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"Think Out of the Box" e le mille suggestioni regalate da Roberto Bonzio a "Italiani di Frontiera"

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dscf8972Ero sicuro che questo sarebbe stato un evento davvero speciale. Non solo nel format – un’ora e dieci di video serrato e commentato in diretta – ma anche negli spunti o anche solo nelle piccole e grandi curiosità che Roberto è stato capace di raccogliere, mischiando episodi personali, incontri fulminanti, nozioni di storia e geografia.
Ma soprattutto l’intelligenza di trattare un tema come quello degli italiani che hanno chiuso i loro sogni in una valigia per realizzarli altrove, in maniera mai pessimistica, ma sempre con l’occhio lungo di chi vuole raccontare come, cambiando l’ottica delle cose, realizzare i propri sogni è possibile. E da qui, le storie degli “Italiani di Frontiera in patria”.
Casi come quelli di Amadeo Peter Giannini che durante il terremoto di San Francisco è andato contro corrente, pensando “out of the box” ha prestato i soldi per la ricostruzione, la storia incredibile del primo cowboy italiano passato dall’assassinio di Napoleone III a Little Big Horn, il cappello del VII Cavalleggeri sul leggio, le storie degli Olivetti Boys piuttosto che la metafora del Palio di Siena e della Pastasciutta, gli interventi di Fabio Canovi, sara Roversi, Piero Fòrmica e David Stanton (i nostri Italiani di Frontiera in Patria) meriterebbero altrettanti post su cui discutere e confrontarsi.
Se lo ritenete interessante, fatelo.
Per il momento, cominciamo a condividere con chi non c’era qualche fiammella interessante.

15 Commenti

  1. Complimenti ad Osvaldo e Beniamino, avete organizzato un’evento incredibile! difficile superare. bellissima la presentazione di Roberto Bonzio, ho avuto il piacere di conoscerlo, una persona straordinaria. ma quante cose abbiamo imparato ieri, quante esperienze ed esempi che ci ha fatto conoscere, “Jacuzzi”, “H-FARM”, ecc… “essere Affamati e restare Folli”… penso che non ci sono frontiere nella “FiordiRisorse Valley”, e sono ogni giorno più convinta che IL TUO SUCCESSO PUO’ ESSERE UN VALORE PER TUTTI.

  2. Uno degli eventi più belli a cui ho partecipato, decisamente out of the box. Roberto è da conoscere. Ci ha portato in viaggio, con il suo modo originale e coinvolgente di far vivere i sogni e le esperienze di chi non si è limitato a sognare, ma ha creduto, rischiato e fatto. Un viaggio alla scoperta del “si può fare”.
    Da non intendere , come effettivamente la location suggerisce, la fortuna si fa all’estero. Esistono Italiani di Frontiera in Italia. Io li definirei meglio senza frontiere perché hanno saputo guardare oltre i confini e scegliere le opportunità dove queste si manifestavano, come hanno dimostrato Fabio e Sara. Grazie di aver poi riportato in Italia i vostri successi.
    Bellissima l’idea di Page e Brin figli di Italiani: esilarante e tristemente vera.
    Grazie veramente a tutti e come ad ogni evento di FdR il dopo è sempre stimolante ed interessante quanto l’evento stesso.

  3. Serata bellissima all’aeroporto di Bologna!
    Un incontro davvero ricco di tantissimi stimoli e spunti di riflessione, di tante storie di italiani, più o meno famosi, che con le loro idee e le loro azioni hanno realizzato un cambiamento.
    Mi ha colpito la riflessione che se nella Silicon Valley qualcuno prova ad avviare un nuovo progetto e fallisce, lì è solo uno che ha provato a fare qualcosa di nuovo mentre, nel resto del mondo, è solo uno che ha fallito!
    Grazie agli organizzatori (anche se cominciamo ad abituarci ad eventi di livello eccellente) a Roberto Bonzio per la sua creatività e intraprendenza, a Fabio Canovi, Sara Roversi, Piero Fòrmica e David Stanton per loro coraggiose testimonianze.
    Concordo con Africa, la creatività e il successo di ognuno può diventare fonte di ispirazione e, soprattutto, un valore e un arricchimento per tutti!
    Potremo cominciare a realizzare qualche cambiamento, piccolo o grande, anche noi … magari cominciando con la nostra “Fior di Risorse Valley” 😉

    Qualche foto dell’evento è visibile qui: http://www.flickr.com/photos/fiordirisorse/sets/72157625333016723/

  4. Serata davvero “out of the box”… e fuori dai soliti confini, dalla scatola, dalla (sempre troppo limitata) “comfort zone”… cosa abbiamo trovato?
    Un sacco di spunti, e di stimoli per tutti! Forse sarà solo una mia impressione, ma credo di aver colto più di uno sguardo pensoso e sognante dopo gli interventi di Roberto, Fabio, Sara e David… senza dimenticare Piero Formica che ha saputo come sua abitudine “pungolarci” a dovere!
    Quello per “uscire dalla scatola” è solo il primo passo… ma tutti i lunghi viaggi iniziano così!

  5. Ieri sera ho apprezzato gli Italiani di Frontiera, quelli che mantengono un immagine bellissima dell’Italia nel mondo. Cultura, creatività, ingegno che unita al proagmatismo del mondo anglosassone creano un grande valore.
    E quando criticavo, sempre con grande amore, il nostro amato paese diversi anni fa sono stato tacciato di disfattismo. Ma la critica costruttiva è utile, è un processo bottom-up per creare situazioni e fenomeni come quello di FdR che divulgano pensieri, idee, conoscenza.
    Anni fa durante una discussione con un amico manager lui mi disse, quasi sprezzante, come mai io che ero così critico non me ne andavo all’estero… ora io sono ancora qui e lui è a Dubai con tutta la sua famiglia.

  6. Osvaldo serata splendida e di altissimo livello emotivo, memorabili storie con una mistura che spazia dall’epica alla geniale “follia”.
    Ringrazio per essere intervenuti Fabio Canovai, Sara Roversi, Pietro Fòrmica e vista la provenienza, the last but not least, David Stainer.
    Ad Maiora

  7. Complimenti.
    A Roberto, che secondo me renderebbe entusiasmante anche la lettura dell’elenco del telefono di Helsinki e provincia,
    Ai contenuti,
    avrei voluto fare vedere la presentazione a mia figlia, ha 17 anni e bisogna che in qualche modo esca dalla scatola
    A te Osvaldo e a tutte le persone che ti / ci hanno aiutato,
    per l’ennesiam organizzazione perfetta.
    Sono molto contento di fare parte di FiorDiRisorse.

  8. Vero Stefano.
    Chi sognava, chi si illuminava, chi vedeva la sua idea di vita e di convivenza confermata da casi di successo. Storie di cui andare fieri e orgogliosi.
    Concorrenza, competitività, antagonismo: nessuna di queste parole è stata detta.
    Si è parlato di cooperazione, di sfide, della capacità italiana di ragionare fuori dagli schemi, di credere nelle proprie idee e valori e di rischiare di “viverli”, di ambiente favorevole su cui le idee attecchiscono e fanno il successo.
    Non è emersa nessuna critica, ma in tanti hanno pensato a come spesso sono state tarpate le ali a qualcuno pronto a spiccare il volo.

    Spunto di riflessione: ma avete notato che tanti casi di successo sono stati fatti da coppie?!Hewlett Packard, Google, Facebook, ecc. dove spesso uno era il genio “vero” e l’altro era il genio imprenditoriale. Il successo forse non sarebbe mai arrivato se uno dei due avesse cominciato a cercare di “sfruttare” le capacità dell’altro.

    Cooperare credo che sia il motto dei prossimi anni.

    Grazie di cuore per tutti gli spunti di riflessione.

    Alla prossima

  9. Arrivare un giorno dopo significa rischiare di ripetere quello che avete già detto tutti voi….le mie impressioni a caldo sono state nell’ordine:
    – il più bell’evento di FdR cui abbia partecipato
    – FdR è un bell’esempio di “think out of the box”, un vero esempio di “italiano di frontiera”
    – Roberto è stato una valanga, no una slavina che ci ha travolto con le sue storie fantasmagoriche ed affascinanti
    – ma perché i manager italiani sono così parrucconi? non vanno mai negli USA?
    – “c’è Bill che passa di qui…..vuoi parlare con lui?”
    – oltrepassare i limiti del “business as usual”, adottare il pensiero laterale, think out of the box: in un mondo che cambia alla velocità della luce (al Top Management Forum ce lo hanno ripetuto fino alla nausea) chi si ferma è perduto

    Grazie Osvaldo, far parte di FrD sta diventando sempre più stimolante!!

  10. Senza alcun dubbio la serata più frizzante e stimolante di Fior di Risorse. Grandissimo ritmo, e storie di persone (italiane) che hanno sfidato lo status quo realizzando un sogno. Peccato abbiano trovato ascolto e possibilità solo lontano dalla nostra Italia.
    Complimenti a FdR, grazie a Beniamino Bacci, grazie all’Aeroporto di Bologna per la meravigliosa ospitalità e accoglienza.
    Bello che, dopo tanti incontri si riesca a “volare” sempre così in alto!
    Massimiliano Nucci – IKEA Italia Retail Srl

  11. Complimenti e grazie davvero ad Osvaldo e a Beniamino per averci regalato questa meravigliosa serata. Ascoltare Roberto Bonzio, una persona straordinaria, che ci ha raccontato la vita rocambolesca di Carlo Emilio di Rudio, un “Forrest Gump del 1800” e dei numerosi italiani della vecchia frontiera, precursori delle attuali eccellenze italiane di Silicon Valley,ci ha veramente resi orgogliosi della nostra appartenenza, delle nostre radici culturali, nonchè consapevoli che bisogna fare nostro il motto “TRUST YOUR IDEAS”, pensare fuori dagli schemi e mettere il cuore in quello che si fà. Grazie anche a David, a Piero e Sara per aver condiviso con noi le loro preziose riflessioni, frutto della loro esperienza di vita e per essere persone così autentiche e vere.

  12. Ieri sera ascoltando Roberto – straordinario affabulatore – e le sue storie tutte egualmente contrassegnate da successi imprevedibili e imprevisti, frutto di menti e cuori ‘ affamati e folli’ nella mia mente ha avuto luogo uno strano fenomeno di simultaneous translation: la proposizione ( d’intenti) che è diventata lo slogan della serata: THINK OUT OF THE BOX!! io ascoltandola, la sentivo suonare pressappoco così, con una traduzione impropria: PISCIA FUORI DAL VASINO!!
    Ho riflettuto sulle ragioni di questa percezione: l’esperienza di giovane imprenditrice in Italia me la fa sentire così, perché la reazione a chi prova a fare impresa avendo meno di trent’anni qui è ancora spesso di disappunto, perché chi porta idee così diverse da necessitare di fede per essere accreditate suona presuntuoso, perché chi non è del tutto convinto che …”ogni cosa al suo tempo” sembra sempre che voglia sorpassare gli altri, anziché indicare vie nuove, a vantaggio di tutti..
    E allora, raccolgo la simpatica sfida dei carissimi Ben e Nick e fermamente proclamo:
    PISCIA FUORI DAL VASINO! ( ..e continua a sorridere al tuo sogno, anche se non è affatto vicino).

  13. Dei tanti stimoli ricevuti dai racconti di Roberto Bonzio, ancora mi risuona nella testa una parola: condivisione, condivisione, condivisione…
    Credo che in Fior di Risorse questo valore si traduca già in esperienze concrete; anche lo stesso evento dell’altra sera è stato possibile grazie alla condivisione di idee, contatti, tempo, mano d’opera e sorrisi sinceri da parte di tutte le persone che compongono il gruppo, dandogli sempre più forza.
    Grande Rossella, non deve essere facile “farla fuori dal vasino”, specialmente per una donna…e non è solo una battuta, davvero una donna deve avere il doppio della volontà e del coraggio, se vuole scoprire nuove frontiere. L’importante è sapere di non essere proprio la sola a farlo o essere lasciata da sola; ancora una volta: condivisone!

  14. Concordo nel ringraziare sia Osvaldo che Roberto e gli altri intervenuti per la superba serata. Uno dei pensieri che mi è rimasto è come farsì che i miei figli siano hungry and foolish. Questa penso che sarà la nostra sfida perchè le opportunità continueranno ad esserci ma bisognerà saltare più in alto di tutti! Io farei un progetto che coinvolga le scuole perchè le nuove generazioni devono essere pronte ad avere le valigie sempre pronte (e personalmente non penso di essere stato per più di 3 anni nella stessa città negli ultimi 15).

  15. Come ho già scritto su linkedin è difficile commentare “Italiani di Frontiera”.
    Per me è stata una serata emozionante, è stato come andare al cinema, ritrovarsi catapultati in uno spettacolo teatrale, partecipare ad una conferenza esclusiva. Molte sono le stimolazioni celebrali che mi sono portata via e una volta tanto, grazie a Roberto Bonzio e al suo progetto Italiani di Frontiera, non mi sono vergognata di essere italiana. Roberto mi ha trasmesso una strana fiducia, la scintilla del “si può fare”, nonostante tutte le sindromi da cui noi italiani siamo affetti.
    Da oggi inizierò a pensare in grande, anzi “out of the box” , per provare a realizzare concretamente tutti i miei sogni!

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