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Perchè NobìlitaB2B sarà l’unico modo per intendere il B2B

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Il successo di un progetto non è mai casuale.

Ci sono progetti che nascono con l’egida di grossi brand o sotto le ali protettrici delle lobby e delle associazioni di categoria e a molti basta vedere tante sedie piene (al netto degli sbadigli) per decretarne il successo.

Altri progetti sono puramente commerciali; propongono risultati straordinari a partner e pubblico vario, ma una volta chiusi i battenti, quello che resta è poco più di una sponsorizzazione e di una lista di presenti da bombardare con newsletter e offerte varie.

Nobìlita B2B ha funzionato perché insiste in un ecosistema ben preciso in cui la proposta commerciale arriva alla fine di un percorso di credibilità che richiede tempo, senso di appartenenza e soprattutto:

REPUTAZIONE

O hai un ufficio commerciale che produce 100 telefonate al giorno per 3 mesi di seguito, chiamando indifferentemente tutti i contatti di liste generiche acquistate al mercato dei dati un tanto al chilo (ce n’è quante ne volete), che a fronte di un lavoro mastodontico porteranno comunque dei risultati “di massa”, oppure fai 20 telefonate dirette, selezionando contatti “decisionali” (Amministratori delegati, imprenditori, CFO…) con cui hai una relazione curata nel tempo e sai che il 90% di questi ti risponderà positivamente.

Per coinvolgere le 17 aziende che hanno “fatto lezione” a NobilitaB2B sono bastate una telefonata e una mail. Questo avveniva fra dicembre e gennaio. A Marzo il COVID ha costretto un primo spostamento di date quando ancora speravamo di poter fare tutto ancora di persona.

Quando abbiamo capito che dovevamo spostarci on line, di quelle 17 solo due si sono tirate indietro. Tutte le altre, hanno confermato la loro presenza nonostante fosse cambiato totalmente lo scenario e il prezzo di partecipazione fosse rimasto invariato.

Vedremo poi perché, ci hanno visto lungo.

Ma tutto questo non dipende nient’altro che dalla reputazione che ti sei costruito nel tempo; dall’assetto che hai dato alla tua organizzazione e dalla capacità do comunicare valori prima che business, trasparenza dietro ogni intento e aver dimostrato di essere davvero capaci di veicolare contatti e creare connessioni con un pubblico interessante.

FiordiRisorse da 12 anni seleziona una per una le Persone che entrano a far parte della Community. Chi ha avuto modo di assistere ad una lezione di MUSTer, ad un incontro di FdR, ad un Belle Capocce, alla Bussola del Lavoro o anche solo di leggere un articolo di SenzaFiltro, sa perfettamente la qualità che c’è in ogni singolo contatto e sa anche che in FdR “prima si dà poi si riceve”.

Motivo per cui, tutti coloro che si avvicinano credendo di poter saccheggiare nei temi, nei contenuti e nei contatti, una Community che ha oggi più che mai un valore etico e qualitativo che difficilmente si trova in qualsiasi altra organizzazione, resiste molto poco e si auto-esclude, lasciando il terreno pulito da piante invasive.

FiordiRisorse non ha categorie. Questo rende tutto il sistema estremamente virtuoso, aperto, libero da retropensieri e totalmente trasversale a qualsiasi settore e profilo professionale.

ORGANIZZAZIONE

Di eventi ben organizzati ce ne sono tantissimi. Alcuni sono delle vere e proprie macchine da guerra. Per me gli eventi di Marcello Mancini, per fare un esempio, restano davvero un punto di riferimento per precisione, allestimento e customer care. A dimostrazione che non è necessario abitare nel Centro del Mondo per fare qualcosa di davvero rilevante.

Spostare un evento da online ad offline non è una passeggiata di salute, soprattutto se – grazie alla reputazione di cui sopra – i tuoi partner hanno realizzato una comunicazione straordinaria su tutti i social, newsletter e siti aziendali.

Millesettecento persone prenotate per l’evento on line, con una media di oltre 100 Persone per ogni sessione. Per noi era necessario distinguerci anche nella modalità tecnica con cui proponevamo questa parte di festival: non potevamo “uscire” con gli strumenti gratuiti alla portata di tutti o che tutti coloro che hanno partecipato a webinar e riunioni hanno visto girare in questo periodo con performance assolutamente scarse già per una riunione aziendale, figuriamoci per sostenere un festival di questa portata.

Abbiamo dunque deciso di affidarci non solo ad uno strumento estremamente versatile, che ci permettesse di brandizzare tutto il nostro materiale, di trasmettere in alta definizione con grande tenuta di banda e soprattutto, con la possibilità di raddoppiare quel numero di partecipanti.

Certo, perchè oltre a coloro che si sono prenotati, NobìlitaB2B è stato trasmesso in diretta su YouTube e Facebook, raccogliendo ulteriori adesioni.

CONTENUTI, PER FAVORE!

E poi arrivano le regole. Perché la stragrande maggioranza degli incontri B2B non funzionano? Perché le regole le detta “chi paga”, autolesionandosi irrimediabilmente. In NobìlitaB2B non solo abbiamo scelto accuratamente le aziende partecipanti (e posso garantirvi che avremmo potuto fare almeno una giornata in più con le richieste che abbiamo ricevuto!), ma abbiamo imposto loro alcune regole molto chiare che a mio parere hanno determinato il risultato, evitando che gli spettatori si scollegassero dopo 10 minuti.

  • NIENTE PRESENTAZIONI AZIENDALI E FILMINI CORPORATE. Le aziende sono state presentate dal nostro team, che fa tutto un altro effetto.
  • UNA VERA E PROPRIA LEZIONE. Devi dare al tuo pubblico contenuti. Ci si “vende” attraverso i contenuti, dimostrando COSA si sa fare, QUANTA esperienza si ha, COME dominiamo l’argomento.
  • CAMBIARE LE REGOLE DEL GIOCO. Le presentazioni autoreferenziali e incipit come “un mio cliente” senza fare nomi, cognomi, dati specifici non funziona più. Tutti i relatori hanno portato contenuti, hanno proposto soluzioni e se qualcuno ha accennato a case history, lo ha fatto nominando clienti e rendendo credibile ciò di cui parlava.

IL TEAM – a proposito dello spirito di squadra

E se si parla di organizzazione, non si può nascondere un team di “Persone Maiuscole” che hanno supportato regia, presentazioni, comunicazione come se fossero veri professionisti: peccato che ognuna di queste, nella vita fa ben altro. Tuttavia Beniamino, Carolina, Sabrina, Sara, Simona, Eura, Gianmarco, Federico, Giuseppe, Maurizio, Salvatore e Stefano sono sempre disponibili per i progetti di FdR e ci siamo re-inventati registi imparando a utilizzare la piattaforma, presentatori per dare un effetto palco, comunicatori per raccontare il festival.

Naturalmente, a questi vanno aggiunti poi i collaboratori professionisti: Open Box, agenzia di comunicazione “di provincia” che segue il festival da tre anni. Una scelta che FdR fa ogni volta che cerca partner tecnici,perchè siamo convinti che sia meglio essere considerati “grandi clienti in provincia” ad un prezzo decisamente più conveniente delle agenzie del Centro del Mondo che ti considerano “piccoli clienti da affidare agli stagisti”.

Il ritorno dell’investimento è presto detto. Dal vivo ci saremmo aspettati all’incirca una trentina di persone per aula, che è il numero standard di qualsiasi evento di B2B ” a platea”, molto meno quando si organizzano quegli orribili “speed date” in cui ci si scambiano brochure e biglietti da visita, presentandosi come “leader di mercato”.

UNO SPIRITO DI SQUADRA CONDIVISO ANCHE FRA I PARTNER

Ma dove avete mai visto partner / competitor / partecipanti che non solo si supportano fra di loro promuovendo reciprocamente i singoli interventi gli e in alcuni casi addirittura partecipando alle sessioni degli altri?

RISCONTRO FINALE – ROI

Il risultato è presto detto. Non lo raccontiamo noi, ma coloro che hanno partecipato. Spontaneamente.

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