FdR a CasalFarneto: Vino, buone idee e creatività (d’impresa)
Intanto il link per prenotarsi!
Un buon bicchiere di vino è piacevole e gustoso, ci rilassa, ci fa apprezzare meglio il cibo, ci permette di scambiare chiacchiere e idee con amici e colleghi.
Forse è per questi motivi che il succo d’uva, nelle sue varie forme, accompagna l’uomo fin dalla notte dei tempi: ci sono testimonianze nell’antica Roma, tra gli Egizi e anche alcune giare di terracotta del neolitico conservano tracce di questa bevanda.
Ma sapevi che un bicchiere di vino può anche aiutarci a risolvere creativamente alcuni problemi?
E’ quanto emerge da una ricerca molto interessante, svolta dalla psicologa Jennifer Wiley, docente presso l’Università dell’Illinois a Chicago. La Wiley ha sottoposto a 40 uomini, giovani e in buona salute, una serie di giochi, quiz ed esercizi, la cui soluzione richiedeva un mix di abilità logiche e creative. A venti di loro ha concesso, durante l’esperimento, di bere un paio di bicchieri di birra o di vino, mentre gli altri hanno avuto solo bibite analcoliche.
Chi ha ottenuto, secondo te, i risultati migliori?
In questo articolo trovi una descrizione dettagliata dell’esperimento e qualche riflessione.
Anche il processo di vinificazione, per la verità, è un “percorso” creativo. Dare vita ad un buon vino, infatti, richiede una conoscenza approfondita del terreno, delle diverse varietà di vitigni, dell’area climatica in cui si opera. Ottenere della buona uva, però, rappresenta solo il primo passo, un po’ come generare delle buone idee rappresenta il primo step del processo creativo.
Il bello viene dopo. Le nuove idee, come l’uva, vanno “pigiate”, fatte fermentare, raffinate, assaggiate, migliorate per dare vita ad un “prodotto” di successo.
Venerdì 28 giugno saremo ospiti dell’azienda vitivinicola Casalfarneto, una realtà eccellente del territorio marchigiano, in cui rispetto per l’ambiente, passione e dedizione, metodi tradizionali e tecnologie innovative si intrecciano sapientemente. In oltre 60 ettari di terra, di cui 32 riservati a vigneto, vengono prodotti vini come il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico, ma anche Montepulciano, Sangiovese, Cabernet e Merlot, un ottimo olio extra vergine d’oliva e altre specialità.
Il gruppo Togni è attualmente la terza azienda spumantistica italiana, col marchio Rocca dei Forti, e si è posizionato nel settore delle acque minerali, con competitor del calibro di Nestlé e San Benedetto. Paolo Togni, AD del gruppo, che nel 2004 ha acquisito l’azienda Casalfarneto, ci racconterà la sua esperienza di imprenditore innovativo e la strategia di mercato messa in atto con il segmento del vino.
Avremo la possibilità di ammirare i vigneti, di visitare la cantina (realizzata nel pieno rispetto dell’architettura ecocompatibile) e di degustare alcune delle migliori denominazioni a marchio Casalfarneto guidati da Danilo Solustri, enologo rigoroso ed esperto.
In qualità di appassionato di creatività (docente universitario, scrittore, blogger, ecc.), ho preparato un “test” per valutare il pensiero creativo (prima e dopo un bicchiere di vino). Scopriremo, tramite un breve workshop, alcuni “segreti” per diventare più creativi.
Dagli iscritti al link su eventbrite vedo tanti tanti nomi nuovi per Fdr ed è sempre appassionante allargare il giro.
Soprattutto per un appuntamento come questo!
E poi bere bene con la scusa di capire se si diventa più creativi mi sembra una mossa proprio vincente, caro Prof. Lucarelli!
Il processo creativo generato da un buon bicchiere di vino è sicuramente libero di “barriere formali” che spesso limitano il percorso di “evasione” da rigidi schemi.
Tuttavia, la creatività è un processo che viene gestito meglio se stimolato dall’esterno e aiuta a confluire in idee “realizzabili” oltre che creative.
In vino docet. Si può dire?
Le sbornie migliori sono quelle che si ricordano! Oppure no?
E’ vero che sono ormai passati alcuni giorni, ma ci ho pensato su a cosa possa essere rimasto addosso dell’esperienza (troppo breve!) di Casalfarneto.
La vista, da Casalfarneto, ha prospettive differenti. I sapori hanno tonalità differenti e probabilmente anche chi ha partecipato, per un attimo e forse chissà ancora per quanto, potrà, meglio ancora saprà essere differente.
Unire la magia del vino alla fermentazione della creatività è stato un colpo da Maestri!
Grazie a Giovanni Lucarelli, Prof. Emerito di FiordiRisorse, grazie a Paolo Togni, l’Imprenditore dell’ “aria di passione” (contagiosa!), a Danilo Solustri e a Pierluigi Caporalini, impagabili anfitrioni di una serata da calendario!
Insomma, lo scopriamo da statistiche, grafici e studi antropologici, bere “fa bene”, non solo al cuore, allo spirito, ma anche alla testa, stimola il pensiero, in particolare quello creativo, aiuta a interagire e crea squadra.
Ci si può credere o no, ma quando te lo dimostrano – test alla mano – allora non si può negare l’antico detto “in vino veritas”. Tutte le verità del vino, quelle di chi lo crea con l’entusiasmo travolgente dell’artigiano (così interpreto le parole di Paolo Togni) e di chi lo forma, quasi lo estrae dalla “sferica bacca” come Danilo Solustri, custode di antiche tradizioni e sperimentatore assennato. Il vino può aver steso i commensali, ma Giovanni Lucarelli ci ha inesorabilmente messi davanti ai sani conflitti di personalità – quelli che ci piacciono – fra un Doktor Jekill pre-bevuta e un vulcanico (d’idee), ma buono Mr. Hyde post-assaggio.
Il resto è nell’aria della Vallesina, l’ingrediente nascosto di un lavoro che fa ancora Storia!
Prosit!
Brevi appunti di viaggio (hic!) da un grande AD:
‘L’imprenditore da solo non fa niente, servono le persone giuste per creare l’alchimia giusta’
‘Quello che si crea è l’area di passione’
‘L’architettura aiuta la marca, raccoglie emozioni’
‘Innovazione? vedere quello davanti a tutti che non vedono gli altri’
‘L’unico rischio vero nella vita è di non rischiare nulla’
Cosa cercano le persone nel vino, nel territorio, nelle persone (e negli eventi di FiordiRisorse): Emozioni e Unicità
Se non riusciamo a trasmettere o generare queste due cose, non avremo successo, perchè il resto è sì importante, ma scontato.