Non ho soldi.. ma ho relezioni: Le discussioni in LinkedIn e FdR
Le discussioni in rete hanno dato evidenza più di convinzioni ed auspici sull’efficacia delle reti di buone-relazioni che di casi di successo.
Così, le due reazioni tipo di chi è intervenuto sono state di pancia:
• Di sconcerto, o ribellione, per come sembra abbiano più successo le reti di natura diversa (scambi di favori, lontano da ogni pubblica notorietà)
• Di cinismo, perché, non ci piacerà, ma cosi-va-il-mondo. Continuiamo nella nostra strada, ma non sorprendiamoci please…
Da coloro che hanno tentato una riflessione più articolata, a mio parere è chiaramente emerso che bisogna avere la consapevolezza che questo tipo di reti possono portare frutto solo dopo un investimento adeguato in risorse personali dedicate, e fra queste, non ultimo il tempo. Le relazioni buone debbono maturare, debbono essere coltivate, e con coloro con cui, nel percorso, riusciamo ad individuare affinità di valori.
Forse, per anche questo sono più lente a fruttare, rispetto a quelle che proliferano “nel lato oscuro del networking”.
Alcuni elementi su cui riflettere per sviluppare una teoria ed un prassi efficace del networking.
Obiettivo: Costruire fiducia
Mezzo: Farsi conoscere
Risorse/ qualità: Tempo, iniziativa, riflessione, creatività, pazienza, integrità
Ruoli: Chi cerca, Chi offre
Chi diffonde quel che sa, Chi sa creare opportunità d’incontro
Chi si spenderebbe per te
Quelli che sono nel nostro network si collocano qui, o fuori?
Qualche suggerimento operativo (offerto da Mario Sassi, HR Director in Rewe International, durante una discussione in “Il Mercato Italiano del Lavoro”):
Livello TOP
1) Head Hunter: almeno una volta all’anno incontrare i partner principali e partecipare alle iniziative che vengono da loro proposte durante l’anno
2) Mantenere le relazioni con i colleghi che lasciano l’azienda e agganciare, tramite loro, le società di selezione che li hanno “scovati”
3) partecipare attivamente a iniziative pubbliche qualificate (università, presentazioni studi settore, riviste, associazioni, ecc.
4) curare le relazioni esterne e i rapporti con la stampa
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Livello senior
1) Essere stimati e conosciuti nel proprio campo investendo parte del proprio tempo nella relazione con colleghi e studiosi senza pretendere risultati immediati
2) collaborare a riviste o convegni
3) Avere feed back su come ci vedono gli altri e migliorarci continuamente
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Livello junior
1) frequentare social network
2) chiedere consigli e agganciare esperti delle proprie aree di interesse
3) farsi conoscere senza secondi fini immediati
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Commenti per migliorare questa piccola guida operativa alle relazioni efficaci?