LaBellezzaDelleCose-TerritoriDiRisorse. Nuovi modelli di innovazione: sperimentazione e tutela delle risorse
Questa mostra si terrà alla Manifattura Tabacchi di Chiaravalle (AN), e in una versione multimediale, documentativa ed interattiva alla Mole Vanvitelliana di AN, dove tra gli altri saranno presentati due startupers marchigiani eccezionali che vi invito caldamente a venire a scoprire: My Health in My Hands , di Floriano Bonfigli e Carlo Savoretti e Fund Causes di Gioia Feliziani.
Stanchi del sentirsi raccontare che “c’è la crisi” e che nessuno, in questo periodo storico ha gli stimoli e le motivazioni per investire, ci siamo focalizzati su ciò che fortunatamente, non può mai essere in crisi, cioè “le risorse”. La crisi che non ci può essere, perché il concetto stesso di risorsa presuppone che comunque vada il mondo ci sia la possibilità di “ri-sorgere”. È importante però che le risorse non vadano sprecate (ad esempio competenze, abilità ed esperienze delle persone o invenzioni e brevetti quali asset immateriali ma anche beni tangibili come archeologie industriali in disuso etc), che siano agevolate nella sperimentazione e nella realizzazione del nuovo, che si dia credito, non solo economico ma anche culturale, allo sviluppo.
LaBellezzaDelleCose-TerritoriDiRisorse:LeMarche esemplifica alcuni percorsi in atto, raggruppati per aree tematiche. Si tratta di visioni di oggetti e di scenari prima ancora che vengano realizzati; sono le nuove percezioni sensoriali collegabili all’utilizzo di materiali e tecnologie innovative dove la sperimentazione parte dalla materia; è la qualità del prodotto e dei processi che non può più prescindere da rapporti virtuosi con l’ambiente; infine è l’estensione del prodotto verso la ricerca e la sperimentazione di nuovi usi o comportamenti degli utenti.
È perciò un itinerario dove emergono le capacità del territorio che intraprende con idee, prodotti, processi tecnologici, un futuro di innovazione, dove il progetto è un nuovo pensiero.
“La risorsa è intesa come buona pratica da perseguire, che genera valore in termini culturali, organizzativi e sociali. La mostra stessa è di fatto una comunità che si basa sulla condivisione di pratiche, identificandosi come luogo delle relazioni che utilizza le competenze delle aziende come strumenti culturali disponibili.
Realizzare nuovi modelli per comunicare l’impresa, dove il prodotto è una parte della narrazione. Superamento delle mostre di design, mutuate dall’arte, dove si presuppone che l’opera parli di per sé.
Raccontare la bellezza del fare le cose, dove il concepimento è un atto creativo che include il prodotto finale.
Far emergere punti di vista inesplorati delle cose, come gli strati nascosti degli asfalti, gli oggetti smontati per vedere come sono fatti dentro, le strutture che fanno crescere l’erba sul cemento, i rumori delle apparecchiature in funzione, quanti materiali per una poltrona, l’energia che muove i veicoli, le plastiche che nascono da plastiche, i tessuti che si induriscono appena li urti, la visualizzazione delle cose prima di essere prodotte, la visita alle fabbriche.
Divenire un network reale dell’innovazione, dove l’ADI (Associazione per il Disegno Industriale) ma anche Fior di Risorse, rappresenta un nodo capace di connettere in maniera originale, con nuovi progetti, degli interlocutori che prima d’ora non erano venuti in contatto tra di loro.
Quindi è una mostra che riguarda la capacità di innovare in senso ampio, non solo l’innovazione guidata dalla tecnologia, ma dalle “risorse” che ogni impresa possiede per affrontare il futuro, come ad esempio, una competenza inimitabile che la caratterizza, un processo unico messo a punto, l’utilizzo di un materiale tradizionale per applicazioni innovative, un nuovo linguaggio per comunicare la propria capacità di competere. E’ una mostra di design? Certo, che lo è, se per design s’intende “dare un senso alle cose”. Se invece ne fraintendiamo il significato, intendendo l’approccio formale al progetto, allora preferisco che non si parli di design!
www.labellezzadellecose.org/blog
Grande Alceo! non mancherò a questa interessantissima mostra!! sono molto incuriosita del “dare un senso alle cose” – per affrontare il futuro…
grazie mille per l’invito!