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Innovazione e imprenditoria femminile: “Un giga al secondo, secondo me”

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Le imprenditrici giovani in Italia, oggi, non sono molte e quelle dinamiche ed innovative sono ancora meno. Ecco perché abbiamo scelto di raccontare la storia di un progetto che Rossella Fava, giovane imprenditrice e membro della Community di Fior di Risorse, ha presentato al concorso “UN GIGA AL SECONDO, SECONDO ME”, indetto da Lepida S.p.A., società di progettazione e realizzazione di reti a banda larga.

Incontriamo Rossella nella sua libreria Fairbook, in via Saffi a Bologna. Ci accoglie, sorridente, in un ambiente luminoso, colorato e confortevole.

– Rossella, com’è nata l’idea di questo progetto?
Prima di spiegare il mio progetto, devo fare una premessa: il lavoro, il buon lavoro, è uno dei temi che mi stanno più a cuore. Ai giovani in cerca di lavoro, oggi, è richiesta un’esperienza professionalizzante e uno dei principali modi per ottenerla è effettuare uno stage o un tirocinio. E’ proprio questo, vedi, il passaggio che vorrei rendere più facile e agevole per i candidati, per le imprese e per le organizzazioni.

L’idea che mi è venuta in mente è di realizzare un portale web dedicato esclusivamente all’offerta formativa di stage. Un portale che diventi un punto di riferimento, ad esempio per la Regione Emilia-Romagna, per l’incontro tra i giovani in cerca di prima occupazione (e/o adulti con necessità di ricollocamento professionale) e le aziende che vogliono offrire inserimenti come tirocinanti.

– Interessante. In che modo hai pensato di concretizzarla?
Ho immaginato un “Portale Videostage”, capace di soddisfare tre esigenze: migliorare la trasparenza e la reperibilità delle offerte di stage e tirocini, ampliare la visibilità dei giovani in cerca di prima occupazione, agevolare l’incontro tra domanda e offerta.

Allo stato attuale, infatti, un’azienda che intende offrire stage autentici (che non siano, cioè, solo lavoro nero, senza contenuti formativi reali) deve rivolgersi agli uffici competenti della Regione, che dovrebbero promuoverli e incentivarne l’attivazione. La comunicazione che riguarda l’offerta di stage, però, è poco accessibile ai candidati che, non disponendo di un ente referente unico, sono costretti ad esplorare autonomamente l’offerta nel territorio, rivolgendosi direttamente alle aziende. Questo comporta il rischio di essere poco tutelati sulla correttezza e sull’utilità dello svolgimento del tirocinio.

– In pratica, come dovrebbe funzionare questo portale?
Il Portale Videostage ospiterà i CV dei candidati, raccolti per area di competenza e corredati, il che rappresenta l’innovazione più forte, per l’impatto comunicativo, da una breve presentazione video, realizzata dai candidati stessi secondo le specifiche indicate. Sarà possibile classificare e ricercare i CV video utilizzando meccanismi di profilazione anche più elaborati (es. applicazione di tag), così da valorizzare i punti di forza del candidato e agevolare la ricerca dell’azienda proponente (ad esempio si potrà cercare un candidato a un front-office URP con conoscenze informatiche di base e che conosca il francese o il linguaggio dei segni). Inoltre l’infrastruttura renderà possibile effettuare brevi colloqui di prima conoscenza in videoconferenza, per migliorare le opportunità di incontro, minimizzando costi e tempi di spostamento.

– Mi sembra un ottimo progetto in grado di assicurare dei vantaggi per tutti …
Certo: le aziende accederanno al servizio, tramite autenticazione sicura, a titolo gratuito fino al primo inserimento, e poi dietro pagamento di un “canone” annuale, che consente, al gestore del servizio, di coprire i costi.

I candidati selezionati, una volta svolto lo stage, figureranno nel sito in una graduatoria di merito in base alle valutazioni dei loro responsabili durante il periodo di stage (ovviamente in categorie omogenee di prestazione professionale). Ottengono, così, un vantaggio di visibilità e affidabilità nella ricerca, dopo lo stage, di un vero posto di lavoro.

Il tirocinante, inoltre, avrà la possibilità di esprimere, al termine dello stage, un giudizio sulle attività svolte, esprimendo un punteggio oppure commento in un’apposita bacheca. Le aziende, in questo modo, si sentiranno stimolate ad elevare la qualità dei propri tirocini per rendersi più appetibili sul mercato e migliorare la propria immagine. Si innesca, così, un circolo virtuoso, che innalzerà il livello complessivo dell’offerta formativa da una parte e delle prestazioni del tirocinante dall’altra, con evidenti vantaggi per il sistema produttivo ed economico del territorio.

– Come è stata valutata la tua proposta?
Il concorso prevedeva la possibilità, per gli utenti registrati sul sito http://concorso.lepida.it, di votare per il progetto ritenuto più interessante. Dopo questo primo turno, le prime 20 idee più apprezzate sono state sottoposte alla giuria tecnica, che ne ha valutato la fattibilità e l’ammissibilità alla fase finale. E’ stato attivato, poi, un secondo turno di votazioni online per selezionare le vincitrici finali. Portale Videostage ha ottenuto ben 316 voti e si è classificato secondo assoluto.

Il 26 settembre, nell’ambito dell’evento “Next Generation Network: modelli territori, attori”, ho ricevuto il relativo premio dalle mani dell’assessore alle attività produttive della regione Emilia-Romagna, Alfredo Peri, con l’onore delle personali congratulazioni di Roberto Vancini, Direttore Generale di Acantho, già azienda “amica” di Fiordirisorse.

– Che cosa hai imparato da questa esperienza e cosa suggeriresti ad altri giovani imprenditori?
Ti rispondo declinando la domanda al femminile, se non ti dispiace. Quando ho deciso di partecipare al concorso, da un lato mi faceva sorridere il fatto di essere l’unica donna a partecipare, dall’altro ero piuttosto scettica su una reale possibilità che il mio progetto avesse visibilità: gli altri concorrenti erano tutti ingegneri e i loro progetti erano molto ben circostanziati dal punto di vista tecnico, mentre io avevo ideato il mio senza avere una competenza specifica in quel settore, visto che mi occupo di libri e di organizzazione, più che di cablatura e banda larga. Invece la giuria ha premiato Portale Videostage per l’innovatività dell’idea di usare i video per presentarsi e ha dato peso all’impatto sociale positivo del progetto. E corre voce che ci siano dei finanziatori già interessati al progetto … certamente non speravo tanto! Perciò alle colleghe giovani imprenditrici dico: credete in quello che sapete fare e troverete chi vi aiuterà a realizzare i vostri progetti.

– Bene Rossella, grazie per la tua disponibilità e … ancora complimenti!

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