sappiamo – la vera differenza non la fa chi non cade mai, ma chi si rialza una volta di più!
    Inoltre è verissimo – e so per esperienza – che queste occasioni ci aiutano a distinguere gli amici veri da quelli fasulli.
    ciao
    Andrea

  19. Non ho niente che possa aggiungere ai commenti precedenti .. tutto è stato detto, e bene. Posso solo dare una testimonianza personale: Fdr aiuta a sentirsi all’interno di “qualcosa” che sa di “qualcuno”, un altro modo per dire che chi ai rapporti crede per davvero crea un contenitore emotivo oltre che professionale. E quando si attraversano momenti difficili è un aiuto che conta.
    Noi tutti abbiamo poco tempo, lo so. Io per primo, avendo cambiato lavoro di recente ed essendo entrato in un tourbillion che mi assorbe tutti i giorni fino alle nove e mezza di sera, non riesco praticamente più a partecipare alle attività, nemmeno come spettatore (e pensare che volevo esserne membro attivo!). Ciònonostante ritengo che si debba sempre trovare un minuto quando qualcuno che ne ha bisogno te lo chiede. Dico questo perchè ho conosciuto il significato di un orizzonte incerto, grazie a questa crisi che davvero spero stia lentamente rientrando.
    Un in bocca al lupo a tutti coloro che ancora non ce l’hanno fatta .. non abbattetevi mai.
    P.

  20. Solo chi è passato di la sa cosa si prova fino in fondo e Francesco ce lo ha comunicato.

    Non dimentichiamo che noi tutti possiamo fare qualche cosa in più … preferire un candidato in difficoltà ad uno “sicuro” se questi sono grosso modo equivalenti.

    Ribaltando i tabu di molti hunters.

    E questo ci da una grande forza dentro e la serenità che la prossima volta che ti capiterà …. un altro mondo è possibile.

    Sono iscritto da poco ma ho ricevuto una ottima impressione della comunità.

    Buona vita a tutti
    M

  21. Grazie per aver condiviso con noi questa tua esperienza e per aver scritto una lettera vera non un articolo giornalisitico!

    In bocca al lupo per la tua nuova avventura

    Beatrice

  22. a distanza di tanto tempo dalla sua pubblicazione torov questo splendido articolo!

    grazie Francesco per le emozioni che hai trasmesso! 🙂
    grazie Osvaldo e FdR per la geniale idea di ri-creare quella che Ulrike definisce a ragion veduta la “piattaforma per ri-vivere i valori di una volta”

    è bello riscopirsi PERSONE, ed è confortante sapere che qualcuno al di là del monitor ci vede “AL CENTRO”!!

    🙂

    un forte incoraggiamento a tutti quelli che sono ancora in difficoltà …: “gli amici di FdR ci sono!”

Lascia un commento