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Il virus sano

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Siamo riusciti nell’impresa di organizzare Nobìlita, il Festival della cultura del Lavoro, in presenza.  

La struttura di Fico con la sua grande sala, assieme alle procedure di controllo, distanziamento e sanificazione hanno garantito la sicurezza dei nostri ospiti.

Ma tutto questo non ha impedito che all’interno del gruppo di volontari di Fior di Risorse si diffondesse il “virus” dell’entusiasmo, della fiducia e del rispetto reciproco.

Nella chat interna del gruppo, già prima del Festival, cominciavano a circolare frasi come “sentirsi parte” “gestire i last minute”, “generare cose nuove” “supporto, allegria, accoglienza” … segnali inequivocabili dell’imminente contagio.

Finalmente arriva il primo giorno di Nobìlita: ritroviamo la gioia di conoscersi e riconoscersi dal vivo, ma, inevitabilmente c’era un prezzo da pagare.

Il tasso virale del benessere e della condivisione di valori si è acuito durante il Festival e, “purtroppo”, non ha risparmiato i nostri ospiti: in molti hanno deciso di vaccinarsi subito, sottoscrivendo o rinnovando la tessera associativa. Ma è un vaccino basato sul senso di appartenenza e la “positività” resiste…

Abbiamo visto tanti asintomatici positivi alla curiosità per le nuove idee e le mascherine non sono servite a nascondere i sorrisi che continuavano a crescere a ritmo esponenziale.

Non c’è ancora evidenza scientifica, ma pare che anche le persone collegate in streaming non si siano salvate, il virus sano si è diffuso anche all’esterno, in molti hanno cominciato a pensare fuori dagli schemi, a immaginare nuove strade; d’altronde la pericolosità virale dei social era già nota.

Per il dopo Festival non serve nessuna quarantena; suggeriamo l’unica terapia possibile, che noi abbiamo già cominciato a praticare: la gratitudine.

Per cui grazie a tutto il gruppo operativo di Fior di Risorse, a tutti coloro che hanno dato una mano, con disponibilità ed entusiasmo, grazie a Simona Malta per lo spunto del “virus sano”, grazie a Lorenzo Marini al suo pensiero vitale e alla idea che piacevolezza, ascolto e verità possono essere diffusi nell’ambiente come antidoto alle “puzzole umorali”, grazie alla piccola tribù di Senza Filtro, che dai loro territori difendono il valore della parola; infine, grazie a tutti coloro che hanno fatto pochi o tanti chilometri per arrivare da FICO, hanno avuto la pazienza e la disciplina di rispettare le file, le nuove regole e la mancanza del coffe break!

Grazie a voi tutti possiamo finalmente ambire all’immunità di gregge e credere di poter respirare aria nuova nella cultura del Lavoro nel nostro paese.

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