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BelleCapocce Marche: Sentirsi tra amici …ad un tavolo di sconosciuti

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Come notava Oscar Wilde “Solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze“.

Se vogliamo essere più moderni possiamo rifarci ai canoni dell’intelligenza emotiva e sociale… oppure alla “regola” dei primi 30 secondi…

Sia come sia, c’era un’aria ieri sera al tavolo marchigiano delle “Belle Capocce”…è stata da subito fantastica. E’ stato realmente un onore partecipare: c’era un’attenzione, un interesse verso colui che mano a mano prendeva la parola… che non capitato spesso di vedere. Un rispetto particolare; non solo nessuno si è mai sovrapposto, ma anzi ciascuno cercava di essere il più possibile accorto a che il suo discorso non fosse frainteso, inserendosi sintonicamente nel filo delle parole man mano che gli argomenti si intrecciavano quasi.. magicamente.

Si.. mi è parsa davvero un’atmosfera magica: entro nella stanza per ultimo e vengo accolto come se fossi un amico. E questa sensazione è durata anche nel post-tavolo…dove era quasi palpabile la curiosità di ognuno di scoprire cosa facesse l’altro, condividendo nel contempo la propria esperienza. Era una narrazione ed un ascolto senza secondi fini in cui davvero pur senza un qualcosa di concreto o attuale in ballo, maturavano e si nutrivano aspettative positive per quello che il gruppo potrà fare.

Illuminati dal potenziale, mi vien da dire. 

Persone speciali che dopo una giornata strapiena, al termine di una settimana intensa, si ritrovano solo per scoprire cosa può venire fuori da una chiacchierata con sconosciuti. 

Mi è sembrato quasi di assistere ad un gioco di “coordinamento tacito” (come lo definisce T. Schelling, Nobel per l’economia nel 2005 nel suo “La strategia del un conflitto“) e questa ne è una prova concreta: menti animate dagli simili valori, interessi, credenze, apertura mentale e positività, collaborano quasi automaticamente…

Proprio un Fior di Risorse. Mai nome fu più azzeccato.

Ed anche l’epilogo non è stato da meno. Strette di mano sincere ed anche il “rito” dei biglietti diventa l’ennesima occasione di confronto costruttivo. Nel mio c’è scritto “arbitro e mediatore”: al che Giulio (spero di non toppare l’accoppiata nome-volto.. giacché la mia corteccia visiva primaria fa fortissimo, ma la memoria.. pianissimo…) mi dice simpaticamente:”ok non capito un tubo di quello che fai…ma almeno incuriosisce”. Caspita, penso: potere del feed-back! Nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere… ed allora ho riflettuto: “Chissà cosa sarà passato per la mente di tutti gli altri ai quali ho dato ‘ sto cacchio di biglietto..magari non hanno capito un tubo.. ed io continuo a distribuire bigliettini a-comunicativi…

Una nota di colore. Rientrando insieme a Fabrizio (Pieralisi) noto questa piccola ranocchia in mezzo al sentiero che conduce al parcheggio. Tiriamo fuori quasi sincronizzati i telefonini per immortale questo simpatico anfibio e penso: esistono ancora uomini che si fermano sotto la pioggia ad osservare e fotografare un puntino verde in umido ed oscuro marrone. In questo mondo che gira ad un ritmo vorticoso in cui tutti sembrano sopraffatti da una miriade di stimoli non sempre piacevoli, non uno ma due uomini (non troppo grandi e grossi ..ok…) che si prendono una pausa per una piccola – apparentemente – insignificante creatura. Che bello!

Grazie a tutti per l’iniziativa e per l’accoglienza ed in particolare ad Alessandra, Giovanni e Osvaldo per l’introduzione e la conduzione.

 

3 Commenti

  1. Ottimo proposito Stefania. Concordo con te nell’idea di organizzare a breve un nuovo incontro; mi sono permesso di suggerire una situazione a Alessandra e Osvaldo che si trova vicino a Jesi e stiamo iniziando a sviluppare i contatti.
    p.s. – Alessandra quando vuoi possiamo organizzare una visita conoscitiva e senza impegno.
    Un caro saluto a tutti!

  2. Chi mi conosce lo sa che non può contare sulla mia puntualità o tempismo ma sulla mia coerenza e affidabilità… quindi a distanza di una settimana abbondante dall’incontro di Sirolo , desidero ringraziare profondamente i tredici partecipanti all’incontro delle Belle Capocce delle Marche, aiutati anche dalla location e dal simpatico barman Alex ( più sommelier che barman) del ristorante del Conero Golf Club.

    Ringrazio, in ordine orario intorno al tavolo a partire dalla sinistra di Osvaldo fino ad arrivare alla destra di Giovanni e mia:
    Fausto Massioni: commerciale del mondo del mobile, ponte di business e culturale tra le Marche e la germania ; “sono qui per comunicare” http://www.faustomassioni.com
    Stefania Zolotti: comunicatrice, scrittrice, blogger, appassionata di green, di vini e della vita di qualità. http://www.stefaniazolotti.it
    Sara Gambelli: formatrice esoterica e sciamanageriale (@Massimo Borgatti> si può dire), yoga addicted viaggiatrice senza paura.
    Stefano Muzi: consulente di business, ricco di interessi e di relazioni ..anche di alto rango: nei prossimi giorni andremo ad incontrare un Marchese per realizzare presso di lui un evento…..
    Fabrizio Pieralisi: colonna storica del gruppo marchigiano di FdR, si occupa di people in Loccioni , ha energia ed idee da vendere. Tutte positive.
    Andrea Buti : “avvocato pentito”, quanto di più lontano dal grigio ed ottuso stereotipo forense. Votato a innovare quel mondo. L’uomo che ha colto il nostro “coordinamento tacito”. http://www.dirittomoderno.it
    Cristiano Carriero: scrittore, arbitro, blogger, commentatore radiofonico, copywriter, story teller.. un uomo dalle mille sfumature comunicative. Curiosità ed energia da vendere. http://www.cristianocarriero.it
    Fabio Massi: cofondatore di http://www.sopo.it : la vita è troppo breve per il lavoro sbagliato (come ha ragione!). uomo dalle poche parole ma piene di contenuti. Acuto osservatore. Una certezza per noi.
    Giulio Gavazzi: uomo di marketing e vendite, certamente non un o “yes man”, ha contribuito a provocare Osvaldo sulla “Mission che non c’é….”
    Fabrizio Mignani: giovane consulente marchigiano. Propositivo ed attivo. Curioso ed ottimista.
    Eleonora Gasparrini, imprenditrice di grande determinazione, realistica sognatrice, sponsor convinto della rete d’impresa. Una quota rosa di grande qualità.
    Vincenzo di Paolo: silenzioso e riservato ci segue dal tempo de I Guzzini, Riusciremo a metterlo allo scoperto!
    Michele Morichi: giapo/vietnamita fabrianese. “disadattato all’Italia” dopo anni nell’Est del Mondo. Di cui conosce ed apprezza ogni sfumatura. Porterà diversità, benarrivato!

    Sono uscite tante di quelle idee da riempire due anni di FdR nelle Marche. Adesso trasformiamo le idee in realtà, come sappiamo fare!!!
    Grazie ancora a tutti da parte mia (lavizzi), di Osvaldo(il fondatore) e di Giovanni (il professore).

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