Accettando un "ufficio volante", ha vinto il posto.
Ricevo da un collega e pubblico la seguente testimonianza:
…Quando il mio referente, Direttore del Personale di una nota multinazionale inglese, leader assoluta nel settore del packaging di prodotti alimentari “del fresco”, dopo un serrato carteggio di mail, giunse appositamente da Londra per definire i termini della ricerca, fu molto chiaro: “per questo tipo di posizione è necessario procedere con head hunting!”
Il profilo in questione era un tipico “middle manager”, con una retribuzione variabile tra i 50.000 ed i 60.000 euro, per il quale, con i colleghi specializzati nelle divisioni “technical” e “sales and marketing” dell’azienda in cui opero, normalmente eravamo soliti utilizzare ben altre strategie e strumenti di reclutamento. Nello specifico, stavamo parlando di un Area Manager South Europe, che avrebbe dovuto organizzare la forza vendite dei macchinari prodotti dall’Azienda in Italia, Francia e nei paesi emergenti dell’area EMEA. Il cliente non aveva dubbi sul fatto che per il tipo di Azienda, estremamente specializzata rispetto alle normali aziende di packaging che trattano prodotti “inscatolati”, per la collocazione geografica e per l’assetto commerciale che l’azienda voleva improntare, fosse fondamentale procedere con la “caccia diretta”, individuando i migliori profili presso le aziende competitors. Alle caratteristiche sopra menzionate, non dimentichiamo di aggiungere che al candidato viene proposta una soluzione di Home Office, per quanto la retribuzione e l’inquadramento siano di tutto rispetto. Questo, perchè l’azienda non ha uffici in Italia e al candidato è richiesta una forte mobilità sul territorio. Questa capisco da subito che sarà l’ago della bilancia di questa selezione, poichè in Italia l’Home Office è una pratica ancora non del tutto ben trasmessa, lo status di impiegato è da noi ancora fortemente legato ad un ufficio stabile, a contatto con i colleghi, a confronto diretto con la realtà aziendale nel senso classico e presumo che sarà difficle convincere qualcuno con una posizione consolidata nella propria azienda ad accettare una soluzione così “innovativa”. Il cliente inoltre, mi mette al corrente di una persona che ha incontrato ad una fiera di settore l’anno prima, presentata da un agente commerciale e che gli sembra possa essere in linea con le richieste in termini di competenze e retribuzione.
Lo strumento che ritengo sia fondamentale per superare anche il concetto di Head Hunting ed ottenere il miglior risultato è sicuramente la Ricerca di Personale Qualificato attraverso inserzione su quotidiano nazionale (RPQ). Fondamentale per due motivi, uno legato sicuramente alla mera soddisfazione numerica, di redemption e quindi permettermi di valutare il maggior numero di candidature disponibili sul mercato; non ultimo, dare al mio cliente una panoramica davvero completa di cosa il mercato propone in questo momento, sollecitando in maniera evidente (il quotidiano proposto in questo caso è sicuramente lo strumento che nell’area di ricerca in oggetto, raggiunge un numero importante di lettori/probabili candidati) tutti coloro che possono avere interesse nella ricerca di lavoro qualificato. A questo aggiungerei che, già rispetto al web (strumento che comunque utilizzo in affiancamento ad ogni ricercama che ha un asset più passivo, in quanto sollecita i candidati attraverso automatismi e tools di risposta “passivi”), l’inserzione sul giornale mi permette di raggiungere anche quei candidati che perano presso i competitors dell’azienda cliente, ma a differenza dell’Head Hunting, qui è il candidato che si propone. In questo modo posso analizzare immediatamente due valori: la motivazione (il candidato risponde spontaneamente ad una inserzione) e l’interesse concreto al cambiamento (quindi si riconosce in una job description, nella retribuzione proposta, nell’area geografica di interesse). A questi due valori, che molto egoisticamente danno concretezza la mia selezione, ne aggiungerei due che “giocano” a favore del mio cliente: valore etico (l’azienda ha operato una ricerca e selezione tramitre società esterna e senza portare via ai suoi competitors personale specializzato) e valore commerciale (un candidato che risponde ad un’inserzione dà la possibilità al cliente di gestire la fase contrattuale).
La selezione va avanti; le risposte alla nostra inserzione, pubblicata su quotidiano locale e nazionale, sono oltre 300, da cui estrapoliamo i 15 candidati che incontreremo, intervisteremo, sottoporremo ad inventario di personalità. Il cliente alla fine, porta in dirittura d’arrivo due candidati: il candidato suggerito è un ottimo professionista, proviene dal settore e con residenza nella zona data come preferenziale. Forte anche di alcune esperienze all’estero, il candidato ha avuto modo di utilizzare le lingue che sono l’altra caratteristica fortemente richiesta. Sembra che il candidato si sposi in tutto e per tutto con le necessità dell’azienda. Peccato che, non conoscendo alla perfezione la job description – in quanto contattato direttamente dal referente del cliente – di fronte alla proposta di un “ufficio volante” rimane fortemente interdetto. Inoltre, al candidato non sembra adeguata la retribuzione proposta a fronte della sua attuale che è pressocchè paritaria. Il secondo candidato è una donna; standing altrettanto professionale, ma la provenienza aziendale non è perfettamente allineata alla richiesta dell’azienda. Nè io, nè il mio cliente abbiamo però intravisto in questo un problema, dal momento che la candidata proviene da un settore parallelo, dell’indotto. La forte motivazione e la grinta che la candidata ha dimostrato nel voler approcciare a questa posizione, unitamente alla determinazione dimostrata nell’esperienza lavorativa precedente, nella quale, lavorando all’estero, aveva avuto modo non solo di gestire il canale export con grande professionalità, ma si era dimostrata anche risolutiva nel momento di forte criticità in cui la sua azienda aveva imperversato negli ultimi anni. Inoltre, avendo risposto direttamente alla nostra inserzione, era al corrente della particolare operatività (home office), che la candidata apprezza particolarmente, in quanto le permetterà di gestire al meglio anche il menage familiare. La retribuzione proposta è oltretutto migliorativa rispetto alla posizione attuale.