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Sarà la musica che gira intorno. #Reloaded2019

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Il titolo non è casuale.

La Selva, il posto che ho scelto per il Reloaded2019 di FiordiRisorse è un luogo di energie. Vere.

La Selva è il luogo scelto da Ivano Fossati per registrare uno dei suoi album più belli. Lo ha scelto per i suoni, per come le onde si propagano in quel luogo e per l’energia incredibile che in questi due giorni abbiamo sentito sulla nostra pelle.

La Selva è il luogo scelto da alcuni astronauti della NASA per il loro incontro annuale. E’ stato il passaggio di menti fuori dal comune, di viaggiatori viaggianti e sabato e domenica anche il luogo in cui ci siamo incrociati da tante regioni diverse.

Insomma, La Selva per noi non è stata per niente oscura.

Il “Reloaded”. Lo spartito per chi è arrivato solo adesso

Abbiamo dei riti in FiordiRisorse. Uno di questi è il Reloaded, il momento in cui scomponiamo FiordiRisorse e la ricomponiamo, generiamo nuove idee, nuovi progetti e questa volta siamo andati in fondo, parlando di identità e come inserirla nel dialogo quotidiano sul lavoro con imprese, istituzioni e organizzazioni.

Normalmente usiamo Slack per comunicare fra di noi. Una sessantina di Persone che da tutte le regioni lancia idee o esprime pareri ed opinioni. Con questo sistema organizziamo gli eventi e anche Nobìlita, il Festival della Cultura del Lavoro, lo progettiamo quasi interamente in piattaforma.

Ma poi diventa necessario metterci la faccia, conoscerci e annusarci e capire se siamo davvero fatti della stessa pasta. E proprio a questo serve il Reloaded.

Ritornello: Non tutti i Reloaded riescono col buco.

Ho pagato un prezzo molto caro con l’ultimo Reloaded. Avevo sopravvalutato ogni aspetto: il luogo, l’organizzazione delle giornate, i contenuti, il senso di appartenenza alla Community che in gran parte delle Persone che avevo scelto non era più tale, illudendomi che non fosse possibile disinnamorarsi di FiordiRisorse. Persone che tanto avevano dato negli anni passati passati, ma con cui poi, come in tutti gli innamoramenti, qualcosa si è rotto. I sentimenti non erano più corrisposti.

Come un obsoleto titolare d’impresa ho pensato che tutto fosse perfetto.

Invece cambiano le Persone, cambiano i valori, cambiamo noi. E tutto questo cambiamento, dobbiamo imparare ad affrontarlo con grande serenità, anzichè parlarne soltanto.

Ho deciso di fermarmi. Di iniziare ad osservare i flussi intorno a FiordiRisorse mentre nuove scintille iniziavano a prendere forza e a generare nuovo fuoco. E una delle nuove cose che ho imparato è vedere la forza di chi, affogato nelle retrovie da personalità molto ingombranti (compresa la mia), ha saputo emergere con uno spirito diverso, quello della forza del gruppo rispetto all’identità del singolo.

E questi due anni hanno visto trasformare FiordiRisorse in una maniera straordinaria. Nobìlita è stato il primo appuntamento in cui ci siamo messi alla prova; una vera Community ha risposto all’appello con un nuovo senso di appartenenza che ha portato con sè un concetto intangibile quanto concreto: coinvolgimento. E il coinvolgimento non lo puoi raccontare o inventare; se c’è lo vedi.

È proprio questo che ha fatto avvicinare tantissime sono Persone a FiordiRisorse durante il Festival della Cultura del Lavoro, osservando la bellezza di un gruppo che lavora insieme divertendosi e condividendo valori intensi e fuori dal comune. Persone che hanno alimentato il Gruppo in questi due giorni insieme alle “vecchie glorie”.

Quando raccontiamo cos’è FiordiRisorse, siamo tutti sullo stesso pentagramma?

C’è un tempo per tutto. Ho deciso che fosse arrivato il tempo di un nuovo Reloaded. La richiesta da parte della Community di realizzare una comunicazione che fosse uguale per tutti è stato il punto di partenza. In tanti si sono avvicinati a FdR per motivi diversi, ma tutti con un unico obbiettivo e adesso mi chiedevano se la “mia” FiordiRisorse fosse uguale alla “loro” FiordiRisorse.

Senza ambiguità, senza incomprensioni, diventa adesso importante usare tutti le stesse parole e gli stessi concetti. Anche per questo abbiamo deciso di realizzare una FiordiPedia dove ognuno di noi ha preso in carico una parola.

La cassa armonica che genera contenuto

La Selva ci ha riservato un clima e dei luoghi straordinari. Una casa a nostra disposizione per sentirci “in famiglia” e condividere i momenti più quotidiani: preparare insieme il pranzo, accendere il camino e la griglia, ritrovarsi a colazione, suonare insieme e chiacchierare fra Persone che si trovano per la prima volta e sembra si conoscano da sempre.

E giuro, non è una frase fatta.

Ma se non passa aria, non si possono generare “idee aperte”. L’anfiteatro naturale ci ha aiutato a sentire tutta l’energia del posto e a trovare le parole con cui descriverci e raccontarci. Spazi immensi per far cambiare l’aria.

E quell’aria ha attraversato tutti gli strumenti facendoli risuonare all’unisono. La musica è stata il filo conduttore di questa esperienza.

Parola d’ordine: evitare le rime

Non sarebbe FiordiRisorse se avessimo deciso di usare le “solite parole” del lavoro. Per questo, abbiamo deciso di realizzare un vero e proprio Manifesto che fotografi il momento storico, prenda una posizione decisa e proponga una nuova cultura del lavoro favorendo chi crede nel valore delle Persone e nella loro realizzazione.

D’ora in avanti, questo sarà FiordiRisorse: Rumore Armonico.

Dicono che c’è un tempo per seminare
E uno che hai voglia ad aspettare
Un tempo sognato che viene di notte
E un altro di giorno teso
Come un lino a sventolare
C’è un tempo negato e uno segreto
Un tempo distante che è roba degli altri
Un momento che era meglio partire
E quella volta che noi due era meglio parlarci
C’è un tempo perfetto per fare silenzio
Guardare il passaggio del sole d’estate
E saper raccontare ai nostri bambini quando
È l’ora muta delle fate
C’è un giorno che ci siamo perduti
Come smarrire un anello in un prato
E c’era tutto un programma futuro
Che non abbiamo avverato
È tempo che sfugge, niente paura
Che prima o poi ci riprende
Perché c’è tempo, c’è tempo c’è tempo, c’è tempo
Per questo mare infinito di gente

Ivano Fossati, “C’è tempo”.

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