Uncategorized

Coaching e altro

2 commenti1324 visite

Mi capita molto spesso di cercare di spiegare che cosa fa un coach e come agisce sul cliente, cercherò in questo nostro primo incontro di dare un punto di vista sul mondo del coaching e sulle attività e i ruoli i professionisti possono avere all’interno delle organizzazioni aziendali e con le persone, è ovvio che non ha la pretesa di interpretare in modo assoluto tutte le discipline ma solo dare uno spunto di analisi e riflessione. Qualche giorno fa mi è capitato di leggere un articolo che mi trova molto d’accordo sulla differenziazione delle attività:

Il brano è tratto da “ Coaching Master Cycle”.

“Provate a immaginare una persona che sta in sella a una bicicletta, vuole pedalare ma non ci riesce.

E’ in mezzo alla strada e qualcuno si avvicina; la sostiene, accoglie i suoi problemi, la fa parlare, le dà consigli su come può risolvere la situazione.

Un altro spiega il funzionamento della bicicletta, verifica che tutto sia a posto, e dà suggerimenti sul metodo per ottenere una ottima pedalata.

Un altro, molto esperto del mezzo, prende la bicicletta, la controlla e dà una dimostrazione pratica di come si sta in sella e di come è corretto pedalare.

Un altro darà precedenza alla persona ed indagherà se per caso da bambino il fratello gli rubava la bici o se il padre per punizione non gliene ha mai comprata una.

Un altro ancora, concentrato sulla persona, chiederà dove vuole andare, chiederà che cosa lo attrae alla sua destinazione, cosa significa raggiungere quella meta e quanto è importante arrivare proprio là.

ORA CHIEDIAMOCI: chi ha incontrato, in ordine, questa persona?

Il primo è interessato soltanto alla persona, non conosce in modo approfondito il settore (la bicicletta), ma propone una sua soluzione attraverso lo strumento del “consiglio”: può essere un Counselor.

Il secondo è concentrato sul problema, conosce bene il settore ( la bicicletta) e propone la soluzione che pensa sia giusta per risolvere la situazione: può essere un Consulente.

Il terzo è molto esperto del settore ( la bicicletta) tanto che sceglie di far vedere come si fa, dando una dimostrazione pratica: può essere un Mentor.

Il quarto è concentrato sulla persona, non conosce il settore ( la bicicletta) ed è preoccupato di conoscere le cause che stanno all’origine del problema ed è focalizzato prevalentemente sul passato: può essere uno Psicologo o uno Psicoterapeuta .

Il quinto è concentrato sulla persona, può anche non conoscere il settore ( la bicicletta) ed è focalizzato sull’obiettivo e sulle motivazioni che portano all’obiettivo, restando orientato al futuro ed al risultato da raggiungere : è un Coach!

Questa storiella non serve per capire chi è il più bravo o il più adatto in una situazione simile: serve a far riflettere sui diversi approcci dei diversi profili professionali. Ognuno di questi professionisti può essere adatto per affrontare le diverse situazioni in cui si può trovare un cliente. Per scegliere il professionista giusto è importante capire il reale obiettivo del cliente: vuole essere instradato e consigliato ( counseling ) , vuole una soluzione ( consulenza), vuole una soluzione e vuole vedere come si fa ( mentoring), vuole scoprire perché è a questo punto ( psicologia), vuole raggiungere un suo obiettivo accogliendo i propri punti forti ed i propri punti deboli, mantenendo presso di sé la responsabilità ed il merito del raggiungimento dell’obiettivo: questo è il coaching, ovvero accompagnare una persona/azienda dove ha deciso di andare, lasciando alla persona/azienda la responsabilità ed il merito del risultato. Ci sono situazioni in cui non ci va bene adottare per noi la soluzione di un altro, ci sono momenti in cui non vogliamo consigli, ci sono momenti in cui non vogliamo che ci facciano vedere come è facile, ci sono momenti in cui non è importante indagare sul passato ma pensare al futuro, ci sono momenti in cui vogliamo essere supportati ma vogliamo anche essere protagonisti e responsabili dei nostri risultati: in questa situazione può essere molto interessante avere un Professional Coach nei paraggi………

brano tratto dal Coaching Master Cycle

2 Commenti

  1. Ciao,

    il tema del coaching è davvero importante. Credo che oggi dobbiamo chiederci come stanno le peroisne all’interno di una organizzazione prima di chiederci cosa possono fare per accrescere le performance aziendali. Queste infatti dipendono dalla motivazone, la motivazione dipende dalla capacità di attingere e mettere in atto le proprie risorse nel lavoro, quindi dal livello di creatività e di autenticità consentita, infatti in questi casi si genera piacere e gratificazione, quindi motivazione … e il circolo si autoalimenta. Ma questo è possibile se le persone sono in un contesto che valorizza le loro capacità e che è capace di ascoltare e accogliere i loro vissuti emozionali …. dunque oltre al coaching punterei l’attenzione su un altro strumento non ancora diffuso ma fondamentale: il counseling aziendale, parente stretto del coaching ma con forte focalizzazione sui vissuti emozionali, solo se si è a contatto con le proprie emozioni si riesce a finalizzare le proprie risorse al raggiungimento degli obiettivi.

Lascia un commento