Francesco Bertellini su: "La disorganizzazione aziendale" di Virgilio Becucci
Prima di tutto permettetemi di dire che questa è la prima volta che faccio una “recensione”, (specie se di libri scritti da altri) perciò perdonatemi se non rispetterò uno stile o delle regole standard per questo genere di scritti (ma perché, ne esistono?)
E’ la prima volta che faccio una recensione e non crediate che sia facile. E’ anni luce dal preparare una sinossi del tuo ultimo lavoro da mandare a questo o a quello editore; stavolta il mio compito obiettivo è quello di spendere un po’ di parole (poche) a favore di un libro che mi ha colpito molto. Si tratta del “saggio” (so già che Virgilio non sarà contento di tale sostantivo, ma insomma in qualche modo lo dovrò pur chiamare, o no?) di Virgilio Becucci sulla disorganizzazione aziendale, sottotitolo “come sopravvivere nella disorganizzazione” !
Poche pagine, appena 88, ma dense di concetti e significati, scritte con uno stile che adoro: serio, ma non troppo, con la capacità innata di non prendersi troppo sul serio, basta citare il nuovo conio dei profili aziendali, al posto dell’ufficio del personale, vediamo il perché di un ufficio INpersonale, il direttore generale è allora il DISTRATTORE generale…. Ma non è (sempre) colpa sua: a volte il suo ruolo è piuttosto vuoto e gli mancano le deleghe per poter agire, ecco che allora occupa il suo tempo a sfasare i ritmi aziendali e a deconcentrare i collaboratori dalle proprie attività…
Se in prima battuta queste asserzioni possono farci sorridere, riflettendoci con attenzione ci si accorge che E’ COSI’, E’ COSI’ E’ COSI’! (per fare il verso a Brunetta), spesso (per non dire nella maggior parte dei casi) avviene proprio quanto ritratto da Becucci, e tali situazioni vengono vissute passivamente senza attenta riflessione.
L’analisi di ruoli e dinamiche aziendali proseguono fino alla “chicca” finale (di cui però non vi anticipo nulla per non rovinarvi la sorpresa) del processo di INVILUPPO PRODOTTO.
Il libro di Virgilio ha però dei punti fermi e incontrovertibili: la conoscenza e la competenza sull’organizzazione aziendale è una sicura chiave di successo per quei manager che hanno saputo caratterizzare in modo efficiente le aziende che guidano.
Questo simpatico volumetto va preso (come dice lo stesso autore in quarta di copertina) come un diverso punto di vista utilissimo (questo lo dico io) per chi deve affrontare situazioni lavorative non sempre strutturate o in fase di cambiamento.
Ultimo concetto che mi pare importante menzionare è in verità la prima riga della premessa al libro: il successo di un manager a inizio carriera è legato al proprio”mazzo”: o ce l’hai, o te lo fai, o te fanno…. E nello scrivere mi devo spostare sulla poltrona, perché “il mio” mi fa ancora male… Chissà a quale categoria di manager apparterrò??
Francesco Bertellini fdr umbria
Attualmente il libro è in vendita sui seguenti siti on line.
www.libreriauniversitaria.it
www.kimerik.it
www.ibs.it
www.webster.it
www.unilibro.it
www.deastore.com
grazie per la segnalazione, davvero interessante. E neanche male la recensione 🙂