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"Interviste Impossibili n.0" : Un Eccellente inizio…

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“Vai, e raccogli gli spunti più interessanti”. Ora, detta così può sembrare semplice, ma vi posso assicurare che cercare di focalizzare gli spunti “più” venerdì sera alla Fiera di Bologna era davvero un’impresa… la prossima volta, piuttosto, mi incarico di svuotare il mare a cucchiaiate. 7 aziende premiate, tutte “eccellenti”, i presentatori, il pubblico, il catering…
“E io qui, da dove comincio?”
Una parte dell’intervento di Piero Formica mi viene in aiuto: si parla della differenza fra tacchini (che vivono bene e mangiano meglio, fino al giorno in cui non arriva l’allevatore che…) e cigni neri, “le variabili impazzite dell’evoluzione”. Visto che il riferimento è a Rossella Fava di Fairbook (una delle “Eccellenze” premiate, catena di librerie su Bologna che si distinguono per l’attenzione alle scelte “non comuni ”) le chiedo subito cosa ne pensa .
FDR: “Rossella, scusa ma… Librerie? In un Paese in cui si legge sempre meno?”
RF: “Appunto. Non è possibile che si continui a non leggere.”
La risposta, pronunciata con tutta sicurezza, mi piace molto. Decido di approfondire.
FDR: “Parlavi in sala della capacità di riconoscere il cliente giusto per il libro giusto, e di come Fairbook cerchi di offrire scelte “non comuni”…”
RF: “Le persone che amano leggere “si vedono”. Ed è un punto di sfida per noi trovare il libro adatto al cliente.”
La stessa Fairbook è in fondo una sfida, per metà libreria e per metà luogo di formazione…
Ripartito in cerca di altri “spunti” (e un po’, lo confesso, anche del buffet) mi imbatto in Sara e AnnaPaola Lenzi di Lorelei (proprio quelle che “fanno suonare le cose”), premiate in sala da Alessandra Vizzi, che per passatempo scova le PMI eccellenti e innovative.
Ormai esperto nel ruolo di “intervistatore impossibile”, parto con una bella “marzullata”.
FDR: “Ma secondo voi, qual è il “suono” di questa serata?”
S&AL: “Armonico, e quindi per definizione polifonico.”
Il filone mi sembra promettente, e quindi decido di approfondire.
FDR: “E il suono dell’innovazione, quale potrebbe essere?”
S&AL: “Quello dell’alta tecnologia, ma alterata dalla natura. Oppure un suono “molto umano”, ma modificato al punto da sembrare tecnologico.”
Provo a capire meglio, ma intuisco che qui qualcosa “bolle in pentola” e che proprio non mi sarà possibile saperne di più…
Avrei molto volentieri intervistato anche altri (il Direttore Risorse Umane di Loccioni mi è sfuggito per un soffio… e sì che avevo già pronta la domanda sui pavoni sull’incremento di benessere percepito portato dai pavoni ospiti del “giardino aziendale” !), ma il tempo è stato purtroppo tiranno. In più, amici vecchi e nuovi da salutare, la serata da commentare, il sushi da mangiare…
…sarà per le prossime “Interviste Impossibili”!

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