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La Bussola dei Manager: lettera aperta ai Recruiters

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desidero ringraziarvi per il lavoro svolto insieme venerdi e sabato.
L’apertura mentale e la rottura degli schemi dimostrata dalle vostre aziende e da voi in prima persona denota un livello di intelligenza, professionalità e sensibilità assolutamente disallineate con i tempi.

Lo avrete capito.
A me i disallineati piacciono!

Intelligenza: perchè in un momento economico come quello che stiamo vivendo, chi resta affacciato alla finestra ad aspettare di veder cambiare le cose, fra 6/8/(quanti?) mesi dovrà cercare di far ripartire il motore. Ma probabilmente sarà ingolfato, o freddo, o avrà bisogno di un buon carburatorista per rimotivare le sue risorse e intanto, chi ci ha visto lungo, chi ha tenuto il motore al caldo, chi ha fatto girare le rotelline, sarà già a metà strada. Brillante e aggiornato.

Professionalità e Sensibilità: perchè di venerdi e di sabato si pensa al weekend, non si va in giro per alberghi ad ascoltare candidati disorientati, sconfortati, impauriti. Invece ci siete stati, fino all’ultimo, con ritmi da battaglia, a far vedere che ci siete. Senza mandati forse, ma a disposizione per dare un suggerimento, un consiglio (spesso anche “duro”, ma “vero”). Perchè quelle persone sono tornate a casa con uno stimolo in più e con un attrezzo del mestiere nuovo nella loro scatola degli attrezzi vecchi. Perchè i candidati di oggi sono i clienti di domani e avete capito perfettamente che posizionarsi oggi, significa essere in prima fila nelle scelte dei vostri clienti domani. Quel giorno i nostri competitors saranno tutti brillanti e pronti. Ma noi avremmo dimostrato di essere stati anche presenti. Sempre.

Non lo dico io, lo dicono le decine di commenti che stanno arrivando in queste ore su LinkedIn e sul sito di FdR.

15 Commenti

  1. Ho potuto “bussolare” molto poco… (di fatto ho solo dato un minimo di supporto a Elena e Laura nel pomeriggio del sabato) ma dal mio privilegiato punto di osservazione “un poco trasversale” sono rimasto colpito dall’interesse dei candidati e dalla perfetta accoglienza predisposta per loro dalle colleghe.

    Esperienza interessante ed istruttiva… da ripetere!
    Ps: ok, non appena i “bussolanti” si sono riposati un attimo dalla due giorni di colloqui no-stop…

    Stefano

  2. Arrivo un po lungo ma l’importante è arrivare!!

    Ho letto con piacere il botta e risposta tra Enrico ed Osvaldo direi due guru del settore!

    Credo che questa iniziativa non solo va controcorrente ma davvero è utile per i candidati e per noi recruiters che dobbiamo far tesoro di tutto quello che ci siamo portati a casa!

    In due giorni ho diversi parecchi profili interessanti che spesso purtroppo non sanno come muoversi sul mercato ed è per me solo un piacere poter dar loro consigli indicazioni e contatti anche perchè cosi facendo arricchiamo il nostro paese e lo aiutiamo a crescere.

    Da ripetere magari ad inizio ripresa in modo sia da avere un riscontro diretto sul nostro lavoro sia su come i candidati la percepiscono e la vivono questa ripresina

    Grazie a te e a presto allora!
    Luca

  3. IL CORAGGIO DI METTERSI IN GIOCO……questa la senzazione forte che mi hanno trasmesso queste due intense giornate di incontri.
    La volontà di mettersi in discussione, di uscire dai soliti schemi, dall’immobilità che caratterizza questo momento.

    Una sensazione che mi hanno trasmesso i CANDIDATI in primis, i quali, nonostante la loro professionalità, il loro importante background professionale, hanno dimostrato in ogni incontro la grande capacità di “adattarsi” a nuovi metodi di ricerca di un’occupazione, a ruoli non sempre esattamente corrispondenti con la loro esperienza.

    Una sensazione che mi hanno trasmesso anche i RECRUITERS. E’ stato bello “vivere” diversi modi di fare selezione. E’ stato formativo rendersi conto che ognuno di noi, abituato ad avere in mente soltanto il proprio personale punto di vista…..è stato in grado di aprirsi all’altro, con l’unico obiettivo…..ancora una volta…. di METTERSI IN GIOCO!

    Difficile fare dei ringraziamenti specifici…… preferisco ringraziare TUTTI……solo per il fatto di esserci stati, solo per avermi dato l’occasione di esserci

    Elena

  4. “Voglia di reagire” questo è quello che ho potuto osservare e condividere con le persone che ho incontrato in queste due intense giornate di venerdi e sabato. Ho ascoltato storie e percorsi diversi accomunati però dalla consapevolezza della necessità di reinventarsi, fare rete, adattarsi a questo tempo di incertezza che viviamo con la volontà di cogliere le opportunità.
    Alcuni non sono soddisfatti della propria situazione professionale e chiedono maggiori stimoli e gratificazioni, altri devono pensare ad un loro ricollamento incontrando le principali difficoltà nell’età, nella retribuzione attesa e nello status acquisito che comporta un freno al reinserimento in un contesto attuale nel quale la maggior parte delle aziende preferisce far crescere le risorse interne a discapito di un investimento sui profili senior e ad alto valore aggiunto.
    Mi sono confrontata con le persone che ho incontrato sulla strada più opportuna da percorrere, facendo spesso emergere una richiesta delle aziende legata alla ricerca di specializzazione come fattore tramite il quale far fronte alle nuove richieste del mercato..
    Quello che tenevo a trasmettere a coloro che ho incontrato è che credo che oggi la sfida dei managers sia quella di saper adeguare le proprie competenze e la propria impiegabilità alle esigenze del mercato, riqualificandosi per avere degli strumenti in più e valutando modalità di impiego più flessibili ed aperte.
    Un grazie a Stefano e Anna con i quali io e Elena abbiamo condiviso alcuni colloqui e grazie a Fior Di Risorse per avermi dato la possibilità di conoscere e confrontarmi con i colleghi che lavorano nel mio stesso territorio.
    A presto

    Laura

  5. Esperienza molto interessante, ho incontrato ottimi professionisti, alcuni di loro mi hanno già dato un feed-back sull’incontro di Venerdi.
    Mi sono sembrati tutti entusiasti dell’iniziativa…soprattutto perchè slegata dalle solite logiche delle società di head hunting.
    Per alcuni di loro anche solo qualche consiglio “professionale “in questo momento della loro vita è sembrato molto importante.
    Sicuramente per quanto mi riguarda da ripetere!
    Grazie

  6. Ho voluto aspettare, insieme a Luca Giulivi, un paio di giorni prima di mettere i nostri commenti in rete. Questo per due motivi:
    1 – A questa esperienza, che riteniamo interessante e innovativa, andava legata una riflessione che non fosse banale.
    2 – Volevamo elaborare una risposta alla difficoltà rilevata dai Manager nell’avere, in momenti di cambiamento forzato, il giusto supporto.

    Al primo punto diciamo che l’aver preselezionato le candidature, cercando di dare agli incontri gli interlocutori il più possibile adatti, si è dimostrato vincente e non elitario. Il problema è riuscire a far parlare persone che hanno le stesse esperienze e che sono in grado di capire sia l’attività che il contesto. Questo in parte risponde anche alle preoccupazioni di chi ci ha preceduto nei commenti.
    Diverso è selezionare, da un’adeguata esperienza di HR, Manager a tutto tondo e a tutto campo, in Italia e all’estero, per capire le necessità e non creare quelle ingessature che si diceva. Esempio: nei vari ed interessanti incontri non ci siamo limitati ad ascoltare e a giudicare in modo asettico, ma abbiamo contestualizzato e riflettuto insieme su opportunità di lavoro, indipendentemente dai nostri mandati, nell’ottica che un Head Hunter, prima di tutto, ha il suo patrimonio nella credibilità verso i candidati, indipendentemente dal fatto che chi lo paga è l’azienda. La responsabilità di contribuire alla scelta più adeguata vale per entrambi e l’impegno a far passare la comprensione del problema si deve dirigere verso entrambi, aiutando a trasformare percezioni di ruolo con l’oggettiva realtà.

    Secondo punto: ogni incontro, in questo contesto così teso, ci fa sempre più riflettere su quanto il Manager debba essere anche un po’ imprenditore di se stesso, soprattutto nella ricerca di nuove opportunità. Questo non si improvvisa in un giorno, ma fa parte di un percorso formativo da intraprendere da giovani. Abbiamo visto tante valide professionalità che, un po’ per diffidenza , un po’ perché non conoscevano i potenziali supporti, stavano agendo in solitudine aspettando opportunità da canali come giornali, referenze, amici, che se non strutturati non danno grandi soddisfazioni e, per contro, affaticano e demotivano. Vivere il cambiamento come opportunità deve diventare la priorità ma per farlo ci vuole coraggio e passione, in una parola: saper rischiare. Se si pensa che un Manager sa rischiare, in modo controllato, per la sua azienda e per cifre ben maggiori e con senso di responsabilità, non si capisce perché non lo possa fare quando gioca in casa.

    In sintesi, per non dilungarci su un argomento che andrebbe approfondito in un dibattito pluri-attore, ci sentiamo di dire che il modello impostato da Osvaldo, e che abbiamo condiviso, funziona. Dobbiamo però affiancare una attività simile con le aziende: anche loro, incontrando degli Head Hunter, possono valutare le differenze di background e di approccio essenziali a un attività di traduzione dell’idea di ruolo in reali competenze da ricercare, uscendo da fuorviati percezioni tra quello che si è e quello che si vuole, senza passare tra quello che gli altri pensano che noi siamo.

    Il progetto Columbus, che in parallelo stiamo gestendo come Federmanager, sta raggiungendo questo obiettivo e pertanto sta realizzando tanti proficui incontri.

    A presto e complimenti
    Andrea e Luca

  7. Sono Gaetano Bonfissuto, di Executivesurf e vorrei dare la mia testimonianza, dopo aver partecipato all’evento di Firenze.

    Ho incontrato un target di candidati professionalmente validi; alcuni mi sembravano senza punti di riferimento, come se la perdita del posto di lavoro li avesse disorientati; altri invece mi sono sembrati molto reattivi e tra questi posso dire di aver imparato qualcosa anch’io.

    Ho fatto una bella esperienza. Ho trovato un bel clima anche con gli altri colleghi e vorrei ringraziare Osvaldo, un’organizzazione perfetta e di classe: spero che esperienze del genere si ripetino e spero che i candidati abbiano apprezzato. Un grazie anche a Serena e Mascia che mi hanno aiutato nei colloqui.

    A presto, cordialmente

    Tano

  8. Scusate il ritardo sul posto …
    Durante la bussola dei manager è il mio Approccio Stato più Quello di un coach Che Quello di un reclutatore, anche se in quel caso, Possiamo definirli un cappello sopra l’altro …
    I due giorni Sono stati Particolarmente Intensi, in talvolta anche difficili ma tutto è Stato Governato Dalla voglia di mettersi A disposizione senza etichetta di sorta, ma con sincero interesse verso chi si è rivolto a noi ..

    Nella mia attività di responsabile del personale ma anche Nelle società di selezione Dove ho lavorato, mi è capitato di colloquiare Spesso Neolaureati Che si affacciavano al complesso mondo delle risorse umane una delle domande più Facilmente usate “Perchè le piace questo lavoro? O coma pensa Che La soddisferà professionalmente? ” …. Molte Delle risposte date erano legate alle relazioni interpersonali e alla Possibilità di aiuto offerta alle persone.
    Ricordo di Aver pensato più volte: Altro che aiuto verai quando ti troverai a confronto con Candidati non in linea o peggio ancora con Mobilità, cassaintegrazione, ecc ….

    Bene, credo Che in fondo in fondo la nostra Capacità più grande (e anche Quella di FRD) E quella di tirar fuori anche la disponibilità di Essere di supporto a chi ha Necessità senza per forza vederlo ne come cliente ne come “Veicolo” per Soddisfare un cliente.

    Ad Osvaldo ed Enrico Che oltre Che Amici Sono stati miei ex Colleghi chiedo di continuare nei Loro bellissimi battibecchi ….. quasi da marito e moglie …. Perchè ci danno La possibilità di Essere sempre Davanti alle alternative di prospettiva!

    Michela

  9. Scusate il ritardo, ma nei primi giorni della settimana sono stato fuori sede.

    E’ stata un’iniziativa utile per uno scambio proficuo di esperienze tra recruiters su modalità e stili di conduzione dei colloqui. Da questo punto di vista è un’esperienza sicuramente da ripetere per l’interessante confronto tra le diverse realtà della consulenza.

    Da parte dei candidati credo che abbiano molto apprezzato la possibilità di incontrare le varie società di consulenza presenti sul territorio. Non è facile per loro averi contatti con i recruiters se non in relazione a specifiche esigenze di selezione. In questo caso invece mi sembra che abbiano molto apprezzato l’utile scambio di idee sul mercato del lavoro con i professionisti della selezione. Per quanto mi riguarda ho molto apprezzato la possibilità di agire anche da “orientatore” per valorizzare al meglio la professionilità dei candidati che ho incontrato .

    Grazie ad Osvaldo per aver organizzato l’iniziativa.

  10. Oggi, tutti noi non possiamo più pensare di migliorare semplicemente facendo meglio quello che già facciamo, migliorare non basta più, oggi SIAMO GIA DENTRO IL CAMBIAMENTO! che ce ne si renda conto o meno, cosi E’ !

    Il cambiamento è un obbligo, ….per chi vuole guardare avanti!

    Non avevo mai “visto” la possibiltà di fare un colloquio con 2 interlocutori diversi (cioe di 2 società diverse) non avevo mai “visto” la possibilità di “prenotarsi” 3 colloquio di selezione + 1 coach e …. portarsi a casa un bel “pacchettino” di riflessioni e maggiore consapevolezza su di se,…….

    UN BEL CAMBIAMENTO DALLA SOLITA routine di colloqui…

    La bussola è servità più a me, a loro, a Noi ?
    non lo so, ma per me e tutta nuova questa “roba” e una NUOVA ESPERIENZA ed io sono curioso …
    Mi interessa più ascoltare capire che valutare ed esprimere opinioni affrettate.

    Grazie a tutti voi.
    Franco

  11. GRAZIE. Questa la prima parola che mi viene in mente pensando all’iniziativa di Fior di Risorse. Grazie ad Osvaldo per l’idea e il coinvolgimento, grazie a Gaetano e Mario per il prezioso esempio e, last but not least, grazie ai candidati per l’entusiasmo con il quale si sono messi in gioco.
    Da questa esperienza porto a casa veramente tanto sia dal punto di vista professionale che umano.
    Senza dilungarmi in sviolinate sullo spessore dei colleghi senior che ho affiancato, credo che, in generale, questa iniziativa abbia dato lustro alla nostra professione: tangibilità, concretezza e competenza, un valore aggiunto per nulla scontato nel mondo, a volte un po’ “vacuo”, della consulenza alla persona.
    A presto, Mascia Papi

  12. Buon pomeriggio a tutti! Scombussolata dalla bussolata e dal rientro arrivo un po’ in ritardo …

    Una prima necessaria captatio benevolentiae …
    Lode sperticata all’indiavolato Danzi che si sta dimostrando davvero un infaticabile mattatore, un istrione professionale e fantasioso, ed effettivamente un ottimo organizzatore …
    Quindi, Osvaldo, sentiti moralmente incaricato di riorganizzare una seconda edizione della Bussola!!
    Un’ osservazione sul ruolo del selezionatore….
    Deposta l’immagine arcigna e decisamente vecchia di quello (o quella) che decide, pollice recto o verso, che troppo spesso si è diffusa nell’immaginario collettivo, il selezionatore, quello che seleziona per il bene dell’azienda committente così come per il bene del candidato, in egual misura, da tempo, a mio modo di vedere, sta evolvendo verso una figura che orienta, consiglia e supporta.
    Credo che questo ultimo tipo di “selezionatore” sia quello che si è visto all’opera nel corso dell’impegnativa duegiorninonstop della Bussola di Firenze; un professionista dedito all’ascolto, delicato ma determinato nel dare feedback, sinceramente interessato alla testimonianza personale, prima che professionale, di chi aveva di fronte.
    Così l’ho vissuta io, (da recruicoach) con trasporto umano prima che professionale, con il piacere di incontrare senza pressioni e/o progetti da chiudere, con il sincero desiderio di poter essere utile a qualcuno che con franchezza e fiducia, in pochi minuti, si è raccontato a me.
    Il mio ringraziamento va a tutti coloro che ho incontrato, che hanno creduto in me e nel mio lavoro e che hanno dato sincera testimonianza che … qualcosa sta cambiando.
    Ultima osservazione: una delle poche volte in cui “il mucchio selvaggio” dei recruiters coinvolti non ha sguainato spade o pistole ma solo l’arma del sincero confronto professionale, senza invidie ne gelosie.
    Qualcosa sta davvero cambiando.

  13. Buongiorno a tutti,

    pur se con ritardo desideravo anche io lasciare un breve commento alla Bussola.

    A qualche giorno di distanza trovo che le due giornate (nonchè quelle precedenti) siano state frenetiche ma al contempo profique e soddisfacenti per tutti gli attori in gioco.

    Lo spirito di scambio e di collaborazione ha contraddistinto tutti e questo credo sia molto importante.

    Un’osservazione al volo per quanto riguarda i candidati, sebbene ripeta le parole di altri colleghi, credo sia importante sottolinearne ed elogiarne la volontà di reagire e di rimettersi in gioco pur con qualche dubbio sulle metodologie da utilizzare.

    Ringrazio tutti per l’esperienza che ho pututo vivere in prima persona come recruitier e spero di rivedervi ai prossimi eventi di FdR.

    A presto

    Linda

  14. ciao io sono giulia,abbito a marsala e ho 13 anni.il mio sogno è quello di diventare un attrice,ma una vera attrice e magari cominciare da ora ma non mi è possibbile perchè appunto non sò come cominciare tutte le scuole si trovano a roma milano e mia madre è contraria alla mia scelta.i miei film preferiti sono quelli fantasy,azione ma mi piacciono quasi tutti i generi.peccato che il mio resterà solo un sogno irrealizzabile cercherei un manager che mi aiuterebbe ad entrare in questo mondo inesplorato per me…

    vorrei solo qualche consiglio.

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