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..ed io da oggi dico "I curriculUM" !

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Permetterete la digressione estiva, ma ho sempre storto un pò il naso quando qualche collega, nel bel mezzo di un discorso, mi faceva presente di quanti CurriculA ricevesse ogni giorno.

Premetto: ho fatto il classico e poi lettere moderne, per cui vorrei allontanare qualsiasi dubbio di rivalsa nei confronti di chi ha fatto questi studi, anzi. E’ quasi un’autodenigrazione!

Ma quel curricula plurale, buttato là in modo un pò snob, mi ha sempre stonato, un pò come un sibemolle messo al posto di un ladiesis!

Quest’estate l’illuminazione: leggendo “lezioni semiserie di Italiano” di Beppe Severgnini, arrivo al capitolo:
“STIAMO ATTENTI AI PLURALI”, dove, copio testualmente:
Ricordiamo che i vocaboli stranieri entrati a far parte della nostra lingua non prendono le forme di plurale (i film, i computer, i manager, i due superman […] Vale anche per il  latino: Referendum e curriculum sono ormai parole italiane (quindi i referendum, i curriculum, non i referenda i curricula ) – d’altra parte si va a votare per i referendum, non per i referenda.

Faccio poi un salto su wikipedia e trovo conferma, con tanto di dotta spiegazione linguistica:

È diffusa – e difesa anche da accreditati autori – la forma plurale curricula, derivante dal costrutto del plurale proprio della lingua latina. Tuttavia, in italiano il plurale di qualsiasi parola acquisita da una lingua straniera mantiene la stessa forma del singolare… La forma corretta del plurale di curriculum, come attestano i più autorevoli dizionari, è curriculum, analogamente a tutti gli altri termini italiani acquisiti dal latino e che sono, difatti, invarianti: virus, humus, alibi, lapsus, deficit, forum, raptus, post scriptum, bonus, alter ego, senior, habitat, referendum.

E dunque, io da oggi RICOMINCIO a dire I Curriculum, per buona pace dei latinisti, degli snob, di chi non sa di cosa sta parlando, di chi copia per emulazione e per sentirsi all’altezza degli interlocutori, e anche semplicemente, degli ignorantoni!

18 Commenti

  1. Se questo significa riappropriarsi della propria lingua senza prendersi sempre troppo sul serio e senza dover sempre emulare, copiare e snobbare sono in accordo completo. E poi, come non seguire i tanti utili consigli “semiseri” di un brillante Beppe Severgnini.

  2. anche io ho molto apprezzato il libro di severgnini; illuminante anche sul corretto utilizzo della punteggiatura.
    a proposito di pronuncia di parole straniere aggiungo STAGE che va pronunciato in francese così come TRAIT D’UNION

  3. il commento che ho lasciato su linkedin come richiesto e promesso:

    Sempre saputa la regola.
    Vi faccio notare che non troverete mai i FORI come plurale di FORUM che spopolano su internet.
    Giusta osservazione Osvaldo: I CURRICULUM.
    Ho invece sempre il dubbio sulla parola Euro e Euri…non sono sicurissimo che vada ricompresa tra le parole importate.
    Opinione del tutto personale: i tedeschi la pronunciano in tedesco ( “oiro”) idem gli inglesi( iuro) quindi l’hanno fatta propria…analogamente potrebbe fare la lingua italiana e quindi il plurale potrebbe essere Euri … potrebbe.

  4. Mai sognato di dire curricula, anche se il latino è sempre stata una delle mie materie preferite!

    Anzi, ho sempre pensato che chi ne fa sfoggio probabilmente appartiene a 2 categorie:
    1) non ha studiato latino e millanta conoscenze – ahilui! – inesistenti, avendo appreso in tarda età (probabilmente il giorno prima parlando al telefono con un amico) che il plurale di curriculum è curricula
    2) l’ha studiato e deve farlo sapere a tutto il mondo, ritenendolo un plus (plus, non plas!) che copre forse alcuni, troppi minus…

  5. forse a chi ha studiato latino vien solo spontaneo dire curricula perche’ sa qual e’ il plurare di curriculum! Chi ha detto che conoscere e’ snob? Vien piu’ facile ed e’ forse piu’ sensato o meno doloso portare un plurare in italiano da una lingua da cui l’italiano deriva che non l’equivalente da una lingua come l’inglese che non ha alcuna radice in comune con l’italiano. Nessuno si e’ chiesto? sara’ ben peggio sentire prunuciare ‘alumni’ alumnai! qsto si’ che fa davvero cader le braccia sentirlo ad un microfono poi fa davvero accaponire!

    quanto al kisser casting il C
    orriere della Sera persevera!

  6. Sono completamente d’accordo!

    Anche se per completezza informativa vi devo dire che il Webster’s College Dictionary 4a edizione alla voce “curriculum”come plurale indica “curricula o curriculums” e addirittura alla voce “curriculum vitae” indica “curricula vitae”.
    Io continuo ad avere la pelle d’oca quando sento dire curricula (forse sono snob al contrario? cum nobilitate? argh…).
    Poi c’è il fenomeno contrario ovvero il singolare di mass media ed alumni (per accodarmi a Carlo ci sono pure quelli quelli che chiamano un ex studente di successo “Senior Alumnai”!!!!!.

  7. Paolo

    preferisco inorridire per alumnai e midia piuttosto che per curricula, cio’ xche’ nel primo caso si palsa totale ignoranza del latino e cio’ e’ pure accettabile ma non lo e’ il dolo della mancata informazione, nel secondo caso si dimostra che il latino e’ stato parte della propria formazione e al contempo una lieve disattenzione al fatto che il plurare dei nomi non italiani possano manetenere o meno la forma singolare.
    se poi vogliamo metter i puntini sulle i forse anziche’ parlare di curriculum sarebbe il caso di affincarvi il genitivo ‘vitae’ in virtu’ del fatto che curriculum significa corso e che assume il significato sottinteso dai piu’ in presenza del genitivo di ‘vita’. 😉

    porrei inoltre alla vs attenzione il seguente:

    In un testo scritto in italiano, i termini INGLESI al plurale vanno scritti con o senza “S” finale?

    Plurale dei forestierismi non adattati

    Il dubbio riguarda il trattamento dei nomi stranieri che sono entrati nell’italiano senza adattamento morfologico, cioè mantenendo la loro forma originaria. Dobbiamo premettere che, nella maggior parte dei casi, queste parole sono entrate in forma scritta, spesso attraverso l’uso giornalistico e ciò ha determinato che la forma grafica sia risultata predominante su quella sonora. Le parole straniere di questo tipo, in generale, restano invariate e, specialmente per quelle ormai acquisite da tempo non si pone più il problema (bar, film, quiz, tram, ecc.). Possono invece riaprire la questione i neologismi e le voci di uso raro o fortemente specialistico, che possono ricorrere, soprattutto nella scrittura, con il morfema finale -s, marca del plurale in inglese, francese, spagnolo e portoghese: proprio la diffusione di questa modalità di formazione del plurale nelle lingue europee presenta però il rischio di poter essere intesa, nella coscienza comune, come la modalità tipica per ottenere un plurale straniero e quindi di essere applicata anche a parole provenienti da lingue che formano il plurale in modo diverso. Si tratta quindi di considerare, di volta in volta, se il forestierismo che intendiamo utilizzare sia acquisito stabilmente e da tempo nell’italiano e in questo caso possiamo lasciarlo invariato, o se invece sia un neologismo recente o un termine fortemente specialistico e allora è consigliabile utilizzare il plurale della lingua d’origine.

    A cura di Raffaella Setti
    Redazione Consulenza Linguistica
    Accademia della Crusca

  8. e ancora

    Qual è il plurale di curriculum? Rispondiamo al quesito posto da Guido Ferriani

    Plurale di curriculum

    La parola latina curriculum entra in italiano attraverso la locuzione invariabile curriculum vitae ‘corso della vita in breve’ (prima documentazione in italiano 1892) e solo successivamente si trova la forma singola curriculum (documentato in italiano dal 1941). Anche la parola singola si afferma nell’uso nella forma invariabile, e nei vocabolari italiani è appunto annotata come sost. masc. inv. Sappiamo però che questo sostantivo in latino apparteneva al genere neutro per cui entrando nell’italiano ha subìto un passaggio di genere, venendo assimilato ai nomi maschili. Proprio questo passaggio di genere produce problemi e incertezze nel momento che si consideri la forma plurale; infatti, anche se esiste la forma adattata in italiano curricolo con il suo plurale regolare curricoli, il termine originario latino continua ad essere quello preferito e più utilizzato. Il plurale di curriculum è senza dubbio curricula, ma questa forma viene usata con qualche resistenza perché, se la forma singolare è talmente diffusa che si suppone sia conosciuta da tutti, il plurale del neutro latino con la tipica terminazione in -a è più lontano dal sistema morfologico dell’italiano e presuppone la conoscenza almeno delle nozioni elementari del latino. Si può quindi scegliere tra la parola italianizzata curricolo con plurale curricoli o la forma originaria latina curriculum con il suo plurale curricula.

    A cura di Raffaella Setti
    Redazione Consulenza Linguistica
    Accademia della Crusca

  9. PERCHE’ CONDANNARE CURRICULA E NON QCOSA DI PIU’ SERIO COME profiQuo che ho letto in tante mail persino di AD? 😉
    Segue il pensiero di Giorgio De Rienzo linguista del Corriere della Sera. ‘curricula: segno della permanenza di un patrimonio culturale tradizionale ancora – per il momento – operante’…..

    La nostra lingua è bella perché è capricciosa: ha regole contraddette da eccezioni.
    In più si trasforma continuamente come tutte le lingue vive.
    Se avete dei dubbi o delle curiosità su grafie, significati di parole, modi di dire, forme verbali, scrivete a Giorgio De Rienzo, linguista del Corriere della Sera, che in questa rubrica selezionerà anche giochi linguistici proposti dai lettori.

    GRAFIA

    Plurale delle parole straniere
    Potrebbe chiarirmi l’utilizzo dei termini stranieri in Italiano? In particolare: quando parlo al plurale utilizzando una parola inglese devo usarla al plurale o al singolare? Si dice: “Ho compilato i book”, oppure: “ho compilato i books”? “Tre folder” o “Tre folders”? In Francese: “I dépliant”? oppure “I dépliants”. E in Latino dico: “Ho due bonus” o “due boni”, “invio i curriculum” o “i curricula”?
    Carlo

    Le parole straniere, assimilate nella nostra lingua, rimangono invariabili e quindi non hanno forme al plurale. Esiste oramai una tendenza generale a seguire tale criterio anche per le parole latine (sicuramente nel caso di “bonus”), tuttavia nel caso specifico di “curriculum” è ancora largamente usata la forma plurale “curricula”, segno della permanenza di un patrimonio culturale tradizionale ancora – per il momento – operante.

  10. Ciao Rita,
    Avevamo già segnalato in un post precedente la posizione dell’Accademia (citata anche dallo stesso Severgnini), la quale non si rifa’ espressamente alla regola grammaticale ma alla radice della parola. Detto fra noi, “curricolo” è un pó ridicolo!

  11. curriculo e’ orrendo 😉 ma resta il mio modesto parere. sono per il libero uso delle parole purche esenti da strafalcioni cio’ a dire che io non inorridisco a sentire curricula ma a sentire di molto peggio!

    nel caso specifico di “curriculum” è ancora largamente usata la forma plurale “curricula”, segno qsto della permanenza di un patrimonio culturale tradizionale ancora – per il momento – operante.

  12. PS della citazione della posizione assunta dall’accademia della Crisca non ho alcuna visibilita’ non avrei diversamente portato delle info ridondanti.

  13. Ottimo.
    finora ho sempre detto curricula (poche volta per la verità: non mi capita spesso di usare il plurale di curriculum!): questo post mi ha illuminato e quindi da ora in poi diro sempre Curriculum!
    Grazie.

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