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Proto Consulting risponde a FdR "non siamo una società di recruiting". L'avevamo intuito.

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Nel pomeriggio di oggi abbiamo ricevuto una mail dal dott. Proto, che al Corsera in un recente articolo affermava che, attraverso la Sua Azienda, Proto Consulting, i candidati vengono invitati a pagare 100 euro per sostenere un colloquio di selezione.

Sul nostro sito, così come su quello del Corsera (che ha immediatamente chiuso la possibilità di commentare..) l’articolo ha scatenato molti commenti (piuttosto monotematici..). Il dott. Proto, a cui qualche delatore ha segnalato il nostro sito, ha ritenuto opportuno scriverci.
Ed io, rispondergli.

La lettera di Alessandro Proto

Buongiorno, solitamente non rispondo ai blog o agli insulti che ci vengono rivolti come azienda e mi vengono rivolti personalmente, ma mi è stato segnalato il Vostro sito come un sito che cerca di distinguersi ( già il nome dovrebbe dare segnali evidenti ) e invece mi ritrovo gli stessi commenti rozzi che ritrovo nei peggiori blog. Tanto per cominciare il Corriere della sera ha pubblicato la notizia nella sezione economia e non nella sezione lavoro. Hanno bloccato i commenti perchè erano commenti del tutto fuori luogo e farciti di insulti gratuiti e senza senso ( un pò come i vostri ). In secondo luogo noi non siamo una Società di recruiting. L’iniziativa dei cento euro a colloquio era una provocazione. Se leggete bene l’articolo dice che è stata “provata” su 10 candidati di cui 5 hanno rifiutato, due sono stati scartati e 3 sono stati presi come collaboratori. E i due che sono stati scartati hanno ricevuto indietro i 100 euro. Terzo aspetto. Noi cerchiamo personale attraverso società specializzate in questo mestiere. Però capita molto spesso che ci arrivino delle autocandidature ( essendo ormai da un paio di anni su vari giornali che parlano di noi )alle quali abbiamo sempre risposto convocando anche solo ci scriveva dicendo “voglio lavorare per voi”, senza inviare CV o latro. Questo perchè so quanto sia difficile oggi trovare lavoro. Per 2 anni abbiamo ( io e i miei collaboratori ) visionato centinaia di autocandidati. Sfido chiunque a trovare una sola persona a cui sono stati chiesti 100 euro. I 100 euro sono una provocazione per dire alle persone che si autocandidano per un lavoro di andare almeno preparati ad un colloquio. Ma mi rendo conto che in Italia ormai il tema lavoro è formato da persone che hanno un idea primitiva dello stesso. Per quanto riguarda i miei guai giudiziari come ha scritto qualcuno sul vostro blog non devo giustificare nulla perchè anche li si parla senza conoscere i fatti e solo per denigrare la persona. Non esistono. Per quanto riguarda la sede della Società anche li è meglio sorvolare perchè chi ha scritto il commento ha preso alcuni pezzi di articoli, ha fatto un copia incolla nella sua testa ed è uscito con quel commento farneticante. Mi dispiace vedere che un sito come il vostro che cerca di distinguersi e di dare valore a chi cerca lavoro sia di cosi scadente perspicacia.
Saluti

P.s. Non è possibile contattarvi senza registarsi. Sapete che non è legale?
Buon lavoro e auguri

La risposta di Osvaldo Danzi

Gentile sig. Proto,

A conferma che non è assolutamente vero che non è possibile contattarci senza essere registrati al sito, abbiamo pubblicato in toto il Suo commento, come puó fare chiunque, esternamente. Altra cosa è darLe l’accesso al nostro social network, cosa che non faremo, onde evitare che Le venga la tentazione di fare qualche altra “provocazione” ai danni dei nostri utenti.

Il fatto che Corsera abbia dovuto bloccare i commenti – che Lei definisce inopportuni – cosa che invece i blog su cui è rimbalzata la notizia della Sua iniziativa non hanno fatto, scatenando giustamente le reazioni di chi ha letto (e ci dispiace che non ci sia un solo commento a Suo favore) dovrebbe dirla lunga. O siamo tutti stupidi noi, o è un genio innovativo Lei, ma purtroppo non compreso in Italia (e sono tuttavia certo che questo è l’unico motivo che l’ha spinta a posizionare la Sua sede a Lugano. Gli Svizzeri sono di certo più avanti di noi, lo dimostra l’invenzione del cucù!).

Il mestiere del recruiter è un mestiere molto serio, che in questo particolare periodo economico ricopre anche un ruolo sociale di non poco spessore. Quelli come Lei purtroppo sono alla base di tanti pregiudizi da parte delle aziende e peggio ancora dei candidati, che hanno avuto la sfortuna di imbattersi in personaggi senza scrupoli che stanno rovinando l’immagine di chi questo mestiere lo fa da anni con passione cercando di definire delle linee comportamentali ed etiche in un territorio professionale già compromesso da una richiesta di flessibilità e da una carenza legislativa che non ci riconosce le stesse opportunità di tante altre categorie professionali.

Ma siccome “cucù” noi non siamo, ci permetta di sospendere il giudizio, e difatti, nel mio articolo, prendo in considerazione già dal titolo l’ipotesi che Lei possa essere un innovatore, piuttosto che uno sciacallo che si approfitta di una professionalita che non ha e di un momento di difficoltà di chi si è ritrovato senza lavoro a causa della crisi.

I malintesi per i quali Lei è indiscutibilmente raffigurato come un avventuriero su qualsiasi ricerca su Internet che porti il Suo nome è un Suo problema. Noi non abbiamo fatto altro che digitare Alessandro Proto su Google e quello che è venuto fuori è pubblico. 

Lei ha tutto il diritto di lanciare provocazioni, di chiedere soldi per i colloqui (questo, è davvero illegale!), ribaltare il senso delle interviste e prenderci per i fondelli. Noi abbiamo tutto il diritto di replicare, anche duramente. Il Corsera, da par suo, ha perso una grande occasione nei confronti dei suoi lettori prima di tutto, peggio ancora nei confronti di uno strumento, che ancora una volta non ha saputo gestire.

La nostra è una Community di Persone che cerca, attraverso lo scambio di informazioni, di ottenere opportunità, visibilità e soprattutto, di non incorrere in brutte esperienze.

Credo fermamente di star facendo un buon lavoro in questo senso.

Osvaldo Danzi

20 Commenti

  1. Osvaldo la tua risposta è fantastica.in Italia forse il sig proto non lo da vige la libertà di espressione e di opinione.mi piacerebbe che il sig.Proto invece di essere quello che è fosse un neo laureato con una famiglia che guardagna mediamente 1500€ al mese,con un affitto da pagare..poi vorrei vedere come commenterebbe il suo articolo.Se in realtà la sua era una provocazione perché non l’ha detto chiaramente nell’articolo?mag rimango sempre piu basita!saluti

  2. Sig. Proto,
    la sua non è una società di recruiting; ciò non cambia il fatto che la richiesta di soldi per colloqui o per presunti corsi di formazione o per presunti lavori etc. fa un po’ ribrezzo e fa parte del peggior armamentario delle tante truffe e truffette che vengono messe in atto anche a danno dei disperati. La provocazione nel mondo lavoro o dell’economia, dovrebbe essere ben altro, qualcosa di davvero innovativo e positivo.
    Per quanto riguarda il resto… la rete fa anche la sua reputazione: provi lei stesso a digitare il suo nome e veda cosa ne viene fuori; ad ogni libero cittadino italiano (ma anche svizzero, britannico o di chissà dove) il diritto di trarre le proprie valutazioni.
    Distinti saluti,
    Giorgio Pellegrini

  3. Ciao Osvaldo.
    Un giorno di qualche anno fa, dei poliziotti entrarono del condominio dove abitavo e prelevarono un simpatico e brillante ragazzone di origine albanese, notorio nullafacente. I più informati mi dissero che il piacione aveva “comprato” 11 (undici) auto presso un salone della zona senza pagarle, auto che poi si erano improvvisamente eclissate.
    Io qualche macchina, una ogni tanto, l’ho comprata. Malgrado nel mio microcosmo sia una persona conosciuta e rispettata (così almeno credo), a me senza un congruo anticipo, il modello Unico e una accurata consultazione del CRIF, di auto non ne avrebbero data neppure una…
    Il tema è questo: se c’è alle spalle una domanda, chi sono i clienti del sig. Proto? Perché si rivolgono alla sua società piuttosto che ad altre realtà più trasparenti ed a professionisti veri?
    Non mi stupisce che imbroglioni ed imbroglioncelli trovino spazio sul mercato, ma chi è che dà loro fiducia? Altri imbroglioncelli oppure sempliciotti, imprenditori dabbene?
    E’ un’altra anomalia tutta italiana… E forse, ad uscirne ancora una volta con le ossa rotte, è anche un la nostra classe imprenditoriale…
    Un saluto a tutti
    Domenico

  4. P.S.: Il fatto di dichiarare che “Noi cerchiamo personale attraverso società specializzate in questo mestiere” non cambia la sostanza delle cose. Anzi, è un’aggravante.
    Ho fatto un copia e incolla, lo confesso…

  5. Il livello culturale che il Proto esprime nella sua lettera, anche a non voler considerare gli altri dati a nostra disposizione, ci fornisce un indizio decisivo per dare la risposta all’interrogativo (sciacallo o innovatore?). L’innovazione nasce dalla conoscenza e quindi dalla cultura. Il resto è espediente. Perciò ottima risposta, Osvaldo.

  6. Peccato che osvaldo come lo chiamate Voi non abbia pubblicato anche lo scambiuo di mail avute direttamente con me. Ragazzi aprite gli occhi. Che coda di paglia. Spero non venga censurato cosi come non vengono censurati i commenti contro il sottoscritto. Ma non vi rendete conto di quello che scrivete e di come lo scrivete? Vi sentite realizzati a scrivere certe cose?
    Contattateci, magari vi facciamo uno sconto sui colloqui. 5 euro a colloquio.

    1. Come vede, non censuriamo nulla. Ma siccome il Suo linguaggio è da consulente di scaricatori di porto, evito di riportarlo qui. La Sua brillante replica è stata qui riportata e mi sembra più che sufficiente per inquadrarLa, casomai su Internet qualcuno avesse fatto confusione fra Google e Gogól e non avesse trovato abbastanza informazioni sulla Sua persona.

  7. Sig. Proto,

    lasci perdere; la serietà di Osvaldo Danzi e delle altre persone che con serietà, entusiasmo e disponibilità fanno parte del direttivo di FiordiRisorse è fuori di dubbio; tutte le iniziative svolte sono sempre a titolo gratuito e volte a portare valore aggiunto (conoscenze, relazioni, opportunità di business o di lavoro…) a chi vi partecipa.

    La sua intervista-esibizione (altro che provocazione!) sul CorSera ha contenuti che danno a me e a molti di noi, a giudicare dalle reazioni, una forte sensazione negativa: non può farci niente.
    Le altre informazioni che si trovano su di lei, su Internet, tramite Google o altri motori di ricerca, non danno un quadro molto confortante: ognuno è libero di leggere (o non leggere), valutare, giudicare e di condividere con altri il proprio giudizio.

    Giorgio Pellegrini

  8. Sig. Proto,
    grazie per il (notevole) sconto sul prezzo del colloquio da Lei proposto.
    Tuttavia, a questo punto una nota si impone: da candidato, ho avuto modo di constatare come un colloquio abbia effettivamente un costo… misurabile in tempo, in trasferimenti, in pernottamenti.

    Sarebbe errato misurare il “ritorno” sulla base del risultato ultimo: il processo di selezione può risultare sfavorevole al candidato per mille motivi diversi.

    Personalmente, ho sempre applicato il metro dell’esperienza maturata: quanto fosse stato interessante incontrare quella determinata realtà, quali gli spunti maturati, quali le possibilità di miglioramento della mia presentazione per l’occasione successiva.

    Premesso tutto questo, 5 euro per un colloquio con la sua società mi sembra un prezzo veramente esagerato. Figurarsi 100.

    Cordiali saluti,

    Stefano Innocenti

  9. Questa precisazione è una delle piu assurde: “L’iniziativa dei cento euro a colloquio era una provocazione. Se leggete bene l’articolo dice che è stata “provata” su 10 candidati di cui 5 hanno rifiutato, due sono stati scartati e 3 sono stati presi come collaboratori. E i due che sono stati scartati hanno ricevuto indietro i 100 euro”. Mi scusi sig. Proto, ma che provocazione e provocazione? il fatto che abbia rimborsato ” i non-soddisfatti” non esclude che lei abbia indotto dei ragazzi a guardare nelle loro tasche prima di partecipare ad una selezione, e che abbia totalmente distorto una procedura professionale riducendola ad un mercato del pesce.
    Non cerchi delle giustificazioni.
    un saluto a tutti…

    ps: grande Osvaldo!

  10. cari tutti, il vero nodo problematico, a mio avviso, non è il Sig. Proto. Di “Signori Proto” purtroppo il mondo è fin troppo pieno! La quetione che crea vero scandalo è che una testata non propriamente di second’ordine e di solito lontana dal giro delle testate che “ti pubblico l’intervista a pagamento”, contribuisce a diffondere opinioni lontane dai fatti professionali e a distorcere le basi deontologiche che dovrebbero regolare il mercato del lavoro. Che si tratti o meno di una realtà specializzata nell’intermediazione di lavoro, è inaccettabile che il corsera arrivi a pubblicizzare indirettamente una modalità operastiva come quella proposta senza una nota redazionale di esplicita dissociazione!

  11. Sig. Proto, la sua ultima “provocazione” dello sconto sui colloqui credo abbia fornito a tutti noi la risposta se quella da lei effettuata sia un’innovazione oppure un’operazione di sciacallaggio, non credo che, a questo punto, ci siano dubbi (ma c’erano??).
    La ” provocazione”, come la chiama lei, avrebbe avuto un senso se attuata attraverso modalità consentite dalla legge e non pare, ad avviso di chi scrive, che ciò sia avvenuto.
    Vede, in tempi come questi, tutti coloro i quali effettuano un colloquio sono motivati a……riuscire ad arrivare alla fine del mese! La disperazione è tanta: per tale motivazione appare quanto mai singolare che un giornale come il Corriere abbia dato risalto quasi in positivo alla sua iniziativa!
    Sono sempre stato convinto che parlare troppo di fatti o persone sulle quali occorre soltanto lasciar cadere un velo pietoso, significa dare troppa importanza, anche perchè qualcuno diceva che “…..di me, nel bene o nel male, l’importante che se ne parli”: ma in un caso del genere, concordo assolutamente con Osvaldo, bisogna dare massima pubblicità.
    Ed invero, se lo conosci lo eviti, se lo conosci……non rischi di sborsare cento euro.
    Saluti.

  12. colpevole di avere solo ora letto e approfondito la vicenda, colgo l’occasione per complimentarmi con te.
    Un grosso in bocca al lupo con chi fa come te fa questo lavoro con passione e senza secondi fini

  13. Nella migliore delle ipotesi Proto è uno che cerca visibilità a buon mercato con espedienti tipo quello dei colloqui a pagamento, le fantomatiche ville vendute ai Vip (a loro insaputa), il restauro dell’Arena di Verona, gli investimenti in società quotate. E’ un ometto che a tutti i costi vuole entrare nel jet set e non si tira indietro neppure davanti a “investitori che vogliono mantenere l’anonimato”. Perciò nella sua insussistenza può essere pericoloso. La magistratura dovrebbe occuparsene per smascherarlo se è solo uno che racconta frottole che possono alterare l’andamento dei mercati finanziari o per incriminarlo se commette reati più pesanti come il riciclaggio.

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