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FDR ha intervistato Cesare Zinanni, Procurement Manager di Arval Service Lease Italia Spa

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Arval Service Lease Italia, società del Gruppo bancario multinazionale BNP Paribas, è una Azienda leader nel panorama nazionale ed internazionale per quanto riguarda il noleggio a lungo termine di flotte aziendali e il fleet managment. Con una disponibilità di oltre 120.000 veicoli, è presente nel mercato italiano da oltre 10 anni ed impiega circa 750 dipendenti.
Si tratta di una realtà fortemente client oriented, che offre una serie di servizi customizzati con varie tipologie di offerte studiate “ad hoc” per la classe dimensionale dell’azienda cliente, ottimizzando quindi le proprie offerte alle diverse tipologie di aziende (multinazionali, Piccole e Medie imprese, liberi professionisti e titolari di partita Iva, Enti Pubblici).
Attenta anche all’ambiente ed alla responsabilità sociale di impresa, negli ultimi anni Arval ha avviato un progetto di “mobilità sostenibile” denominato Ecopolis (prima realtà in Italia), che comprende l’impiego di veicoli a basso consumo di carburante e l’utilizzo di autofficine che abbiano ottenuto l’attestazione di “green garage”.
FdR: Ci farebbe piacere conoscere meglio il tuo ruolo e la tua storia professionale, ci racconti qualche cosa di te?
CZ: Ho iniziato ad occuparmi di acquisti qualche decennio fa e durante il mio percorso professionale ho avuto l’opportunità di spaziare in un ampio raggio di azione, dagli impianti di produzione, alle materie prime ed ai servizi, cercando sempre di relazionarmi con gli interlocutori nel modo più franco ed aperto possibile nel rispetto dei ruoli.
Oggi mi occupo di purchasing management per le aree dei beni e servizi generali di Arval, ovvero tutte quelle attività di acquisto che servono affinchè una Azienda abbia un controllo e gestione degli acquisti per la struttura, ma non legate direttamente al business dell’auto, nonchè una supervisione e indicazione di standardizzazione sugli accordi con le officine ed i concessionari.
FdR: Quali consigli ti sentiresti di dare per chi voglia seguire il tuo percorso di carriera?
CZ: Malgrado alcune recenti proposte, non ci sono veri e propri corsi universitari per diventare buyer o responsabile acquisti. I miei consigli si basano sostanzialmente sull’avvicinarsi a questo mondo attraverso le associazioni di categoria: Adaci, della quel faccio parte, è una di queste, forse la più importante a livello nazionale e quella che ha dedicato ai giovani studenti e non degli specifici percorsi formativi e giornate di studio. Quello che poi sento importante trasferire a coloro che vedono in questa professione un loro sbocco professionale, è di crearsi una buona base di conoscenze, un proprio network per riuscire ad avere da questo una base tecnico/economica e marketing, da “affinare” in seguito con qualche buona proposta formativa post-universitaria. Inoltre è fondamentale avere una buona dose di capacità relazionali sia verso i clienti interni che esterni, fornitori e collaboratori, e per questo… è necessaria anche tanta esperienza!
FdR: Quali sono i “trucchi” del mestiere?
CZ:Nessun trucco! In primis una forte e sempre presente etica professionale, poi sviluppare capacità relazionali, capacità di analisi, velocità decisionale, riuscire a capire le necessità degli altri e cercare di mantenere sempre un buon controllo emotivo. Come noto un contratto e un acquisto si fa sempre in due, quindi una buona partnership e relazione alla lunga “paga sempre”. Bisogna essere coinvolti, ed al tempo stesso coinvolgenti… Forse il vero “trucco” potrebbe essere quello di riuscire a mantenersi giovani: ascoltare e capire gli altri, essere presenti e collaborativi… Affrontare ogni giornata con umiltà, essere il coach delle “nuove leve”, cercando di far crescere in ogni modo i propri collaboratori, senza temere che crescano “troppo”. Infine, per me, è importante sempre ed in ogni momento divertirsi lavorando perché, come qualcuno dice, …finchè mi diverto… gioco!
FdR:Mantenere un buon controllo emotivo…perché, si rischia di perderlo?
CZ: …quasi tutti i giorni! In un rapporto negoziale è necessario trovare nelle idee degli altri i punti in comune con le proprie e sulla base di questa analisi costruire una proposta buona per entrambi. Non esiste una negoziazione uguale all’altra, così come non esiste una persona uguale all’altra… Non è detto che ogni negoziazione si chiuda con un accordo…Un buon buyer non deve vincere sempre, ma a volte una tregua positiva è propedeutica alla vittoria finale, ovvero ad un “buon contratto”! Diffidiamo dal pensare di avere in mano “il Miglior contratto” in assoluto, questo non esiterà mai.
FdR: Un desiderio per il “futuro professionale”?
CZ: Accettare nuove sfide! Nonostante i 35 anni di servizio, amo le nuove sfide legate al mio lavoro!
FdR: Cosa ti aspetti dal Gruppo di FiordiRisorse?
CZ: Mi aspetto che si crei un network “che funziona”, importante per individuare spunti di crescita per le generazioni future… è importante mettere in luce esempi concreti di come si può crescere nel proprio lavoro, trasferire le proprie conoscenze a chi ne ha il bisogno. E poi mi aspetto che si crei un “bel gruppo” di cui sia davvero piacevole essere parte integrante ed integrata…!

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