web ergo sum, 2012
Un anno fa scrivevo “web ergo sum: se non si è su internet non si esiste per molti”.
Nel 2012 è ancora più chiaro che il mondo sta vivendo una rivoluzione paragonabile solo alla rivoluzione industriale della fine del 19° secolo. Quella di oggi è ancora più rapida e più globale, ma soprattutto digitale!
Quindi, come azienda, dobbiamo essere su internet – non esserci sarebbe una follia, visto che i miei concorrenti, specie se stranieri, ci sono o ci saranno presto- ma… per farci cosa?
L’altro giorno guardavo i rapporti 2011 Istat e Censis -i link per scaricarli in qs. pagina– con dati sull’uso di internet, dove vi sono alcune risposte oggettive:
– Internet è il mezzo che raggiunge il maggior numero di persone a casa e sul lavoro: il 51,5% delle persone dichiara di usare internet, il 54,5% delle famiglie hanno accesso a internet a casa e l’83% delle aziende dispone di una connessione in banda larga – Istat.
– Internet è il mezzo principe per informarsi prima di acquistare: il 68,2% degli utenti hanno usato la rete per cercare info su merci e/o servizi (il cosiddetto Research On line, Purchase Offline – ROPO; +5,4 punti in 1 anno) -istat.
– Internet è considerato il mezzo di informazione più credibile: 6,55 punti su 10, contro un 5,74 per la TV e 5,95 per i giornali – Censis.
Per cui, serve usare al meglio internet?
Non farne un elemento chiave nella propria strategia è un suicidio.
Lo è ancor di più se si è orientati all’estero dove questi numeri sono spesso più significativi.
Ci sono alcune caratteristiche fondamentali in questo mondo:
– è monitorabile: potete capire praticamente tutto di come viene utilizzato e di quale ritorno dà sugli investimenti
– timing perfetto: vi si viene a cercare quando il cliente potenziale è interessato all’acquisto o ad informazioni;
– si va sempre più sull’uso dei social media e degli strumenti mobili -nel 2011, si sono venduti più smartphone che telefoni “a carbonella”
– essere bene su internet vuol dire un approccio integrato tra: sito, pubblicità, presenza sui social media, applicazioni mobili, Direct E-mailing, ecc.
In questo scenario, anche aziende presenti su internet da anni, rischiano di essere rimaste statiche e non essersi adeguate al mondo di oggi (banalmente, il sito è ottimizzato per ipad? si vede su mac? usa ancora le animazioni flash?)
Come fare?
Si dovrebbe affrontare il problema in 6 steps:
1- identificare una persona dedicata a seguire questa tematica. Non và bene un junior, deve essere una persona -esterna o interna- che abbia un approccio strategico e la conoscenza di come “gira” questo mondo
2- capire perché si vuole essere su internet: per avere una vetrina? per farsi conoscere? per facilitare il processo di acquisto (ROPO)? permettere l’acquisto totalmente on-line? ecc.
3- capire chi sono i destinatari della mia presenza su internet. Devo probabilmente guidare ogni tipo di utente per andare nelle aree che interessano lui e non a un altro.
4- analizzare l’attuale presenza e vedere quanto è coerente con i punti 2 e 3
5- definire un brief chiaro di cosa si vuole, dei contenuti che si vogliono trasmettere
6- rivolgersi all’agenzia web e LAVORARE CON LEI per creare la vostra presenza. Non mi stanco di ripetere che uno degli errori maggiori è dare il proprio catalogo cartaceo a un agenzia e lasciarla da sola a creare la vostra presenza.
Un bel esempio? andate a vedere il sito di Dell, il noto produttore di PC che vende solo per corrispondenza. Casualmente, oltre a un interfaccia semplice, segmenta subito il cliente per tipologia!