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MUSTerista per un giorno

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Certamente è un percorso di formazione nell’ambito delle organizzazioni del lavoro diverso, differente di molto da tutti quelli a cui ho partecipato anche in ambiti diversi. E’ diverso perché il suo punto di partenza è esattamente il punto d’arrivo degli altri soliti Master: entrare in azienda, nei luoghi di lavoro, vedere ed ascoltare persone che stanno svolgendo la loro giornata, magari nemmeno la migliore della loro vita.

Ci pensate mai? Aziende che diventano luoghi di cittadinanza dove si può accedere per capirne di più, luoghi dove magari anche ai più giovani si permetterebbe di anticipare e familiarizzare con il lavoro e di osservare come si costruisce il futuro. Si lo so, utopia. Ma il MUSTer di FiordiRisorse in parte ci riesce: vedere e discutere di Lean sul campo è sicuramente più interessante che starsene in un’aula con dei modellini tutt’altro che esemplificativi di quello che significa applicarla e poi lavorarci.

E non a caso ho fatto questo esempio.

Io ho partecipato alla sola tappa in Engie, dove il tema della Corporate Social Responsibility è stato maneggiato con cura dai manager che ne hanno parlato accettando anche la sfida del dibattito su aspetti affatto semplici quali l’uso delle risorse energetiche e l’impatto sui territori che ne possono derivare.

Ma è emerso anche un aspetto più umano, almeno dal mio punto di vista, raccontato in prima persona dal CEO, Olivier Jacquier. Far coincidere il cambiamento di ruolo o mansione con il cambiamento politico di Engie che ha portato l’azienda alla scelta delle energie rinnovabili. Come dire: ognuno deve essere testimone del proprio brand anche nelle scelte personali.

Concordo con chi già dato la sua testimonianza circa l’utilità del MUSTer, che può essere un percorso di studi trasversale, un percorso di orientamento o di formazione personale, può essere un investimento fatto dalle aziende sui propri dipendenti, un viaggio diverso nel mondo del lavoro impossibile da realizzare in altro modo. Potrebbe anche essere un anno sabbatico dal proprio ruolo, un premio, un modo per formare una “classe dirigente” più consapevole e aggiornata e ri/entrare in possesso di nuove skill hard e soft che altrimenti non potrebbero essere acquisite o semplicemente testate.

Potrebbe essere la possibilità di cambiare se hai sempre sperato di farlo e ti sei accorto che non sai “come cambiare”.

Ma una sola tappa e scrivi? Beh, il Muster è davvero ben frequentato. Ho trovato Persone che mi hanno accolto e salutato, alcune conosciute solo su Linkedin e adesso anche di Persona, tutti si sono presentati e hanno chiesto di me. Ci siamo confrontati su quant’è vero che Bari e la Puglia siano così distante dal centro – nord Italia.

Tra questi c’è chi ha continuato a coinvolgermi in questo percorso attraverso un semplice tag su LinkedIn, permettendomi di leggere post e commenti delle varie tappe per poi ritrovarci seduti a tavola nelle sere di Bologna durante Nobilita. Quindi scrivo per sottolineare che le Persone che partecipano a questo “on the road” organizzato da Osvaldo Danzi, a cui devo dire grazie per quest’esperienza straordinaria, sono l’altro aspetto che dà valore a questo corso di studi, una comunità che scambia idee e contenuti creando valore.

L’occasione quindi mi permette di salutarvi tutti insieme. Grazie ed in bocca al lupo a tutti, buona vita e buon Lavoro!

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