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5 metodi per vivere davvero

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1.: Osservare, e non solo guardare, ciò che ci circonda.
Affacciarsi dalla finestra di casa nostra, attraverso il vetro della finestra dell’ufficio in una pausa caffè a lavoro, aprire la portiera dell’automobile se il lavoro è mobile.
Le cose cambiano. Cambia la luce, che pittura le facciate dei palazzi. Danzano in cerchio le stagioni. Si rincorrono le nuvole nel cielo e prendono le forme più strane. Un bimbo ride, un altro piange, una mamma li stringe a sé. Un vecchietto attraversa la strada liberamente perché lo lasciano passare.
Oppure la pioggia, la nebbia, il freddo, tutto il contrario delle cose belle che ho descritto.
Ma po… l’arcobaleno, e nuova luce, un nuovo giorno, calore, ancora vita.

2.: L’intensità dei momenti va gustata.
Fermarsi ad assaporare un istante, con tutto quello che racchiude, i significati sottesi e palesi.
Raccogliere la nostra emozione, lasciar scorrere le lacrime senza aver paura di soffrire, decidere di non compromettere la nostra libertà, limitandola attraverso un eccessivo autocontrollo, respirare a fondo, ci permetteranno di sentirci in un “qui ed ora” e non in un “giammai sarò”.

3.: Ascoltare è comprendere.
Anche quando chi ci parla la pensa diversamente da noi. Proprio quando quel che pensa è diverso, cerchiamo di capire il senso di ciò che ci sta comunicando.
Chi è ricco, vuole sempre più denaro. Chi ascolta vuole conoscere sempre più.

4.: Aiutare gli altri non è semplice altruismo.
Quello che doniamo, non sempre, e non sempre subito, ma spesso ritorna a noi sotto forma di rispetto, lealtà, affetto, gioia.
Se crediamo di non poterlo fare, potremmo cercare di non bloccarci davanti ad un rifiuto, comprendendo che in realtà esso non ci deriva dall’esterno, ma scaturisce dalla nostra paura di non essere sufficientemente efficaci.
Aiutare è anche solo donare un sorriso. Aiutare è stare vicino, con il cuore e non solo con la mente. Aiutare è condividere.

5.: Amare. Incondizionatamente.
Affezionarsi non ci porterà via la nostra identità.
Non si può vivere senza rischiare di morire.
Amare è il più grande rischio che si possa correre, ma è l’unico modo per assaporare il gusto delle cose, e per vivere l’essenza del tutto di cui facciamo parte.

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