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Brunello Menicucci: La grande Mela in Italia

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Brunello Menicucci è nato a LUCCA il 04/08/1962 , vive in provincia di Lucca ed è Direttore Commerciale di ATTIVA.

FdR: Buongiorno Brunello, vogliamo cominciare spiegando di cosa ti occupi in Attiva?
Bru:  Attiva è distributore nazionale della Apple per quanto riguarda il mercato delle CPU, quindi i notebook, i PC e gli IPOD,  conta all’incirca 30 dipendenti per un fatturato complessivo di 110 milioni di euro. Io sono stato inserito all’interno della struttura per coordinare la rete di vendita e renderla più funzionale. Seguo direttamente gli Inside Sales e i Responsabili di Canale. Questi ultimi si dividono in due categorie che Apple chiama
– Prosumer (gli Apple Premium Reseller, ovvero i negozi Apple e i vari punti vendita autorizzati)
e
– Retail (come Media World e la GD in generale – GDO/GDS).

FdR: Parliamo della tua esperienza con il  mondo delle Risorse Umane. Come viene reclutato un Direttore Commerciale?
Bru: Le relazioni sono fondamentali; nonostante io abbia cercato il supporto degli head hunters, alla fine è sempre grazie alla propria proattività piuttosto che grazie al network. In CDC sono entrato grazie alla conoscenza personale di Diomelli ; quando sono venuto via è stato grazie ad una conoscenza avvenuta durante un viaggio. In Attiva sono entrato tramite un collega che aveva lavorato con me in CDC e con cui sono rimasto in contatto. Avevano proposto il ruolo a lui, ma per motivi di mobilità non era interessato – figli piccoli, famiglia… – si trattava di andare in Triveneto e non se la sentiva mi pare irrilevante

FdR: Ecco, parliamo di questo: tu vivi a Lucca e lavori a Vicenza; come te sempre più persone spesso trovano le loro opportunità lontano da casa. Tu come vivi questa situazione?
Bru: La Provincia di Lucca sai bene che non è poi così ricca di  possibilità per chi ha voglia di emergere. Il mercato del cartario, la maggior fonte industriale della zona è in forte crisi e le realtà veramente strutturate sono poche. Inizialmente, ho cercato di seguire gli umori della famiglia; ho provato a cercare un’occasione interessante nel contesto territoriale dove vivo, ma alla fine, dopo una serie di consulenze, ho preferito scegliere la sfida, un brand coinvolgente e un lavoro che mi appassiona. Alla fine non mi pesa e non rappresenta poi così un problema. L’importante è trovare il giusto equilibrio fra lavoro e vita privata. Quando sei a casa dare qualità.
Ora, parlando con i colleghi, alcuni dei quali sono bancari, fino a pochi anni fa erano il popolo più statico del mondo; prima il problema era non farsi trasferire a Cosenza.. Oggi il loro problema è non farsi mandare in Polonia. Le cose cambiano, bisogna adeguarsi. Credo che il valore più importante nel lavoro sia vivere il lavoro con serenità, altrimenti ne va di mezzo anche la vita privata.

FdR: Quali sono le tue esperienze, dirette o indirette, con le Risorse Umane?
Bru: Solo una volta ho incontrato un coordinatore nazionale di un grosso gruppo che mi ha poi presentato al “deus ex machina”, l’AD; in quella occasione ho scoperto che cercavano un ruolo ben diverso da quello per il quale ero stato presentato. Come ti dicevo le relazioni, il network, mi ha sempre permesso di bypassare le Direzioni HR.

FdR: Nel tuo ruolo mi pare di capire che sei tu che incontri direttamente i tuoi futuri collaboratori..
Bru: In Azienda, essendo prevalentemente commerciale, mi occupo io della selezione del personale; l’orientamento del mio ruolo è quello di tendere alla Direzione Generale, pertanto sono coinvolto direttamente in vari processi, fra cui quello del reclutamento e della scelta dei collaboratori.

FdR: Qual’è il tuo stile di selezione? Un Direttore Vendite, dove impara a selezionare collaboratori?
Bru: Cerco sempre di mettere in pratica i corsi che ho fatto; uno di questi in particolare che mi è stato molto utile, è quello svolto con GRAMM di Varvelli & Lombardi che sono due professionisti che hanno pubblicato molto sull’organizzazione aziendale,, ex formatori FIAT. Spesso vado a rivedere i miei appunti per trovare stimoli e suggerimenti interessanti. Con i candidati sono molto naturale, cerco di mettere a proprio agio le persone che ho davanti in modo che diano il meglio di sè; faccio molte domande legate all’attività del candidato, cerco di far venire fuori “la persona”, chiedo come gestirebbe determinate situazioni facendo esempi pratici e concreti; in che modo darebbe una propria impronta personale al suo lavoro e soprattutto verifico le possibili integrazioni con il team di lavoro esistente.
“il fuoco si fa con la legna che si ha”..

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