L’ azienda che insegna come trattenere e attirare i talenti
Vi racconto una storia, di lavoro e passione.
Parte da Bassano del Grappa (Vi) e attraversa tutto il globo, è quella di Manfrotto Vitec Group. L’ho sentita dal Direttore delle Risorse Umane, Marco Scippa, all’evento del 24 maggio scorso, organizzato dal gruppo Veneto di Belle Capocce – FdR, al Caffelarte di Paese (Tv).
Il dirigente aveva con sé poche slide e molta esperienza, maturata in aziende come Elica, Alitalia e Indesit.
Siamo partiti da una domanda – Come trattenere e attirare le persone valide in azienda? La risposta in Manfrotto, è partita 7 anni fa, dopo cioè che Vitec Group, che l’aveva già acquisita da un po’, ha fatto pervenire due messaggi divenuti motori propulsori del cambio di rotta.
- Si cresce in modo organico, non per via dell’acquisizione
- Dobbiamo diventare un’azienda
C’è una Missione nelle Risorse Umane
Da quel momento si è innescato un cambio di management, senza alcuna pretesa, perchè – di fronte alla necessità di cambiare, si modificano anche le regole, al di là delle resistenze. In altre parole: è stato dato il via alla valorizzazione delle persone per creare qualcosa che, emotivamente, le coinvolgesse.
Job click: merito fin dalla selezione
Con il Vitec Competency Model, il gruppo ha definito i criteri con cui avviene la selezione dei candidati. Fra le competenze che rispecchiano e riassumono i valori del brand: orientamento ai risultati, senso di appartenenza, problem solving, onestà e senso di responsabilità, capacità di portare innovazione, capacità organizzative. Particolarmente apprezzato è il saper sviluppare nuovi prodotti, unito ad una forte ambizione.
In una cultura aziendale che si basa sulle prestazioni, e apprezza fortemente la meritocrazia e la diversità. Lo sviluppo delle persone è promosso attraverso l’opportunità di carriera, la rotazione delle mansioni, l’esperienza internazionale, gradi Master e programmi esecutivi.
– Noi non gestiamo professionisti, creiamo le condizioni nelle quali possono “emergere” e massimizzare il loro contributo alla nostra organizzazione –
Welfare: il nuovo integrativo
Da un tavolo di sperimentazione a cui, oltre all’azienda, sono stati presenti le Organizzazioni sindacali e le Rsu, si è arrivati, per i dipendenti, a regole coerenti con la nuova filosofia, evidenziando che c’avrebbero guadagnato nel nuovo integrativo aziendale siglato nel 2013.
Nell’accordo sono stati inseriti: permessi per le maternità; periodi di aspettativa in caso di procreazione assistita, di ricovero dei figli o per il loro inserimento in asilo e scuole materne; piani per l’assistenza fiscale di base; progetti di wellness in azienda o strutture convenzionate e il supporto all’integrazione culturale attraverso corsi di inglese volti a favorire gli scambi e le interazioni tra i dipendenti in un contesto multinazionale definito “virtuoso”.
Sviluppo organizzativo: il nuovo Performance Appraisal
E all’engagement si è arrivati attraverso un sistema di valutazione delle performance mediante l’assegnazione di obiettivi personali a ogni collaboratore, condivisi con il proprio responsabile.
Manfrotto così ha messo a punto un sistema che crea le basi per lo Sviluppo di Carriera delle persone, considerando la formazione non un benefit ma un investimento per l’ampliamento delle competenze e la crescita.
Una modalità in cui si considera non solo il raggiungimento dell’obiettivo ma anche il modo con cui viene raggiunto. Il tutto, codificato da una politica remunerativa, con una parte variabile all’interno dello stipendio. Il sistema è stato certificato dall’Università di Pisa nel 2015 e condiviso da tutte le parti coinvolte: Organizzazioni Sindacali, Azienda, Rsu.
Strategia Hr, People focus, Comunicazione Inclusiva
Nel fare innovazione, – abbiamo creato una storia – afferma Marco Scippa, – dove i collaboratori sono protagonisti e si riconoscono. È qui che possono esprimere il senso di appartenenza – . Engagement, fiducia, benessere organizzativo, tradotti in open space, sale interattive, comunicazione diretta con la dirigenza e la compartecipazione al progetto aziendale.
Ogni strategia è orientata a costruire giorno per giorno un livello di commitment sempre più elevato fra gli attori coinvolti e in linea con il marketing interno, quello in cui i dipendenti sono considerati i primi clienti di un’azienda, a tal punto da far scendere il livello fortissimo di assenteismo presente prima del cambiamento, nello stabilimento di Feltre (Bl).
Ogni buona storia, va raccontata nel migliore dei modi:
– Devo comunicare bene i miei prodotti, non basta più che siano buoni, così Scippa, prosegue nel racconto della nuova mentalità divenuta spina dorsale nella Comunicazione che ha puntato tutto sui valori del brand e sull’emozione, ingredienti principali per aumentare la visibilità sui Social Network e fondamentali per coinvolgere le persone.
Fra Csr & Pol, Picture of life, la fotografia come forma di riscatto
Per concludere la serata, si è parlato di Responsabilità Sociale. La strategia portata avanti da Manfrotto non la considera – una beneficienza ai poveri ma una reale opportunità di business , perchè sì, si può fare business in modo etico: Picture of life ne è l’esempio ed è un bellisimo progetto dove si organizzano laboratori di educazione all’arte fotografica, in collaborazione con Enti che si occupano di persone disagiate. L’abbiamo toccato con mano in un coinvolgente video dove persone di ogni estrazione sociale, provenienza geografica hanno raccontato la loro inclusione attraverso la fotografia e la possibilità di esprimersi con le immagini. Questi percorsi formativi sono nati in sinergia, In Italia, con l’ Associazione Jonathan Onlus in collaborazione con il Centro Giustizia minorile di Napoli e Donna Chiama Donna di Vicenza.
È evidente che Manfrotto ha saputo cogliere un’occasione di crescita economica, umana e sociale perchè si è messa in discussione, allontanandosi dal – si è sempre fatto così. – L’orgoglio più grande è ascoltare i dipendenti mentre dicono di essere orgogliosi di appartenere alla nostra squadra-
Dopo lo speech mi sono sentita di condividere apertamente alcune considerazioni, partendo dall’emozione nell’ascoltare una testimonianza così vera, fatta di sfide e di obiettivi raggiunti. Ci fanno bene le ispirazioni e le persone capaci di mostrare come si raggiunge l’eccellenza, che dalla condivisione spesso nascono buoni frutti. Ancora una volta, dalle parole di un manager come Marco Scippa, la conferma, che il cambiamento non si subisce ma si governa, confermando la necessità che accanto alle nuove tecnologie divenute parte di ogni contesto lavorativo, sono necessarie le persone in grado di interpretare i processi e disegnare nuovi percorsi, con coraggio e determinazione, senza perdere di vista le competenze umane.