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Non ho soldi.. ma ho relazioni: Le interviste

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INTERVISTA A Stefano Azzini: le relazioni nella ricerca del lavoro

D1. Riesaminando la tua recente esperienza (di ricerca di un nuovo lavoro), l’aver cercato di sviluppare ed usare una rete di relazioni professionali e personali è stato utile, indifferente, o addirittura tempo perso?

Risposta: E’ stato utile per tenermi aggiornato ed aumentare le conoscenze sia nel mio settore principale di interesse, ma anche in generale.
Ho visto che ci sono grandi opportunità, che però non sono cosi facili da concretizzare come sembrerebbe in prima battuta.
Credo fermamente nello scambio e nella condivisione delle esperienze per migliorarsi.

D2. E se non è servito, quale è stato al contrario il fattore che maggiormente ti ha permesso di raggiungere il risultato? Come mai, invece, le relazioni, cioè il farti conoscere e quindi lo stabilire preventivamente un certo grado di fiducia (o perlomeno apprezzamento) professionale/ personale non ti ha aiutato?

Risposta: Purtroppo la mia esperienza recente è stata segnata da una serie di persone con le quali sono entrato in contatto e che, secondo me, non sono state capaci di vedere le mie potenzialità. Perché, essendo una persona che da sempre si guadagna la fiducia e la stima sul campo, cioè lavorando duramente, l’esteriorità e la superficialità che ho trovato si sono scontrate con il mio senso pratico e diretto.
A quel punto, forse, mi sono perso anch’io e sicuramente non sono riuscito a convincere.
La mia situazione si è sbloccata proprio quando qualcuno ha valutato le mie potenzialità. Proprio immaginandole nel contesto aziendale in cui dovevano essere inserite, e tutto è andato a posto.
Fortuna? Chissà!

D3. Se un domani ti ponessi nuovamente l’obiettivo di cambiare lavoro, se e come pensi di utilizzare preventivamente una rete di relazioni?

Risposta: Sicuramente continuerò a coltivarle, ma senza dannarmi l’anima.
Cercando di venire a contatto con persone che veramente condividono il mio modo di pensare e di vedere il lavoro.
E, come faccio ancora, anche per tenermi aggiornato e magari cogliere qualche spunto interessante, che potrebbe far scattare la scintilla di una buona idea da mettere in pratica.

INTERVISTA A Michaela Karsten: le relazioni nello sviluppo del business (1)

D1. Riesaminando la esperienza di imprenditrice negli ultimi 2 anni, l’aver cercato di sviluppare ed usare una rete di relazioni professionali e personali è stato utile, indifferente, o addirittura tempo perso?

Risposta: E’ stato sicuramente utile, visto che ho iniziato l’avventura senza una rete di contatti. Ho pensato che questa fosse la strada giusta per creare una rete e dei contatti di business utile per trovare i primi clienti. I contatti adesso ci sono, sopratutto B2B.

D2. Non mi sembri molto convinta. E’ servito meno di quanto ti aspettassi? Quali altri fattori (non relazionali) ti hanno, invece, dato maggiori risultati in termini di business?

Risposta: Credo che la fiducia si basi molto sul lavoro fatto. Non avendo un portafoglio (ero alla prima esperienza) i prospect non possono chiedere informazioni sul mio operato.
Per questo ho cercato di organizzare gli eventi per FdR: in modo tale che i membri di FdR vedessero come lavoro. Infatti, il mio primo cliente è stato un biz partner di FdR.

Tutte le altre richieste mi sono tutte pervenute tramite il mio sito. Adesso ho iniziato a fare pubblicità in alcune riviste di settore e sto spedendo lettere di presentazione per posta alle aziende.

Un discorso a parte andrebbe fatto per le relazioni in contesti virtuali. Non credo che una conoscenza non supportata da un contatto più diretto e continuativo possa portare a qualcosa di utile. Per questo FdR ha una marcia in più per rendere efficaci le reti di buone relazioni: mi ha permesso di conoscere personalmente le persone contattate in rete. A volte anche di instaurare un rapporto di amicizia. E questo alla fine mi ha portato business.

D3. Se domani ti ponessi un nuovo l’obiettivo sfidante di business, se e come pensi di utilizzare il fattore relazionale?

Risposta: Lo riutilizzerei di nuovo, partendo da una base di contatti già costruita che andrebbe allargata.
Posso sembrare pessimista in questa intervista, ma in realtà non lo sono.
Credo solo che il ritorno sul networking sia lento, ma alla fine molto efficace.
Credo che nel fare business le relazioni siano fondamentali. Chi mi conosce può chiamarmi direttamente per business, o può parlare bene di me ad un altro loro contatto (questo tipo di pubblicità non ha prezzo). I miei clienti sono le aziende; le aziende non cercano i fornitori a caso. Quindi, capisco che all’inizio non hanno fiducia in qualcuno che è uno “sconosciuto”.

INTERVISTA A Gianni Cicogna: le relazioni nello sviluppo del business (2)
D1. Riesaminando l’esperienza di imprenditore negli ultimi 2 anni, l’aver cercato di sviluppare ed usare una rete di relazioni professionali e personali è stato utile, indifferente, o addirittura tempo perso?
Risposta: Direi che l’esperienza imprenditoriale degli ultimi due anni è caratterizzata dalle relazioni . Uno dei momenti fondamentali della nostra storia imprenditoriale è stata l’ avere deciso di farsi “analizzare” organizzativamente da una società di consulenza. È stato un lavoro importante e significativo sia in termini di risorse impiegate che di impegno personale, ci siamo messi in discussione in prima persona ma abbiamo iniziato a prendere coscienza di nuove possibilità.
I risultati di quest’attività ci hanno portato a vedere un nuovo modo di fare impresa , più profondo e consapevole. Il passo successivo è stato quello di iniziare un percorso importante in termini di comunicazione e di marketing relazionale, abbiamo sviluppato rapporti importanti e altri ne stiamo portando avanti con la consapevolezza e la determinazione necessarie allo sviluppo della nostra azienda.
D2. Quale elemento della tua strategia di costruzione/ uso di una rete di relazioni è stato più utile/ efficace?
Risposta. Senza dubbio la convinzione, la consapevolezza e il rispetto dei propri valori.
Nel costruire relazioni siamo guidati non da logiche utilitaristiche, fredde e scientifiche, piuttosto dalle nostre convinzioni , dai nostri interessi , dai nostri valori. Partendo da questa base abbiamo costruito una strategia importante anche avvalendoci di professionisti a supporto delle nostre scelte.
Tra le iniziative importanti vorrei citare l’evento estivo del Cambio Festival che, oltre a sostenere iniziative musicali e culturali della nostra regione, ha portato i nostri clienti a scoprire angoli dell’Umbria ed a scoprire ancor di più il volto umano dell’IT, quella fatta di persone (noi..) come affermiamo in un nostro slogan.
Con tale slancio abbiamo aderito e cerchiamo di alimentare anche l’esperienza di Fior Di Risorse, cercando di coinvolgere e di coinvolgerci in questo approccio diverso verso l’altro.
D3. Se domani ti ponessi un nuovo obiettivo sfidante di business, se e come pensi di utilizzare il fattore relazionale?
Risposta. Ci stiamo già ponendo obiettivi sfidanti di business il cui raggiungimento è strettamente legato alle nostre abilità anche relazionali . I nostri ingredienti?

1. Alimentare la consapevolezza aziendale nostra e dei nostri collaboratori , monitorando e mettendo sempre un po’ in discussione il nostro modello organizzativo, anche spendendo denaro per la consulenza!

2. Sostenere il team nell’operatività, ogni manager è seguito dal coach, con formazione tecnica e manageriale

3. Sviluppare le potenzialità personali, indirizzando le nostre risorse verso ambiti specifici mettendo in luce inclinazioni personali e i punti di forza di ognuno.

4. Rafforzare la capacità di relazione, sviluppando strategie di marketing e di comunicazione mirate agli obiettivi, lavorando su noi stessi e verso l’esterno con incontri, eventi, partecipazioni, ma soprattutto senza avere paura di spendere il proprio tempo (anche quello privato..) per aperitivi, cene, eventi FdR, eccetera.

Concludendo vorrei lanciare un invito ai colleghi imprenditori della mia regione: di non restare chiusi al confronto, di crescere insieme alle proprie risorse, di non aver paura di investire in consulenze perché se ben fatte e ben recepite possono portare grandi opportunità di sviluppo, di non sottovalutare il valore di iniziative come FdR che possono anche generare partnership e business: a noi è successo, vero Fabio Mancini, Silvia Carloni e Barbara Vecchi?

3 Commenti

  1. Credo che la qualità del business che si può sviluppare tra aziende sia direttamente proporzionale alla qualità delle persone e di conseguenza delle relazioni che si creano, prima tra le persone e dopo tra aziende.

    Per questo ho sempre condiviso Persone al Centro e non Aziende al centro….

    Come ha già scritto Domenico di relazioni ce ne sono di tanti tipi, con connotazioni positive o negative, io credo che solo relazioni sane e dichiaratamente positive possano permettere di sviluppare un sano business… fatto di fiducia e correttezza…. valori oggi non scontati e non ovvi…

    La partnership tra Energee3 e Pegaso 2000 penso sia prima di tutto una bella relazione tra Gianni, Franco, Massimiliano, Sara, Roberto, Claudio, Barbara, Marco, Davide, Manuela, Francesco, Massimo….

    … come dire….LE PERSONE AL CENTRO CON LE LORO RELAZIONI

    esiste un accordo commerciale scritto, ma esistono anche consulenze, pareri, aiuti, chiacchiere e risate…le relazioni di uno e dell’altro, che stanno creando ottime sinergie e opprtunità di business per tutti.

  2. @Barbara: l’ambizione, col tempo, sarebbe quella di dire “ho evidenza che”, invece di “credo che”.
    Ecco perchè andiamo alla ricerca di fatti, storie e casi che forniscano un quadro di sistematicità.

    Da queste regolarità si potranno apprendere lezioni per rendere più efficaci (business/ lavoro) i nostri networks…

  3. hai ragione un po’ più di determinazione….

    io, marco, massimiliano, sara, gianni, manuela, davide, franco condividiamo valori quali: l’orientamento al business, l’onestà, la lealtà, la sana competizione, la correttezza, la professionalità.

    Questo mi ha permesso di far conoscere i loro prodotti ad amici e clienti che a loro volta condividono gli stessi valori e che potrebbero avere la necessità di acquistare un loro prodotto.

    Sicura “nella” / della relazione con Massimiliano, Roberto, Franco, Gianni, … gli ho presentato un nostro fornitore di formazione tecnologica, per poter fare insieme progetti formativi, che altrimenti non sarebbero finanziabili viste le medie dimensioni delle nostre due aziende.

    Gianni, Franco, Claudio mi hanno presentato fornitori loro dei quali possono dare garanzia di risultato!

    Non abbiamo ancora fatturato l’impossibile, ma risparmiato tempo, energie e denaro sicuramente!!!!! abbiamo seminato per fatturare… raccoglieremo!!!

    Adesso rischio di essere eccessiva, ma .. io la vivo già come una relazione di successo, poi è chiaro… si può sempre fare di meglio, ma infatti la relazione proseguirà!!!!

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