Interviste

Irecoop Toscana, un partner di eccellenza di FdR Stefano Innocenti intervista Marco Pippolini

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Irecoop Toscana è una Agenzia Formativa (accreditata presso la Regione Toscana) che nasce nel 1995 come supporto di Confcooperative Toscana e delle imprese ad essa associate per le attività di formazione continua e formazione finalizzata all’inserimento lavorativo. Irecoop si è particolarmente distinta per la sua capacità di intercettare e gestire risorse pubbliche (Fondo Sociale Europeo, Fondi Interprofessionali, Legge 236/93) e pertanto porsi come “leva di sviluppo” nei confronti del mercato delle imprese cooperative e non. Inoltre, soprattutto negli ultimi anni, Irecoop ha sviluppato anche attività formative a pagamento con un proprio catalogo di offerta formativa che privilegia l’approccio 1to1 configurandosi quindi anche come struttura di consulenza e non solo di formazione.
La struttura attualmente conta tre dipendenti e sei collaboratori a tempo pieno (oltre ai collaboratori coinvolti su singoli progetti reperiti “ad hoc”) ed è attiva su varie province della Toscana.
FdR: Ci fai capire meglio di cosa si occupa il tuo “ruolo” ?
Irecoop ha una struttura “snella”, e come in tutte queste tipologie di strutture il mio ruolo è molto trasversale: gestisco il personale, curo il budget aziendale ed il controllo di gestione, mi occupo delle relazioni esterne (rapporti con gli Enti Pubblici, Parti Sociali, altre Agenzie Formative di parte datoriale e sindacale) ed infine seguo la “progettazione di sistema” ovvero quella finalizzata al miglioramento del sistema produttivo delle imprese cooperative in cui la formazione rappresenta solo un elemento. Di sicuro non mi annoio, anzi l’esperienza anche dopo dieci anni è sempre avvincente e gratificante.
FdR: Un consiglio per chi comincia adesso ad occuparsi di formazione?
MP:
Si può cominciare ad occuparsi di formazione provenendo da tante strade diverse… quello che conta, per chi vuole occuparsi di formazione finanziata, è la capacità di costruire relazioni ed avere forti competenze gestionali, essenziali per fornire servizi di qualità. Poi, riuscire ad avere una visione a 360° delle varie attività è un supporto essenziale: ad esempio, anche per chi voglia specializzarsi come docente o come progettista avere svolto esperienze di tutoraggio d’aula è una caratteristica essenziale, anzi un passaggio che definirei obbligato. Purtroppo mi accorgo spesso che la complessità del “fare formazione”, come certi passaggi burocratici che sembrano ridondanti ma sono di fatto essenziali, è poco percepita all’esterno… specialmente dalle aziende clienti.
FdR: Quali sono gli “strumenti” che utilizzi di più?
MP
: La “rete”, intesa come il web per reperire ricerche, dati sulle “buone pratiche”, informazioni… è fondamentale aggiornarsi sempre su tutto ciò che riguarda il lavoro. Potrei dire che il vero “strumento” è la voglia di conoscere: non bisogna mai smettere di essere curiosi, sia nei confronti delle novità che delle persone… Guardarsi sempre intorno è importantissimo.
FdR: Essere curiosi, essere ricettivi… Ma la creatività? Quanto “pesa”, ad esempio nella progettazione formativa di alto livello?
MP
: La creatività conta molto… purchè sia sempre riportata alla realtà ed abbia un risvolto “pratico e concreto”! Così come per i prototipi di nuove automobili, che una volta entrati in produzione diventano più semplici, anche un progetto formativo deve poi sempre confrontarsi con il budget a disposizione dell’impresa. E’ comunque bene pensare in grande… a ridurre si fa sempre in tempo. La creatività può pesare per il 51%…ma il resto è dato dai vincoli operativi e dal budget. Infine conta molto la cura dei dettagli che non deve mai mancare. Il confine tra fare una cosa fatta bene ed una fatta “alla meglio” non è poi così lontano. Per questo i dettagli sono fondamentali. Al cliente piace sentirsi coccolato e soprattutto sentirsi dare consigli e suggerimenti di problem solving.
FdR: Qual’è il motivo che ti ha spinto ad aderire a fiordirisorse_new?
MP
: Conosco il Presidente, Luca Battistini, da quasi 20 anni… Circa un anno fa in occasione di una cena tra amici mi parlò di Fior di Risorse e dell’EventoZero che si sarebbe tenuto da lì a poco… Decisi di partecipare e la cosa mi piacque! Mi ricordava un po’ quei circoli culturali dell’Ottocento: offriva la possibilità di confrontarsi non solo con altri professionisti, ma soprattutto con persone di qualità. Successivamente ho cominciato a partecipare al forum, a capire quali potessero essere i temi di interesse e qualche volta a dare il mio contributo. Da allora di strada ne è stata fatta adesso siamo 1500, e nonostante i numeri alti la qualità si mantiene alta. Ogni volta che parlo di fiordirisorse_new faccio “proseliti”… la ritengo un’idea intelligente a cui ho voglia di contribuire.
FDR: Parlando di contributi…Siete fra le aziende che hanno patrocinato la “Bussola dei Manager”, dimostrando in questo una visione e una sensibilità del mercato fuori dagli schemi. Cosa ha rappresentato per voi appoggiare un’operazione di questo genere?
MP
: Abbiamo dato il nostro supporto diretto nella gestione degli spazi al Jobfair, e nell’accoglienza alle attività della “Bussola dei Manager” oltre a far conoscere le due iniziative al sistema delle imprese cooperative di Firenze e zone limitrofe. In entrambi i casi l’esperienza è stata più che positiva. Appoggiare tali operazioni è stato naturale perché anche Irecoop mette “le persone al centro”. Ci rispecchiamo nella filosofia di fiordirisorse_new. Quella che è stata in un primo momento un’iniziativa del tutto personale nel tempo è diventata anche un’esperienza che ho portato in azienda. Mi piace far passare il messaggio di come sia importante scambiare idee e progettualità attraverso le nuove tecnologie messe a disposizione dalla rete soprattutto se nella rete si trovano persone di qualità. Fior di Risorse è proprio questo.

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