FdR rinnova la carta d'identità.
È un po’ come quando ti rifai la carta d’identità.
Sono passati un po’ di anni dall’ultima volta, si è più adulti, alcune nostre caratteristiche sono cambiate e l’immagine sulla foto non è più quella di qualche tempo prima.
E noi sappiamo che dietro una nostra nuova fotografia c’è tutto il nuovo che siamo. Bello o brutto che sia. Giusto o sbagliato che sia. Al netto di qualsiasi giudizio valoriale, dietro la nostra nuova foto-tessera c’è la nostra nuova identità.
Come un hyperlink. Un racconto in verticale, che il documento non può restituire in tutte le sfumature, perché ci sono mille rivoli e pieghe della nostra personalità che può cogliere solo chi ci frequenta.
Ridisegnare un logo è un po’ come rifare la carta d’identità. Una nuova fotografia che rivela una personalità di marca più matura, che sente l’esigenza di comunicare agli altri questo suo nuovo modo di essere.
Il restyling di un brand non è dettato da scadenze come quelle del documento d’identità, ma se fosse per me renderei obbligatorio il rebranding dopo precisi intervalli di tempo. Per costringere ogni brand a cimentarsi con la sua identità, riflettere sui valori e le caratteristiche che lo rendono o meno ancora attuale, per sfidarlo sul terreno di una contemporaneità ogni giorno più complessa e stimolante.
Ecco perché ho raccolto l’invito di Osvaldo a salutare il nuovo logo di Fior di Risorse con una riflessione scritta. Perché dietro questo restyling ci ho letto tutta la voglia di documentare – appunto – la crescita di questa realtà straordinaria. Fatta di uomini e donne che hanno a cuore questo mestiere, credono nella potenza dei network e fanno della conoscenza condivisa il proprio mantra.
Ecco perché questo nuovo logo non è soltanto un esercizio grafico di rinnovamento, ma sceglie un linguaggio visivo più adulto e maturo rispetto a quello precedente, per dire al mondo che Fior di Risorse è cresciuta, è più matura, e lo dice con un brand le cui cifre testimoniano una certa contemporaneità, che noi sappiamo essere non solo visiva.
Perché il design, quando è fatto bene, è questa cosa qui: aprire dietro ogni brand un hyperlink di valori, sensazioni e linguaggi sintetizzati da colori, segni e tipografia. Che il logo non può restituire in tutte le sfumature, ma che può essere colto da chi si avvicina per conoscerlo meglio.
Come ogni logo che si rispetti anche la nascita del nuovo “FdR” ha seguito un percorso lungo e complesso. Il mio piccolissimo contributo l’ho dato introducendo FiordiRisorse in un progetto di un master IED a Firenze. E da lì è sbocciata grazie ad Alice, una delle partecipanti, l’idea folgorante che ha colpito tutti. Semplice, chiara, “iconografica”. Lo stile del gruppo perfettamente rappresentato. Siamo diventati grandi e forse un po’ più seri, mantenendo comunque il nostro modello fuori dalle righe.
Il restyling del logo ha evidenziato per me due aspetti in cui questa community è forte: coinvolgere dei giovani talenti nella progettazione e sollecitare tutti i membri a contribuire alla scelta finale di un prodotto che racchiudesse l’identità di FdR. Esser davvero “social” si nota da dettagli, seppur piccoli, come questo…
Interessanti le riflessioni di Paolo Iabichino, impeccabili, vorrei solo aggiungere una suggestione personale, che nel logo attualizzato emerge una pulizia che riporta all’essenza di ciò che siamo e ciò che vogliamo esprimere. Pochi svolazzi e concessioni simbologiche, in un momento di sfide quotidiane, il nuovo logo ci rappresenta e parla del nostro approccio, che definirei oggi più che mai, “di sostanza” !
Il grande valore aggiunto di questo nuovo logo è che nasce da una condivisione. Le prime idee, ancora in bozza, sono state visionate, discusse, limate attraverso un confronto collettivo tra i membri di FiordiRisorse. Il frutto di questo lavoro è ben visibile: un logo bello e chiaro. E rappresenta così bene FiordiRisorse proprio perché è nato in condivisione. In fondo, siamo una community.
Io non ho contribuito al confronto sui valori dietro al nuovo logo di FDR ma devo comunque dire che il restyling mi ha costretto a parteciparvi a posteriori. Mi spiego: davo per scontato il precedente logo, era quello che avevo conosciuto entrando nella comunità, faceva parte dell’imprinting e la sua coerenza con il progetto che rappresentava me lo aveva fatto assimilare come “naturale”; adesso ogni volta che vedo quello nuovo ho un attimo di esitazione, mi chiedo se mi ci riconosco, se davvero rappresenta quello che ho sperimentato negli anni di frequentazione del gruppo, non è più un segno riconosciuto ma mi richiede una attimo di riflessione in più, e quindi una maggiore consapevolezza del valore di FdR. Bello anche solo per questo.
Sì, FiordiRisorse è indubbiamente cresciuta, e il “cambio di foto” lo dimostra. Senza dimenticare nulla, ma cambiando molto. Come sempre, quando si cresce. Certo, “il primo logo non si scorda mai”, così come non verranno dimenticate le emozioni, le fatiche ed i successi realizzati in sua compagnia. Ma adesso è tempo di prendere coscienza della crescita anche graficamente… restando sempre affamati di novità. Grazie a Paolo, per il bellissimo commento che… “fotografa” questo momento di evoluzione per FDR!
Sono pienamente d’accordo con quel che scrive Iabichino. Mi sembra evidente che fra il vecchio ed il nuovo logo c’è davvero un bel salto il che dimostra che nel frattempo la comunità che lo ha espresso è cambiata in maniera significativa . ho partecipato a tante discussioni in azienda con l’imprenditore per valutare anche modifiche marginali del logo e so bene quanto questo venga vissuto intimamente come parte essenziale della identità aziendale. qui l’imprenditore è la comunità ed evidentemente approvandolo ha espresso il desiderio di identificarsi con qualcosa di nuovo. Complimenti per la trasparenza e la condivisione
Il logo identifica, crea gruppo, coinvolge.
Il cambio del logo “stravolge” il gruppo, è il passaporto per nuovi confini, per andare oltre, sapendo che proprio il “cambiamento” di regole, simboli, dinamiche alimenta i valori esistenti, ne produce dei nuovi, aumenta la “consistency” della Community.
Abbiamo scritto un’altra pagina del racconto di Fiordirisorse, Paolo Iabichino ci ha messo la dedica, Alice ha disegnato quello che siamo diventati! Grazie!
Grazie Paolo!
Ti ringrazio a diversi giorni dalla pubblicazione del post e lo faccio qualche giorno dopo il #logoday, in cui le #BelleCapocce di FiordiRisorse, riunite in 5 città si sono viste ed hanno brindato insieme.
Ho percepito, martedì sera e nei commenti che sono seguiti, tanta emozione, tanto cuore; il tuo post ha sicuramente aiutato a far emergere questa emozione, che caratterizza il nostro percorso e caratterizzerà ancora il futuro di FdR.