"Sua Eccellenza PMI" con gli occhi di un premiato
Creare un’azienda è anzitutto, sempre, una storia d’amore: la passione dell’imprenditore per un’idea, un amore cosi grande che come si spiega ai bimbi …diventa qualcos’altro, qualcosa di concretamente esistente: una realtà viva che frigna ininterrottamente e ha bisogno di persone, di cure, di grande responsabilità.
Nessuna storia d’amore può vivere per sempre nello spazio assoluto degli inizi e questo vale a maggior ragione per quella relazione complessa che è l’organizzazione – azienda: bisogna che stia in un territorio, in un mercato, in un contesto di rapporti cooperativi e competitivi con tutti gli stakeholders.
La sua esistenza cambia ogni cosa, provoca scossoni di assestamento, muta la prospettiva economica, è fondativa di realtà peculiari e conseguenti come la Suocera.
L’amore resta, ma fa più fatica a gioire di se stesso.
Crisi come quelle del biennio corrente mettono a rischio la gioia di fare impresa.
Per questo ricevere un riconoscimento come il premio Sua Eccellenza PMI può essere un “brodo caldo per l’anima” dell’imprenditore.
Senti che anche se a volte sembra tutto inverosimile per quanto l’imponderabile, le complicazioni, le difficoltà, sembrano disegnate da un fumettista con grande senso del ritmo,
tuttavia la direzione è quella giusta e quindi vale assolutamente la pena di andare avanti, che torneranno le passeggiate romantiche in riva al mare in compagnia del proprio sogno.
E’ raro trovare persone capaci di stupirsi e di esprimere la meraviglia, di farla propria perché fa bene al cuore e toglie la polvere che tutti i giorni si accumula sulla nostra visione delle cose, tentando di renderla grigia e un pò cinica.
Venerdì sera ognuno di noi ha fatto silenzio per ascoltare delle buone notizie: abbiamo smentito tutti insieme i criteri di notiziabilità dell’ informazione e ci siamo ricaricati con la convinzione che le storie d’amore impossibili esistono solo nella letteratura, al cinema, e al Globe Theatre: nella vita reale, basta crederci e mettercela tutta per dar loro più che una chance.
Bello!
In un mondo di numeri e di crisi provocata da numeri, si è parlato – e tu ci hai parlato – di parole, persone e sentimenti.
Grazie cara Rossella, grazie per averci regalato questa opportunità.
Riccardo