"Non abbiamo bisogno di un sorriso splendente, abbiamo bisogno di una bocca pulita."

Una serata straordinaria, quella a cui abbiamo assistito giovedì sera in Tipoteca.

Stratosferica per due motivi o forse anche tre. O quattro.

Il primo per il luogo che ci ha ospitato: il Museo delle Macchine da Stampa che una trentina di fortunati hanno potuto visitare prima della serata, accompagnati da Michela Antiga che ha raccontato l’evoluzione della stampa e il senso profondamente culturale ma anche il valore comunicativo che un luogo del genere offre a chi fa impresa.
Abbiamo potuto attraversare tre secoli di cultura tipografica osservando lo straordinario recupero che Michela e la sua famiglia da anni fanno contattando tipografie di tutto il mondo con lo scopo di raccogliere macchine ancora funzionanti e caratteri in piombo affinchè non vadano persi e possano essere catalogati e conservati adeguatamente.

Il secondo motivo è legato al testimonial della serata. Un Paolo Iabichino che a noi piace per il modo con cui lui e la sua azienda, Ogilvy & Mather, stanno trasformando il modo di raccontare le marche. Un approccio a metà strada fra le storie e l’etica, un modello che esclude la “marchetta” e predilige un messaggio. Vendere attraverso un punto di vista e non “spingendo un prodotto”.

Il terzo motivo è il modo con cui Tipoteca ha avvicinato FdR. Attraverso una segnalazione di amici comuni ci siamo conosciuti, abbiamo scoperto un modo comune di condividere una visione di attenzione alle Persone e al mondo del lavoro e come accade in queste occasioni, con grandissima semplicità è nata una collaborazione che spero duri nel tempo.

Il quarto invece riguarda i tanti che sono venuti a trovarci per conoscerci di persona, da quelli che avevano collaborato con noi a distanza magari collaborando con un articolo su SenzaFiltro, o che ci seguivano senza averci mai incontrati.

Avevamo riservato una cena per venti, ma eravamo già in trenta quando ci siamo seduti a tavola.